It Takes Two è un gioco cooperativo sviluppato da Hazelight Studio, i creatori del vincitore A Way Out. Il nuovo titolo si pone l’obiettivo di diventare un altro videogioco cooperativo di successo. Cosi come A Way Out, It Takes Two non possiede una modalità single player, scelta voluta dallo studio in quanto la filosofia alla base è che “I videogiochi servono per unire“. E’ possibile giocarlo in modalità locale o online assieme ad un altro giocatore.
Non è necessario che il secondo giocatore possegga il gioco completo, in quanto basta scaricare il Pass Amici gratuito per poter essere invitati dall’host, che ha l’obbligo di aver acquistato il gioco. Il titolo è un platform d’avventura e azione in 3D, rilasciato per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One/X ed Xbox Series X/S.
It Takes Two: la coppia che scoppia?
La storia di It Takes Two è centrata su una coppia di genitori, Cody e May, che stanno per divorziare dopo i tanti malumori e litigi avuti in passato. Un giorno, quando la coppia prova a raccontare alla loro figlia la situazione, quest’ultima sembra accettare la notizia in maniera passiva.
Ma la bambina era già cosciente di quello che stava accadendo e segretamente aveva acquistato un libro dell’amore, scritto dal dottor Hakim. Dopo aver chiesto aiuto al libro, la piccola piange stringendo forte i due pupazzi (i quali rappresentano i suoi genitori) che lei stessa aveva realizzato.
Cody e May cadono in sonno profondo e si risvegliano all’interno dei due pupazzi. Dopo essere rimasti scioccati per l’accaduto incontrano subito il dottor Hakim, nella forma di un libro animato messicano molto ironico, il quale gli promette che gli aiuterà a sistemare il loro rapporto di coppia poiché è il desiderio della loro figlia.
E’ cosi che ha inizio l’avventura della coppia che voleva scoppiare, un viaggio molto divertente, pieno di battute e situazioni esilaranti, nel quale la coppia affronterà i problemi che l’hanno portata alla rottura.
It Takes Two: dovete collaborare!
It Takes Two è un gioco che basa ogni suo aspetto sulla collaborazione tra due giocatori, il titolo è stato progettato per funzionare solo con la cooperazione di un secondo giocatore umano, aspetto originale ma anche limitante per tutti coloro che non riescono a trovare un giocatore con cui affrontare l’avventura. C’è da considerare che il gameplay non è semplicissimo e richiede la giusta coordinazione e ingegno per poter superare le fasi più complicate dei vari livelli.
It Takes Two è un platform a tratti frenetico, ma mai ripetitivo, dato che gli sviluppatori di Hazelight hanno saputo calibrare fasi in cui combatteremo contro Boss molto originali (ad esempio una vecchia aspirapolvere o una cassetta degli attrezzi) a momenti in cui dovremo superare i vari ostacoli presenti nei livelli.
Sul level design è evidente un lavoro eccellente, poichè il più delle volte non è facilmente intuibile come poter proseguire e ciò punta a far riflettere ulteriormente i giocatori e a creare quello spirito di squadra necessario a poter superare assieme i problemi. L’avventura è vissuta in miniatura da Cody e May, i quali supereranno livelli ambientati in luoghi a loro familiari: ad esempio nel loro capanno, nel giardino e in altri posti magicamente trasformati per metterli a dura prova.
Il gioco non presenta un sistema di vite, ogni volta che si cadrà o si morirà il nostro pupazzo riapparirà nel punto più vicino prima dell’enigma da superare, tuttavia è presente una barra della salute per ognuno dei due protagonisti, nei momenti in cui affronteremo aree dove i nemici potranno farci del danno.
In caso di morte durante uno scontro è possibile rianimarsi dopo qualche secondo e la dipartita di entrambi i giocatori porta a ricaricare l’ultimo checkpoint o a ripetere il combattimento.
Ad un certo punto del gioco Cody e May riceveranno degli oggetti differenti che assegneranno un ruolo per il resto dei livelli successivi, ad esempio May riceverà la testa di un martello con il quale potrà colpire determinati oggetti, mentre Cody potrà lanciare dei chiodi e richiamarli a sè in stile Kratos.
La cooperazione è essenziale anche durante i combattimenti contro i Boss: non è possibile in alcun modo che un singolo giocatore riesca a batterli senza l’aiuto del compagno. Ho trovato gli scontri parecchio difficili ma molto divertenti, anche in questo caso è da ammirare la necessità di dover riflettere, per poter superare questi difficili scontri.
Oltre alla normale strada principale, da affrontare con salti, combattimenti ed enigmi, gli sviluppatori di Hazelight Studio hanno inserito dei minigiochi da svolgere sempre in coppia, ma questa volta per competere l’uno contro l’altro. Possono essere rigiocati anche mediante il menù principale di It Takes Two.
Un comparto tecnico eccellente con pochi rimpianti
It Takes Two presenta una grafica eccellente, capace di esaltare ogni dettaglio dell’enorme paesaggio che circonda la coppia. Si rileva qualche carenza grafica e d’animazione nei dettagli facciali delle controparti umane di Cody e May e della loro figlia.
Nonostante questo, ciò che rende particolarmente esaltante il titolo di Hazelight sono gli effetti grafici e le animazioni, i quali rendono frenetiche e godibili determinate sequenze del gioco, ad esempio ho particolarmente apprezzato i salti tra i vari tubi pieni d’aria degli aspirapolveri nel primo capitolo.
Per quanto concerne il comparto musicale e sonoro, sono presenti musiche di sottofondo adatte per ogni situazione, dalle più tese legate ai combattimenti alle più umoristiche presenti nei filmati in cui Cody e May litigano per qualche motivo.
A livello tecnico occorre sottolineare l’opzione di accessibilità che consente di inserire sottotitoli descrittivi per non udenti. Uno dei punti dolenti del titolo è lo split screen: è ovvio che si tratta di un’implementazione necessaria se si gioca in modalità locale, tuttavia è presente anche giocando online.
L’ipotesi è che gli sviluppatori vogliano che un giocatore possa aiutare il compagno se non sa cosa fare mostrando a pieno la sua visuale, tuttavia si sarebbe potuta creare una finestra più piccola o un altro modo per poter risolvere questo problema, che potrebbe creare disturbi a chi gioca usando un monitor molto piccolo.
Un ostacolo ulteriore di It Takes Two è la mancanza di cross platform, la versione da me provata per PC utilizzando Origin ha richiesto una lunga ricerca di un giocatore che possedesse i requisiti minimi per poter giocare l’avventura di Hazelight Studio.
Un’avventura esaltante da provare!
In poche parole It Takes Two offre un’esperienza cooperativa molto originale e coinvolgente, condita da momenti umoristici e situazioni mai banali da affrontare. Non è considerabile come un normale platform, anzi assomiglia molto ad un action-adventure con momenti davvero frenetici e epici.
Il gioco tratta uno dei temi molto diffusi nel nostro tempo, ovvero le separazioni e i divorzi, e si augura di riuscire ad unire due persone (forse una coppia) che vorranno affrontare assieme delle sfide e magari superare delle difficoltà di relazione.
It Takes Two è considerato come un’evoluzione del precedente successo A Way Out (2018), e non è escluso che possa vincere un premio come titolo cooperativo dell’anno, date le recensioni stellari che il titolo sta ricevendo.