Balan Wonderworld ha fatto parlare di sé per i motivi che il game designer Yuji Naka, creatore di Sonic, non avrebbe voluto, ma mai avremmo osato immaginare un simile flop su scala globale per quanto concerne le vendite. L’idea di vedere Naka e Naoto Ohshima tornare a lavorare insieme dai tempi della mascotte di SEGA ha fatto sciogliere il cuore a tutti, ma la demo ha evidenziato alcuni difetti del titolo che hanno portato i più ad allontanarsi. Come abbiamo anticipato nel nostro articolo sui dati di vendita nel Regno Unito, però, la situazione è ancora peggio di quanto potevamo aspettarci.
“Ed Alice nelle bottiglie / cerca le sue meraviglie”
Le stroncature di Balan Wonderworld stanno impazzando per la rete, e come abbiamo anticipato nello speciale a cui alludevamo poco fa il passaparola ha contribuito al flop mondiale nelle vendite. In risposta alle reazioni alla demo, il team di sviluppo ha prontamente lavorato ad una patch del day one, ma nulla è riuscito a tenere in piedi la baracca. Verrebbe da pensare al mercato della madrepatria come premio di consolazione, ma a quanto pare anche il Giappone ha snobbato un titolo dal game design così apertamente orientale: si parla di meno di 2100 copie nel primo weekend. Ouch.
In Japan:
Balan Wonderworld debuted at under 2,100 copies, completely missing the top 30 in its first week at retail pic.twitter.com/UVoYo6WMxk
— Cart Wonderworld (@CartridgeGames) April 2, 2021
Che ne sarà di Balan Wonderworld dopo il flop mondiale nelle vendite?
Purtroppo, ci duole ricordare che un flop nelle vendite a livello mondiale era esattamente l’ultima cosa di cui Balan Wonderworld avesse bisogno. Prima dell’uscita del gioco, infatti, Yuji Naka è stato rapido a ricordare che si sarebbe trattato della “sola possibilità” che Square-Enix avrebbe concesso al suo team di sviluppo, Arzest, di sviluppare un platformer ben al di fuori della zona comfort del publisher. Al di fuori della già citata top forty nel Regno Unito, in Giappone e Nord America il titolo ha mancato la top thirty: il futuro della IP, se la situazione non migliora, si prospetta tutt’altro che roseo.