Si è ormai scoperchiato il vaso di Pandora su Days Gone 2. Assodato se non ufficialmente, ma quasi, che Sony abbia deciso di non dare il semaforo verde per la nascita del progetto, cominciano ad arrivare le prime informazioni su quelle che sarebbero dovute essere le caratteristiche del titolo pensate dallo sviluppatore. Jeff Ross, director del primo gioco che ha recentemente lasciato Bend Studio per unirsi a NetherRealm, ha spiegato nel corso di un’intervista quali erano alcune delle idee che si sarebbero volute inserire nel sequel.
Days Gone 2 e la modalità cooperativa mancata
Una delle feature che lo studio avrebbe voluto implementare già nel primo episodio era la modalità cooperativa online. Non si sarebbe trattato di un’integrazione alla campagna single player, ma di una vera e propria esperienza di gioco separata in cui i giocatori avrebbero potuto costruire un gruppo o una clubhouse per sopravvivere nell’open world di Days Gone 2.
Si voleva recuperare quindi quella che era una mancanza del primo episodio, non arrivata per via dei compromessi necessari per lanciare il titolo sul mercato entro i tempi previsti. Una co-op che non rovinasse l’impianto narrativo del gioco, di cui Ross si dice molto fiero, ma che ne prendesse la struttura per ribaltare in un contesto cooperativo senza ovviamente la storia a far da sfondo alle sessioni ludiche.
Un recente rapporto di Bloomberg ha svelato che Bend Studio sarebbe adesso al lavoro su una nuova IP, con una parte del team impegnata a dare supporto a Naughty Dog nella realizzazione di un titolo multiplayer: forse il relativo comparto di The Last of Us 2.