Dopo aver espresso le mie prime impressioni sull’anteprima di Northgard, finalmente è arrivato il momento in cui eseguo la mia valutazione definitiva sul videogioco di Shiro Games.
Il gioco è strutturato in due modalità differenti: la campagna e il giocatore singolo. Tra i due di fatto non c’è alcuna differenza dal punto di vista del gameplay.
Le diversità riguardano il lato narrativo. Infatti nella modalità giocatore singolo si crea una vera e propria partita arcade, nella quale bisogna semplicemente limitarsi al raggiungimento degli obbiettivi prefissati nella fase di pianificazione.
La modalità di gioco predominante nell’esperienza di Northgard è la campagna, in cui sono narrate le gesta di Rig, il leader del proprio clan alla conquista di terre colme di ricchezza.
Questi luoghi esotici sono situati nel nord del mondo di gioco e sono chiamate appunto Northgard. Il clan di Rig deve fare i conti con minacce di vario tipo, a partire dalle creature mostruose autoctone, alla competizione del clan dei Corvi, il nemico principale dell’esercito del protagonista.
La ragione per cui Rig nutre un odio profondo verso questa tribù è dovuta al fatto che il loro capo, Hagen, ha ucciso suo padre e derubato la mappa dei tesori di Northgard.
Questo scontro perenne è il motore narrativo di tutta l’avventura.
Northgard: il nemico del mio nemico è mio amico
La filosofia di Northgard comprende l’idea secondo cui il clan di Rig condivide le forze e combatte al fianco di altri gruppi che per un motivo o per l’altro siano ostili ai Corvi.
Questo è evidente soprattutto nella fase iniziale, in cui l’alleanza stipulata col clan di Brand verte proprio sull’inimicizia nei confronti di Hagen.
Non è detto che le alleanze nascano proprio da questo nemico comune: per esempio, il secondo alleato importante del re Rig è il clan dei Cervi, capitanato da Halvard.
L’amicizia tra i due eserciti è nata in occasione del salvataggio che questi ultimi hanno ricevuto da Rig dopo un naufragio.
Alcune volte ci si può trovare in questa situazione (che gioca molto a nostro vantaggio): mi è capitato che il mio clan venisse attaccato sia dai soldati di Hagen, sia dai mostri di Northgard e la cosa curiosa è che le due fazioni nemiche, quando si sono incontrate, invece di danneggiarmi hanno lottato tra di loro.
Ciò è stato vantaggioso perché ho approfittato della loro debolezza per scacciarli con facilità dalle mie terre. Naturalmente questa possibilità è imprevedibile, ma nel caso in cui dovesse accadere approfitta dell’opportunità che gli sviluppatori ti hanno riservato per importi sui nemici.
Lo stomaco e le membra
Per spiegarti una meccanica importantissima del gameplay di Northgard mi avvalgo di una chicca storica particolarmente curiosa: nell’antica Roma monarchica tra gli aristocratici e la gente comune ci sono stati dei grossi dissidi, che hanno fatto scatenare il desiderio di una secessione da parte del popolo.
Per riparare la situazione è intervenuto un certo Menenio Agrippa, il quale ha definito l’organizzazione sociale un corpo umano.
In questo corpo i nobili erano lo stomaco, mentre la popolazione era le membra. Se i due non avessero collaborato produttivamente tra loro, l’intero organismo sarebbe deceduto.
In Northgard questo si traduce con una parola chiave: Felicità.
Nel gioco sono presenti 4 parametri che indicano il benessere o il malessere del popolo che dobbiamo governare:
- Felicità
- Cibo
- Legna
- Denaro
Delle ultime 3 possiamo capire intuitivamente il loro scopo, ma per quanto riguarda la felicità bisogna considerare che quando la popolazione è contenta aumentano gli abitanti, se invece è infelice la popolazione non cresce.
All’interno di Northgard bisogna tener conto grossomodo di due possibili scenari che possono verificarsi in base al nostro modo di giocare.
Il primo è un circolo virtuoso, in cui si fa in modo che ci sia un crescente arricchimento sai dai 4 criteri visti sopra sia dal punto di vista militare, mentre il secondo panorama è un circolo vizioso in cui si entra in una profonda crisi che mette in ginocchio il nostro popolo (e noi stessi chiaramente).
La prima partita che ho giocato è stata infatti disastrosa, non per colpa del gioco, ma perché non ho saputo gestire con intelligenza le mie risorse.
La popolazione è sensibile a queste dinamiche, sia a quelle buone che quelle cattive, perciò se la nostra amministrazione risulta efficace, di conseguenza la produttività aumenta.
Lo stesso discorso vale anche per il caso contrario e siccome il raggiungimento dei nostri obbiettivi dipende quasi esclusivamente dal benessere della gente, è bene che ce ne prendiamo cura.
Il clima: amico – nemico
Un fattore che influenza inevitabilmente il progresso o l’arretramento della nostra civiltà è la condizione climatica. Northgard prevede una suddivisione per stagioni, ma di fatto le 2 che si alternano sono l’estate e l’inverno.
La primavera e l’autunno non sono incluse perché sono stagioni “intermedie” e non “estreme” e non provocano grosse oscillazioni in termini di stile di vita e benessere.
Nei periodi invernali c’è un alto consumo di cibo e legna e le forze belliche non sono in grado di combattere con la stessa efficacia quanto nel periodo estivo. Ti sconsiglio caldamente di intraprendere qualsiasi guerra di conquista quando la neve ricopre il 90% del territorio, è un rischio inutile da correre.
Durante l’estate dovresti produrre più cibo, legna e denaro possibile in modo tale che durante l’inverno non si verifichi alcuna carestia.
Comparto tecnico
Le animazioni dei vari personaggi e dell’ambiente circostante sono molto carine da vedere nonostante la loro semplicità.
C’è una leggera difficoltà nell’orientarsi nella mappa del livello di gioco perché non solo lo schermo del dispositivo (soprattutto del telefono) è abbastanza piccolo, ma anche perché gli sviluppatori hanno creato un’interfaccia abbastanza difficoltosa da gestire.
La gestione del clan risulta essere molto più semplice e meno ingarbugliata, anche se spesso mi è capitato di sbagliare i comandi per via delle dimensioni ridotte dello schermo. Per trarre il massimo del divertimento sarebbe meglio giocare su iPad.
Le varie colonne sonore sono molto piacevoli da ascoltare e i versi dei vari vichinghi in battaglia sono davvero simpatici anche se ho notato che i suoni tendono a essere spesso e volentieri ripetitivi.