Ormai è un’odissea senza fine quella che ha investito il noto titolo di CD Projekt RED Cyberpunk 2077, nell’occhio del ciclone sin dalla sua data di rilascio, avvenuta il non lontano 17 settembre 2020. A dare ulteriore ribalta al gioco (ma ovviamente sempre in negativo) questa volta è stato Elon Musk, il noto imprenditore e fondatore di Space Exploration Technologies Corporation, che ha risposto ad alcuni tweet pubblicati proprio da CD Projekt RED che annunciavano l’arrivo della tanto attesa patch 1.2 entro la seconda metà di marzo.
Our goal for Patch 1.2 goes beyond any of our previous updates. We’ve been working on numerous overall quality improvements and fixes, and we still have work to do to make sure that’s what you get. With that in mind, we’re now aiming for release in the second half of March. 2/3
— Cyberpunk 2077 (@CyberpunkGame) February 24, 2021
Cyberpunk 2077: perché guidare i taxi di Delamain?
Quello che Musk avrebbe criticato principalmente al noto titolo di mamma CD Projekt RED sarebbe stato il fatto di non poter godere di vetture in grado di guidarsi da sole: sebbene infatti i taxi dell’IA Delamain siano una parte fondamentale e sempre presente nel corso del gioco e delle sue infinite missioni secondarie, essi non godono di un sistema autonomo di guida, tanto che è V a prendere il volante ogni qual volta sale a bordo di uno dei mezzi.
Delamain AI cabs should be able to drive themselves when you’re in them & be electric by 2077
— Elon Musk (@elonmusk) March 9, 2021
Eppure, come ribadito da Musk, è assurdo che in un titolo ambientato nel 2077 non ci sia questa rappresentazione delle auto ad intelligenza artificiale. Inoltre, il noto magnate ha affermato un altro concetto fondamentale che dovrebbe essere presente in tempi così futuri: sebbene non venga chiarito il tipo di alimentazione delle auto di Cyberpunk 2077, esse sarebbero dovute essere tutte ad elettricità.
Una dura critica è questa piovuta addosso a CD Projekt RED, che va ad accumularsi a tutte quelle fin’ora portate alla luce da tutti gli utenti amareggiati e delusi dopo la forte campagna di marketing avviata dalla compagnia prima dell’uscita del titolo, rivelatasi poi fallace e illusoria. Però questa volta la polemica ha assunto dei toni ancora più amari e tristi, principalmente per l’ingresso sulla scena di una delle personalità più importanti del panorama scientifico moderno.
Ovviamente ciò non impedirà alla casa videoludica polacca di seguire la propria roadmap e consegnare ai giocatori la tanto attesa patch 1.2, che dovrebbe mettere una toppa agli infiniti bug di Cyberpunk 2077 (e chissà non vengano introdotte novità ed elementi ancora più futuristici!).