Niantic, creatore di Pokémon Go (ma non solo), l’anno scorso ha riportato una importante vittoria giudiziaria contro un gruppo di hacker, che aveva creato dei cheat da utilizzare nei giochi Pokémon Go, Ingress e Harry Potter Wizards Unite.
Non contenta, ha scelto di punire anche chi questi trucchi li ha acquistati ed utilizzati, così da lanciare un messaggio alla sua comunità di videogiocatori ed al settore videoludico in genere: tolleranza zero!
Niantic dà il benservito a circa 5 milioni di utenti
I videogiocatori che sono stati beccati usare uno di questi programmi compromettenti, hanno ricevuto prima un avviso e poi una punizione, commisurata all’uso che se ne è fatto. In totale sono stati 5 milioni gli utenti coinvolti, con quasi un milione di questi che ha ricevuto addirittura il ban definitivo del proprio account.
Le funzionalità illegali più gettonate erano quelle che consentivano ai giocatori di accedere a versioni modificate del gioco, che permettevano lo spoofing GPS e la funzionalità “auto-walk“, così da ingannare il sistema di tracciamento della posizione, perno di questo tipo di giochi, dando un boost notevole alla propria attività. In pratica potevano raggiungere qualsiasi punto della mappa, senza mai muoversi fisicamente.
Queste modifiche in realtà erano state rese disponibili per garantire ai fan di continuare a giocare in sicurezza, nonostante la pandemia e le relative restrizioni alla mobilità, ma che sono state successivamente revocate.
Niantic ha dichiarato che oltre il 90% dei giocatori ha smesso di utilizzare simili trucchi dopo aver ricevuto un avvertimento dalla società.
“Ci impegniamo a garantire un gameplay equo in tutto il nostro portafoglio di giochi. Ogni giorno nuove forme di strumenti di frode o spoofing sono disponibili su Internet e lavoriamo continuamente per combattere questi truffatori e ci concentriamo sul miglioramento della nostra individuazione e applicazione; poiché non hanno posto nei nostri giochi. “
Che dire. Sembra che la gente ormai giochi più per dimostrare qualcosa agli altri, che per il sano gusto del divertimento che solo una sfida onesta può dare.