Che cos’è 13 Sentinels: Aegis Rim? La storia di tredici personaggi magistralmente caratterizzati, i cui destini orditi formano la narrativa che sta alla base di un gioco decisamente valido.
A darcene conferma, nonostante la natura del titolo facesse inizialmente presagire un successo che si sarebbe limitato al solo pubblico di nicchia, la notizia che vede il team Vanillaware felice di aver superato quota 400’000 copie vendute.
Ciò significa che anche una visual novel uscita come esclusiva PlayStation 4, può far breccia in un mercato che molti definirebbero poco adatto a lei. A renderlo possibile, in questo caso, l’unione sapiente di un sistema tipico dei giochi di ruolo strategici ad alcuni elementi affini ai tower defense.
Da non dimenticare è anche la nomination al premio di miglior narrativa dell’anno che ha visto 13 Sentinels: Aegis Rim, durante i The Game Awards 2020, al fianco di veri e propri colossi come Ghost of Tsushima, The Last of Us Parte II e Final Fantasy VII Remake. Premio che, sarò sincerò, avrei voluto gli fosse stato attribuito.
In questa lettera d’amore alla fantascienza di matrice nipponica, ricca di maestosi robot (Mecha) e giganteschi mostri ostili (Kaijū), è l’elemento umano ad aggiungere la profondità capace di centrare in pieno il bersaglio, coinvolgendo su più piani chiunque si ritrovi immerso in una storia di tale portata.
Parafrasando le parole che Yoko Taro spese in una vecchia intervista, il genio e sregolato autore di videogiochi a cui dobbiamo la serie di NieR, mi sento di dire che i ragazzi di Vanillaware e il loro 13 Sentinel: Aegis Rim sono un tesoro da proteggere; una realtà di cui il Giappone e l’intero medium hanno bisogno.