Può bastare una recensione per spiegare quanto l’arrivo di SNK vs Capcom: The Match of The Millennium su Nintendo Switch sia significativo? Probabilmente no, ma noi ci proveremo comunque. La rivalità tra SNK (acronimo di Shin Nihon Kikaku, o “Nuovo progetto del Giappone”, nel caso) e Capcom nelle sale giochi era qualcosa di leggendario, d’altronde: un illustratore di Street Fighter ha ritratto il “pezzotto” di Ryu, ovvero Ryo Sakazaki da Art of Fighting, sconfitto in seguito a uno scontro con Sagat. SNK ha risposto alla frecciata con il “monumento ai perdenti”, raffigurante Guile, Fei Long, Akuma e Zangief, in una scenetta di The King of Fighters ’94.
Insomma, le due compagnie oggi coinvolte nel secondo summit delle autorità dei picchiaduro hanno sferrato i propri colpi più dolorosi l’una contro l’altra. Eppure, come ci ricorda quotidianamente Super Smash Bros. Ultimate, la comunità videoludica campa anche di “ma ti immagini chi vincerebbe tra Ryu e Terry?”. E sebbene ora la domanda vanti una risposta in più proprio grazie a Smash, ai tempi non era scontato vedere Iori Yagami condividere lo stesso cabinato con Morrigan Aensland. Proprio per questo, le due case di produzione hanno seppellito l’ascia di guerra per permettere ai loro fan di dissotterrarla in un contesto più virtuale.
Si fa la storia
Quel che potresti non sapere è che quella di SNK vs Capcom è una vera e propria serie, che vanta tra le proprie fila anche l’episodio per Neogeo Pocket Color del 1999, The Match of The Millennium, di cui analizzeremo la versione Nintendo Switch in fase di recensione. Quindi no, non era – e non lo è tuttora, aggiungeremmo – scontato che le risorse per lo sviluppo venissero impiegate per qualcosa di “secondario” come una console portatile. Naturalmente, il contesto che ha portato alla bancarotta (temporanea, come puoi immaginare) di SNK del 2001 ha reso le scommesse improbabili una soluzione da vagliare, e ancora oggi i fan ringraziano.
Già dal primo avvio, possiamo notare come la modalità arcade sia soggetta a brevi siparietti di intermezzo tra uno scontro e l’altro, accennando vagamente ad una trama (un torneo organizzato dai cattivi, ovvero M. Bison e Geese Howard, con uno scopo ulteriore). Con nostra somma sorpresa, abbiamo appreso che il gioco si dimostra quanto mai versatile in tal senso: dovesse capitarci di prenderle – e, come sempre in un picchiaduro diverso da Smash, ai neofiti capiterà – avremo l’occasione di continuare con un personaggio diverso; cambiandolo, il gioco si regolerà di conseguenza alterando i dialoghi. Niente male, per una console che all’epoca doveva arrangiarsi con pochi sprite e un formato ancora più “quadrato” dei quattro terzi.
Torneo che vai…
SNK vs Capcom: The Match of The Millennium non si limita certo alla sola scalata arcade, ma questa recensione dovrà pur iniziare da qualche parte. Nonostante la limitazione ai tasti A e B del Neogeo Pocket Color, tutti i combattimenti del gioco si possono gestire in tre differenti stili, in modo non dissimile dai Normal e Turbo di Marvel vs Capcom. Parliamo di Average, Counter e Rush, ciascuno dei quali prende una gestione delle supermosse da una serie di picchiaduro differente. Prima di arrivarci, vorremmo menzionare la presenza di tre possibilità anche per i personaggi da scegliere.
Il gioco consente infatti di dividere la “squadra” in un personaggio alla volta, due lottatori in “tag team” come in Street Fighter Alpha, e tre combattenti alla volta in stile The King of Fighters. Questa scelta “uno, due o tre” ci ricorda quanto abbiamo visto più di recente in Skullgirls. E poi, come già detto, è possibile combattere in tre diversi modi. Con Average (“medio”) il gioco ci dà modo di riempire la barra Super fino al livello 2 mentre combattiamo. Nel caso di Counter (“contrattacco”), invece, le supermosse di livello 2 si possono utilizzare solo quando siamo a corto di vita come in The King of Fighters ’94. Rush è una sorta di via di mezzo tra le due.
… modalità che trovi
Al di là della (contestualmente sorprendente) presenza di cutscene elaborate, non c’è granché da dire sulla modalità principale di SNK vs Capcom: The Match of The Millennium. Tourney è una semplice scalata arcade, dove la maggior parte degli otto (o nove, a seconda della nostra bravura) incontri è suddivisa in un massimo di tre round. Mentiremmo, però, se il gioco fosse “tutto qui”; lungi da noi. Due di queste modalità potete già immaginarle: lo “Sparring” è la modalità allenamento, mentre il Vs. Mode permette a due giocatori (“sdoppiando” lo schermo solo nella selezione dei personaggi) di darsi battaglia.
Ci concediamo anche di spendere due parole su “Entry” e “Record”, sebbene si tratti di due voci più che secondarie. Le “opzioni” in senso classico sono fruibili nella schermata del titolo, ma parleremo di quelle più avanzate in seguito. In “Entry” possiamo creare un personaggio (o due, o tre, in base alla suddivisione che abbiamo già descritto) personalizzato da caricare in seguito, ed è un modo come un altro per impostare un tema musicale di un personaggio o una frase di vittoria che meglio ci aggrada. “Record”, invece, come suggerisce il nome ci concede di controllare i nostri punteggi migliori in ogni modalità, o di cancellare i dati di salvataggio alla voce “Init”.
Le olimpiadi di SNK vs Capcom: The Match of The Millennium
Olympic è forse l’aggiunta più insospettabile in un gioco “piccolo” come SNK vs Capcom: The Match of The Millennium. In questa cornucopia di minigiochi avremo infatti modo di cimentarci nelle sfide tematiche più disparate in base alla “squadra” che sceglieremo, compreso un Ghost ‘n Goblins sotto radice cubica (qui sotto) sul fronte Capcom e in una sorta di rail shooter (!) a tema Metal Slug (qui sopra) per quanto invece concerne SNK. Il nostro confronto con Super Smash Bros. non era campato per aria: vista la valanga di demo nella sezione “Capolavori” presente su Wii e Wii U, non possiamo che lodare SNK per questa trovata.
La varietà non manca, insomma. Non solo ci sono variazioni sul tema come un gioco musicale con Felicia come protagonista, ma anche simpatici dialoghi in stile dating sim con Rimururu da Samurai Shodown (per le “olimpiadi” di SNK) e Karin Kanzuki di Street Fighter Alpha (per quelle Capcom). Inoltre i minigiochi consentono di accumulare una valuta in-game per sbloccare nuove abilità per i personaggi, o anche ottenere nuovi combattenti in generale (senza passare per l’ormai defunta funzione di collegamento con Sega Dreamcast). I personaggi segreti vanno ad aggiungersi ad un roster di ben nove membri per ciascuna metà del crossover, portando il totale (iniziale) a 18. Per un gioco così piccolo, la mole di contenuti è semplicemente enorme.
Una DeLorean completamente accessoriata
Quanto offre SNK vs Capcom: The Match of The Millennium viene arricchito dalle “comodità da emulatore” che propone questo port per Nintendo Switch. Premendo il tasto Meno (l’equivalente del classico Select, per i meno avvezzi alla console) è possibile richiamare un menù a parte con cui godere di tutti i comfort del caso. Partiamo dall’aggiunta più ovvia: la funzionalità di rewind, grazie alla quale possiamo tornare sui nostri passi ad ogni colpo subito. In seguito abbiamo anche il riavvio della console (e intendiamo quella virtuale, lasciandoci sfuggire una lacrima per la Virtual Console vera e propria).
In aggiunta a questo, è anche possibile cambiare completamente l’aspetto visivo del gioco. Con questo menù abbiamo infatti modo di scegliere la scocca della console simulata (sostituendola anche con un bordo nero), rimuovere il filtro dello schermo che simula la griglia di pixel, e ingrandire al massimo le sue dimensioni. Infine, è possibile richiamare il manuale di istruzioni del gioco, e non alludiamo a qualcosa di minimalista come i Classici PSOne dell’era PlayStation 3/PlayStation Portable. Parliamo infatti di una scansione vera e propria del manuale, in altissima risoluzione. Nostalgia pura!
Tirando le somme
Possiamo chiudere la recensione della versione Nintendo Switch di SNK vs Capcom: The Match of The Millennium parlando dell’aspetto grafico. Abbiamo già visto il classico “stile Neogeo Pocket Color”, sia in altri titoli provenienti dalla raccolta con l’appropriato nome di “Neogeo Pocket Color Collection” che nel meno noto omaggio alla console, Pocket Rumble. A differenza di quest’ultimo, con il suo minimo sindacale di modalità e di personaggi (otto combattenti in tutto), i contenuti sono decisamente più generosi, e lo stile “super-deformed” (o “chibi”) a seconda del filtro applicato può brillare maggiormente. Per quel che era il Neogeo Pocket Color, abbiamo di che gridare al miracolo.
Anche per il sonoro non c’è nulla di lasciato al caso. SNK ha saputo omaggiare la (ex) rivale di una vita riprendendo sapientemente le melodie dei suoi campioni senza però risparmiarsi con le modalità secondarie (come i minigiochi della modalità Olympic). Abbiamo confrontato il tema di Ryu, per fare un esempio a caso, con la sua controparte su Game Boy ed altre piattaforme ad 8-bit. Poche altre esperienze “da taschino” hanno saputo restare fedeli allo spirito dei personaggi come in questo caso, anche se sotto quest’aspetto i limiti tecnici della console originaria emergono più facilmente.
In quanto alla longevità, raramente abbiamo avuto modo di parlare tanto bene di un gioco dell’epoca. Chiariamoci: il fattore “difficoltà = longevità” è ancora presente, ma in modo decisamente meno invasivo rispetto ad altre recensioni di titoli mirati ad omaggiare l’epoca da cui questo gioco proviene (complici i livelli di difficoltà più bassi disponibili). Con la presenza dei già citati (e lodati) minigiochi, questo titolo sa farsi valere anche oggi come gioco a sé stante, senza considerarlo per forza nel contesto di un port. L’implementazione del multiplayer, in particolar modo, nella sua semplicità resta geniale.
I think @DoomAssistMe said it best.
If you want a new Capcom vs. SNK game, PLEASE buy Match of the Millenium on the Switch.
It’s very cheap (8 USD), it’s very fun, and it will show Capcom and SNK that we want a new game!
PLEASE SUPPORT THIS GAME’S RELEASE AND SPREAD THE WORD! pic.twitter.com/MVLhJWHLvO
— RaitoADV || COMMISSIONS OPEN (@RaitoADV) February 19, 2021
Vorremmo spendere due parole conclusive sul rapporto qualità/prezzo del gioco con il tweet qui sopra, che dà veramente da pensare. La domanda con cui abbiamo aperto la recensione di SNK vs Capcom: The Match of The Millennium riguardava proprio questo: la riedizione del gioco, piaccia o no, marca il ritorno della serie crossover dopo anni di oblio. E siccome come ormai ben sappiamo carta canta, spendere otto euro per un titolo così ricco di contenuto e dare al contempo una nuova possibilità alla serie non lo rende solo consigliabile agli amanti dei picchiaduro, ma anche imprescindibile per i fan.