Una delle più grandi potenzialità del mercato indie, uno dei motivi che ne ha spinto la crescita in popolarità negli ultimi anni, è che chiunque abbia le capacità tecniche per realizzare una propria idea, può effettivamente farlo. A volte questo genera semplici copie di giochi famosi, quando non proprio dei veri mostri ingiocabili, ma altre volte il risultato è un titolo davvero speciale, frutto di un’idea semplice eppure così funzionale. Raramente questi giochi sono perfetti, ma in essi è presente quella scintilla creativa che, al giorno d’oggi, è così difficile individuare nei videogiochi tripla A. Viola The Heroine’s Melody, con tutti i suoi difetti, è uno di questi giochi.
A rendere questo titolo già molto particolare c’é il fatto che esso è frutto non tanto del lavoro di uno studio, ma di una sola persona: Jelle Van Doorne. Viola The Heroine’s Melody non è certo il suo primo lavoro, ma è chiaramente quello a cui tiene di più, vista la sua narrazione che può essere facilmente accostata alle difficoltà di un artista che da solo deve affrontare un lavoro e degli obiettivi da raggiungere. Mi sto però dilungando in eccessive anticipazioni. Viola The Heroine’s Melody è un jrpg con elementi di gameplay dei platform e dei rhythm games. Come è possibile? Riesce ad essere un buon gioco? Scopriamolo insieme.
Ogni storia non è altro che un viaggio alla scoperta di se stessi
Viola è una violinista come sua madre… o almeno vorrebbe esserlo. In realtà non crede abbastanza in sé stessa e, ponendosi obiettivi al di là della sua portata, fallisce costantemente nel raggiungerli, così dal continuare a demotivarsi nel proseguire la sua carriera. Un giorno, dopo l’ennesimo fallimento, il suo strumento apre un buco nero che la catapulta in un mondo fantasy abitato da molte creature umanoidi, ma anche da mostri che sono stati vomitati su di esso da un altro grosso buco nero nel cielo, probabilmente lo stesso da cui è arrivata lei. Qui farà la conoscenza di 12 eroi ed amici e di una leggenda che la vede come la salvatrice di tutto, ma per riuscire nella sua impresa dovrà affrontare un lungo viaggio alla scoperta di sé stessa.
La storia è un trope classico, quello di un tipico racconto di crescita e maturazione. Tutti noi ne abbiamo sicuramente lette a dozzine (per qualche strano motivo, il primo esempio che mi viene in mente è Pagemaster) nel corso della nostra vita eppure è quel tipo di narrazione che non perde mai il suo fascino, soprattutto quando è accoppiata con un’atmosfera così fiabesca e delicata come in questo caso. Giocare a Viola The Heroine’s Melody è come leggere un buon libro per ragazzi ed è indubbiamente dedicato proprio a questo pubblico. Il gioco è coloratissimo, la narrazione è semplice ed adatta ai più giovani, pur senza scadere nel banale o nell’involontariamente ridicolo (cosa che con questo genere di lavori è fin troppo facile fare). Chi ama i giochi grim & dark magari sarà un poco contrariato, ma credimi se ti dico che realizzare un buon gioco per ragazzi è tutto tranne che una passeggiata.
Super Mario incontra Zelda che incontra i jrpg classici che incontrano i rhythm games
A livello di gameplay Viola The Heroine’s Melody è un bizzarro mash-up di generi che sembrano aver ben poco a che fare gli uni con gli altri. Sembra un jrpg vecchio stampo in cui Super Mario incontra Zelda, tutto sotto una nevicata di rhythm games. In tal senso è stupefacente che tutti gli elementi proposti si mescolino così bene tra loro ed il risultato finale ne esca così intuitivo e funzionale. Di base, Viola The Heroine’s Melody è diviso a livelli. Ogni livello ha una struttura da tipico platform a scorrimento orizzontale. Viola può saltare (eseguendo un triplo salto consecutivo, salta più in alto), rimbalzare sulle pareti, farsi sparare da dei cannoni o interagire con alcuni oggetti nell’ambiente (scrigni, persone con cui parlare, porte e molto altro). Nei vari livelli non mancano ovviamente i mostri e quando ci si scontra con uno, si entra nella modalità battaglia.
Questa ha una tipica struttura da jrpg vecchio stampo con visione isometrica. Il nostro gruppo a sinistra e i mostri a destra. I turni sono determinati dalla velocità dei vari personaggi e quando tocca a loro possono: attaccare, usare una magia/crescendo (più o meno potente a seconda di quali punti vogliamo consumare ed ovviamente di quale elemento vogliamo usare), usare un oggetto (una pozione di cura, una per il mana, una per resuscitare un alleato o una per curare gli status), difendere o tentare la fuga. In alto ovviamente abbiamo indicati i punti vita dei nostri eroi, i loro punti magia ed i punti crescendo, necessari ad utilizzare gli attacchi magici più forti (e che si caricano quando si viene colpiti, praticamente le limit break). Insomma, tutto molto classico.
Tuttavia il mondo di Viola The Heroine’s Melody è legato alla musica e così, quando sceglieremo un attacco o una magia, dovremo anche affrontare un minigioco musicale in cui dovremo premere i tasti nel giusto ordine e al giusto tempo. La nostra esecuzione determinerà la potenza del risultato e ti dico subito che c’é un’ampissima varietà in tal senso. Non solo però, perché in realtà Viola potrà anche imparare delle melodie da utilizzare nel mondo di gioco per far avvenire determinate cose in puro stile Zelda (il sistema è praticamente lo stesso di Ocarine of Time): dall’aprire le porte al viaggiare da un punto all’altro della mappa di gioco passando per attivare i checkpoint e molto altro.
I livelli di gioco sono disposti su una tipica mappa in puro stile platform 2D alla Super Mario e ognuno avrà un proprio stile tematico: dal bosco (dove non manca il livello stile Lost Woods) alla torre del mago, passando per caverne, monti innevati e molto altro). Ovviamente sarà possibile tornare indietro per riaffrontare ogni livello e magari trovare un modo per aprire quello scrigno che prima non eravamo riusciti a raggiungere. Anzi, il backtracking sarà fondamentale per completare le varie missioni secondarie che attiveremo in parallelo a quella principale. Viola infatti non affronterà la sua avventura da sola, ma incontrerà ben 12 personaggi, ognuno ben caratterizzato da una propria storia ed un proprio dilemma personale.
Ovviamente, però, questi non si apriranno subito con Viola, ma solo via via che il loro rapporto con la ragazza si svilupperà e maturerà. Poiché il legame cresce combattendo insieme e che si possono avere in gruppo solo 4 personaggi oltre a Viola, è scontato che chi vuole completare tutto al 100%, rigiocherà parecchio i vari livelli. Una volta svolte il giusto numero di battaglie, fermando il gruppo ad un falò (in puro stile Dark Souls, un feeling dato anche dalla presenza di un cavaliere in armatura completa che adora il sole), Viola potrà parlare con i vari personaggi per un momento di intimità che farà così crescere un legame, sbloccando nuove magie, nuovi crescendo e, soprattutto, nuove missioni secondarie. Affrontare battaglie, ovviamente, farà anche crescere il livello dei personaggi con conseguente aumento di statistiche, nuove magie e nuovi crescendo.
L’altro motivo che ci spingerà a fare backtracking e cercare di raccogliere tutto o farmare mostri è quello di trovare gemme. Queste sono l’equipaggiamento del gioco e aumentano le statistiche del personaggio a cui sono assegnate (ognuno di loro ne può avere solo due). Le gemme più potenti hanno anche massicci malus che spesso porteranno a fare scelte difficili, ma al di là di questo le gemme possono essere o trovate nei forzieri o droppate dai nemici. Ovviamente i boss e gli avversari più rari e coriacei, droppano le gemme più rare e forti.
Esiste anche un negozio (gestito da un gatto) che permette di comprare/vendere pozioni, gemme ed altri oggetti chiave, ma, purtroppo, la sezione gemme di quest’ultimo è buggata e non permette di uscire una volta che ci si è entrati (un problema che spero venga sistemato presto). In ogni caso, l’offerta di gemme del negozio è davvero poco affascinante e difficilmente può essere utile.
Una serie di stonature in una sinfonia che mostra tanta creatività
Qui arrivano le note dolenti. Se il concept di base di Viola The Heroine’s Melody è affascinante ed appropriato e se il level design è davvero ben pensato, tutto il resto del comparto artistico risulta una spiacevole stonatura rispetto al resto. La realizzazione artistica, per quanto strutturata su una piacevole pixel art retrò, è spesso ben al di sotto delle aspettative e risulta piatta e ben poco ispirata.
Se è affascinante vedere come tutto in questo gioco sia legato alla musica, allo stesso tempo le soluzioni visive sono così banali da spesso lasciare abbastanza l’amaro in bocca. L’idea di base c’é, ma la realizzazione grafica manca di quel qualcosa che permetterebbe al risultato finale di emergere dalla mediocrità. Lo stesso purtroppo vale per le animazioni e gli effetti grafici che sono spesso ripetitivi, banali e mosci.
Ripeto, questo è un vero peccato perché la creatività presente non è poca, tutt’altro. Probabilmente questo difetto è dovuto al fatto che dietro a Viola The Heroine’s Melody c’é una persona sola e questa non può essere brava a far tutto. In tal senso, inoltre, per un gioco in cui la musica gioca un ruolo così importante a livello narrativo, dispiace constatare come il comparto musicale sia assolutamente anonimo.
Nessuna colonna sonora è particolarmente memorabile o epica e tenderai a dimenticartene dopo pochi minuti. Gli effetti sonori sono banali e piatti e persino le melodie che Viola potrà suonare per i vari effetti speciali in stile Zelda sono totalmente dimenticabili. Un vero peccato.
Un’opera non perfetta, ma indubbiamente encomiabile nella sua fantasia
Arrivato in fondo a questa recensione, ormai lo avrai capito: Viola The Heroine’s Melody è un gioco davvero encomiabile che, pur con i suoi indubbi difetti, riesce a presentare più di un motivo per essere giocato. Anzi, questo gioco merita di essere acquistato almeno per due motivi. Il primo è che è un jrpg per ragazzi davvero ben fatto, con una buona storia e personaggi tridimensionali ed approfonditi, perfetto per chi è più giovane ed è nuovo al genere.
Il secondo è che, combinando tre generi diversi, riesce a creare un gameplay semplice, funzionale ed intuitivo, lì dove invece era semplicissimo creare un gran pasticcio (cosa che è successa in realtà a più di un jrpg classico, spesso affossati da gameplay eccessivamente complessi). Inoltre è un lavoro realizzato da una persona sola. Complimenti.
Attualmente Viola The Heroine’s Melody è disponibile su steam ed è attualmente sotto sconto, arrivando a costare solo 11 euro e 24 centesimi. Considerando i molti punti positivi di questo titolo, direi che è un prezzo d’acquisto più che valido e che difficilmente sono soldi che sentirai di aver buttato via. Il gioco in sé non dura neanche pochissimo, pur non raggiungendo la lunghezza e la difficoltà tipiche dei jrpg (cosa che può far storcere il naso ai veterani del genere). Tuttavia non ci si deve avvicinare a questo titolo pensando ad una sfida vecchio stampo, quanto a una buona storia per ragazzi, colorata, allegra e ben narrata. Un passatempo leggero e piacevole che riesce pienamente a raggiungere il suo scopo.