Sviluppare un videogame non è una cosa da poco, soprattutto se si sta parlando di implementare movenze e meccaniche di una saga che ha ha fatto la storia nel mondo videoludico. Call of Duty è senza alcun dubbio uno dei progetti più riusciti e nonostante l’età riesce a tenere testa ai videogame più recenti che si sono imposti sul mercato. Con l’arrivo del battle royale sviluppato da Epic Games, Fortnite, l’utenza ha iniziato a preferire tale genere di giochi e sia su console che su PC, ma anche su mobile hanno preso campo i giochi con modalità battle royale e arena.
I team di sviluppo e la software house che hanno dato vita a una delle saghe più importanti del mondo videoludico, hanno ben pensato di concentrare le loro forze per realizzare un battle royale appartenente alla saga. Ciò ha dato vita a un progetto che oggi conosciamo come COD Warzone e continua a conquistare nuovi utenti ogni giorno grazie ai suoi gameplay frenetici e dinamiche di gioco notevolmente veloci e tattiche. In molti aspettavano l’arrivo di un altro battle royale appartenente alla saga di Call of Duty dopo il fallimento di Blackout e ad oggi troviamo Warzone in testa su molte classifiche.
Successi e problematiche di COD Warzone
Purtroppo però tanta fama ha dato inizio ad una serie di problematiche che hanno inciso notevolmente sul titolo e COD Warzone, in fatto di “problemi” ne sa parecchio. Da quando è stato lanciato sul mercato, il titolo ha attraversato periodi di grande successo intervallati da spiacevoli eventi legati a bug, armi mal bilanciate e quant’altro, ma il vero problema che continua ad assillare COD Warzone è la presenza dei cheater nelle lobby. Ad oggi il sistema di anticheat presente sul titolo sembra non funzionare a dovere ed è stato annunciato che presto ne verrà implementata una versione migliore.
Oltre alle varie problematiche legate ai bug di gioco come, utenti che “scivolano” sotto la mappa, operatori che attraversano le pareti e partite che terminano prima del dovuto, alcuni utenti si sono lamentati delle hitbox degli operatori. Su COD Warzone sono disponibili numerosi operatori appartenenti ai vari universi di Call of Duty e ognuno di loro ha una “sagoma” fin troppo definita. Stando alle segnalazioni inviate dagli utenti, sul battle royale, le hitbox degli operatori sarebbero state realizzate con eccessiva meticolosità.
Meglio hitbox più precise o approssimative?
Ho deciso di testare personalmente quanto siano “precise” le hit box di un paio di operatori e registrando le killcam di alcune mie partite ho notato che in diverse occasioni il colpo sfiora il nemico senza causargli alcun tipo di danno. Ciò mi porta a pensare che su COD Warzone sia stato fatto un lavoro certosino sulle sagome degli operatori e non credo proprio che possa essere oggetto di critica o lamentele. Sicuramente delle sagome così fedeli metteranno a dura prova le abilità degli utenti e colpire un nemico dalla lunga distanza risulterà più complicato, ma ricordiamoci che stiamo giocando a Call of Duty.
Essendo un appassionato della saga di Call of Duty ho apprezzato di buon grado il lavoro svolto dai team di sviluppo sul comparto grafico. Inoltre, nonostante qualche piccolo problema penso che le hitbox fedeli alla sagoma d’ingombro degli operatori sia un valore aggiunto, anche se questa fedeltà richiederà maggior precisione da parte dei videogiocatori. Nessuno aveva detto che giocare su COD Warzone sarebbe stato semplice oltre che divertente.
Un titolo che in ogni suo gameplay mostra a schermo numerosi elementi decorativi, realizzati con discreta attenzione, è segno che i team di sviluppo hanno dato parecchia importanza anche al comparto grafico. Inoltre bisogna tenere in considerazione che a Verdansk, in ogni lobby, sono presenti 150 operatori e alcuni di essi sfruttano i colori della vegetazione o i cespugli per nascondersi e tendere delle imboscate ai nemici. Sicuramente non è lo spirito giusto con cui giocare a COD Warzone, ma è pur sempre un modo per divertirsi nel corso delle proprie partite.