Qui su iCrewPlay abbiamo già stilato la lista dei 10 migliori souls-like diverso tempo fa, e nel caso in cui tu avessi già completato tutti i capitoli dell’opera targata From Software, ti consiglio vivamente di darci un’occhiata.
La domanda che tratteremo oggi sarà però un’altra, ovvero: “Se non mi è piaciuto Dark Souls, devo automaticamente rinunciare a qualsiasi souls-like?”.
La risposta è, molto semplicemente, “No”. Meno semplice, tuttavia, è capire quali souls-like potrebbero interessarti e perché.
Ecco quindi la nostra “Guida” per aiutarti a capire quale dei souls-like presenti sul mercato potrebbe piacerti anche se non hai apprezzato nessun capitolo della “serie dei Souls”.
Prima di iniziare, è bene fare un appunto: i titoli di cui ti andrò a parlare presentano molte meccaniche in comune con i vari Dark Souls (banalmente, altrimenti non rientrerebbero nella definizione di souls-like), tuttavia, ciascuno di essi si differenzierà per elementi di gameplay, ambientazione, stile grafico, trama ed narrazione.
Scopo di questa guida è riuscire a farti trovare un titolo simile, ma non uguale ai Souls, andando a scovare quelle meccaniche non presenti (o presenti in maniera assai diversa) nei titoli di From Software.
Souls-Like: quali potrebbero piacerti e perché
Code Vein
Cominciamo rimanendo in casa Bandai Namco, in questo caso anche sviluppatore del gioco, con Code Vein, il titolo più recente presente in questa lista.
La principale differenza tra il titolo di Bandai Namco Studios e l’equipe guidata da Miyazaki, si ritrova facilmente nello stile grafico e nell’ambientazione: i disegni di Code Vein sono, infatti, in pieno stile Anime, con una storia che si svolge in un mondo post-apocalittico in un miscuglio di dark fantasy e sci-fi distopico.
Sebbene il combat-system ricalchi molto fedelmente quello dei Souls, vi sono alcune introduzione che rendono il gameplay di Code Vein assai più godibile (partendo sempre dal presupposto che tu non abbia apprezzato le opere di From Software): innanzitutto, avrai la possibilità di giocare l’intero titolo con un companion al tuo fianco, il quale non solo ti darà man forte in combattimento, in casi estremi persino sacrificando la sua salute per rinfoltire i tuoi punti vita, ma fungerà anche da consigliere per indicarti la via da seguire, oltre ad avvisarti di eventuali oggetti e nemici presenti sulla mappa. Infine, sarà una gradevole e poco invasiva compagnia in un mondo estremamente triste, desolato e silenzioso.
A proposito di mappe, differentemente dai Souls, in Code Vein queste ultime saranno presenti: per sbloccarle non dovrai far altro che esplorare le varie macro-zone del mondo di gioco e trovare i vischi (corrispettivi dei falò), nei quali potrai anche livellare e sbloccare nuove abilità, oltre a poter usufruire del teletrasporto.
Trama e narrazione sono, in ultimo, assai più presenti rispetto ai vari capitoli ambientati nelle terre di Lordran.
In conclusione: con un combat-system leggermente più permissivo, meccaniche di gioco meno proibitive (companion in aiuto, presenza di mappe), ambientazione post apocalittica/dark fantasy, sci-fi e uno stile grafico totalmente diverso (stile Anime), Code Vein potrebbe realmente rappresentare un souls-like in grado di destare il tuo interesse. Ti consiglio vivamente di darci un occhiata (detto da un non amante dei Souls che lo ha adorato alla follia).
The Surge e The Surge 2
Con The Surge e The Surge 2 ci allontaniamo brutalmente da qualsiasi briciola di fantasy presente all’interno di un qualsivoglia souls-like.
Ambientato anch’esso in un futuro distopico e post-apocalittico, il fulcro principale del gioco girerà intorno alle macchine ipertecnologiche guidate da IA (intelligenza artificiale) impazzite e a sopravvissuti reietti che cercano di sopravvivere.
La totale assenza di elementi fantasy si ripercuote anche sull’equipaggiamento a nostra disposizione: gli spadoni saranno sostituiti da enormi chiavi inglesi da brandire a due mani, mentre un’ipotetica dual-blade si presenterà sotto forma di ganci uncinati da lavoro e così via.
Anche in questo caso, meccaniche di gioco e combat-system ricalcano fedelmente i vari Souls, con alcune piccole aggiunte per variare il gameplay: avrai la possibilità di colpire determinate parti del corpo dei nemici per infliggere diversi tipi di danno, ed anche la fase difensiva risulterà essere più soddisfacente, dato che potrai schivare i colpi dei nemici saltando ed abbassandoti.
Trama e narrazione seguono la linea dettata da From Software, con una storia raccontata senza veri e proprio segmenti parlati.
Discorso diverso per l’ambiente di gioco: mappe lineari, con pochi bivi disponibili (per ottenere equipaggiamento ed altri oggetti utili) e collegate tra loro da altrettanto pochi shortcut. Presenti le “camere da lavoro” a fungere da Falò.
Piccolo appunto, per The Surge 2 vale quanto detto per il primo capitolo, con gli ovvi miglioramenti che derivano dall’aver lavorato sui difetti mostrati in quest’ultimo.
In conclusione: molto simile ai Souls nelle meccaniche di combattimento ed esplorazione, ma con un’ambientazione totalmente priva di elementi fantasy, sebbene raccontata con lo stesso incedere narrativo. Ambientazione in perfetto stile sci-fi distopico, con mappe lineare e non dispersive. Se non hai gradito le gigantesche ed intricate mappe presenti nei capitoli di From Software, oppure mal sopporti la vena dark fantasy presente nella serie, questi 2 souls-like potrebbero fare al caso tuo.
Lords of the Fallen
Parlando di Lords of the Fallen non si può ommettere un fatto assai curioso: sviluppato da Deck13 Interactive, gli stessi sviluppatori di The Surge e the Surge 2, differentemente da questi ultimi, questo titolo è stato prodotto dalla stessa Bandai Namco, presentando innumerevoli somiglianze con la serie dei Souls.
Meccaniche di gioco e combat-system non differiscono quasi per nulla dai titoli di From Software: forse un diverso layout dei comandi ed un sistema di magie più accessibile, nulla di più. Inalterate anche le meccaniche di esplorazione e di gestione del personaggio, così come gli elementi GDR.
Ciò che potrebbe farti apprezzare Lords of the Fallen più di un qualsiasi capitolo di Dark Souls è il suo stile estetico: con dei modelli poligonali dei personaggi molto più tarchiati, che ricordano molto i lavori di THQ con i primi due Darksiders, ed una gamma cromatica più varia, nonché più accesa, potresti preferire il titolo sviluppato da Deck13 Interactive per un puro canone estetico (parlo per esperienza personale).
Potrebbe sembrare poco, ma non è così. L’apprezzamento di un titolo riguarda anche il design del mondo di gioco: prova a pensare quante persone non apprezzano titoli dalla grafica cartoon ed in cel-shading, salvo poi vederli giocare a titoli con le stesse identiche meccaniche ma sviluppati con Unreal Engine 4 o Frostbite.
Prova dunque a domandarti se ciò che non ti piace dei vari Souls non sia proprio il design generale del titolo. Potresti scoprire di voler giocare ad un Dark Souls con un comparto grafico diverso: quel titolo è proprio Lords of the Fallen.
Remnant: From the Ashes
Chiudiamo con un titolo che racchiude tutte le caratteristiche NON souls-like di quelli presentati sino ad ora: meccaniche da looter shooter, corposo gunplay e trama raccontata attraverso cut-scene parlate
Per quanto riguarda Remnant: From the Ashes preferisco rimandarti alla nostra recensione, dove sono espressamente segnate tutte le linee di congiunzione con la serie dei Souls.
In conclusione…
…fai attenzione a capire cosa non ti piace: magari non apprezzi la serie dei Dark Souls, ma potresti apprezzare un qualsiasi souls-like.
Non fermarti unicamente alle banali descrizioni del tipo “assomiglia a Dark Souls” o peggio “è come Dark Souls ma più facile”, potresti perderti dei titoli molto interessanti!