Giocando a un videogioco ti sarai sicuramente imbattuto in una o svariate porte durante le tue sessioni di gioco, quello che però sicuramente non sai è che la realizzazione di questi elementi di gioco è particolarmente difficile e lo sviluppatore deve trovare il giusto equilibrio tra realtà e giocabilità.
Prova a ricordare le dimensioni dell’ultima porta che hai attraversato in un videogame. Probabilmente non ci avrai fatto caso ma le porte nei videogiochi sono nettamente più grandi rispetto a quelle che attraversiamo nella vita reale.
La motivazione è presto spiegata: è una questione di prospettiva e di angolo di visuale. Noi esseri umani infatti disponiamo di un angolo parecchio più ampio rispetto a quello di un personaggio di un videogioco, specialmente se la visuale del titolo è in prima persona.
Di seguito puoi visionare un video nel quale viene approfondita la questione delle porte nei videogiochi:
Attraversare una porta molto più grande di quelle normali infatti dà la sensazione di poterci passare più facilmente e invita il giocatore a esplorare la zona che la divide da quella in cui si sta giocando.
Per quanto riguarda i videogiochi in terza persona invece attraversare una porta di dimensioni reali sarebbe ancora più difficile. Il giocatore infatti occuperebbe gran parte della superficie della porta, non permettendone l’entrata in maniera facilitata.
Ecco un’altra testimonianza le porte nei videogiochi:
L’attenzione ai dettagli da parte di alcune case di sviluppo però non si ferma solo al voler facilitare l’ingresso del giocatore attraverso una porta, suono e animazione infatti sono i protagonisti di alcune delle azioni più comuni in un videogioco, differenziare il cigolio di una porta dall’altra e realizzare animazioni credibili per ogni apertura è una sfida per qualsiasi sviluppatore.
Siamo sicuri dunque che la prossima volta che ti imbatterai nelle porte nei videogiochi ripenserai a questo articolo e alla difficoltà degli sviluppatori nel replicare una cosa tanto banale quanto sofisticata.