Approcciandosi a 3 out of 10, si capisce sin dal primo momento che si tratta di un titolo molto particolare che mescola due elementi che raramente vediamo insieme, ovvero sitcom e videogiochi. Se a questa amalgama di gaming e commedia aggiungiamo altri generi videoludici il risultato è un titolo abbastanza piacevole da giocare.
Specializzati in giochi terribili
La Terrible Posture Games per questa avventura ha creato uno studio specializzato in spazzatura videoludica della peggior specie che non riesce mai a superare il voto di 3 su 10.
Ce ne rendiamo conto sin da subito quando proveremo il loro ultimo titolo, un pessimo endless run con squali e surfisti.
Gli eventi che accadono all’interno degli Shovelworks Studios passeranno nel giro di pochi minuti da normali a molto, molto strani: si inizia con un animatore che esplode da solo per la troppa pressione e strani sacrifici di stagisti per arrivare ad eventi che è meglio non spoilerare.
Nel complesso si tratta di un’avventura divertente, con numerosi capitoli/episodi collegati l’uno all’altro.
Ciascuno degli episodi che compone il titolo è autoconclusivo, pur con dei collegamenti alla storia principale e seguirà le vicende di Midge e Pylon, due dipendenti dello studio che stanno lavorando a sviluppare un endless run con una conclusione e che vede ancora una volta coinvolti un surfista e uno squalo.
Come già detto, il nome del gioco è lo stesso voto che prendono i prodotti dello studio; il titolo in sviluppo è addirittura giocabile, così da renderci conto di quanto sia penoso.
Per avanzare nella storia, comunque, dovremo gironzolare per l’ufficio esplorandone le varie aree è interagendo con gli altri dipendenti; si tratta di un’attività sempre molto stimolante, dato che come di consueto alterneremo momenti normali ad altri ricchi di stranezze.
Il tutto sarà improntato secondo lo spirito tipico delle sitcom. Scherzi e battute sono presenti in abbondanza sin dall’inizio e le situazioni che gli sviluppatori (quelli veri) hanno ideato per il team di Shovelworks sono esilaranti e bizzarre allo stesso tempo, con il risultato che non sapremo mai cosa ci attende finchè non continueremo a giocare.
Ad aggiungere ulteriore carne al fuoco di questa già succulenta grigliata contribuiscono i mini giochi che si susseguono nel corso dei vari capitoli. Ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le difficolta: abbiamo sezioni FPS, minigiochi di guida, nella storia c’è perfino spazio per una battle royale. In linea di massima in 3 out of 10 sono rappresentati tutti i generi di maggior successo degli ultimi anni.
Ogni minigioco ha un gameplay diverso naturalmente, ma i controlli non saranno mai complicatissimi e in generale si riescono ad affrontare tutti senza troppi problemi.
Uno dei pochi aspetti negativi di 3 out of 10, a dimostrazione della bontà del lavoro degli sviluppatori, è la durata dei vari episodi. Sicuramente sono stati sviluppati avendo in mente la durata media di una puntata di una sitcom, ma da giocatore si vorrebbe vedere qualcosina in più dal momento che anche completando al 100% ogni capitolo non durerà più di mezz’ora. La durata esatta degli episodi di una serie tv.
Allo stesso modo, per la cura con cui sono realizzati e la loro varietà, sarebbe stato piacevole provare qualche minigioco in più.
In definitiva la speranza è di vedere (e giocare) di più e con la seconda stagione prevista nel corso dell’anno dovremmo vederne delle belle.
Segnali di Stile
Per 3 out of 10 gli sviluppatori hanno optato per un azzeccato stile cartoon che accresce la componente umoristica del titolo; la palette di colori brillanti e il lavoro di rifinitura fatto per i vari ambienti completa un design ben riuscito.
Molto buono anche il sonoro, con un doppiaggio (solo inglese) di buon livello e adatto ai vari personaggi che si avvicendano sullo schermo.
Come d’abitudine per queste produzioni indipendenti, non esiste alcuna localizzazione e il gioco andrà affrontato in inglese, con dei pratici sottotitoli ad aiutarci nei passaggi meno chiari.