Ispirato all’omonima serie videoludica nata nel 1992, Mortal Kombat sarà l’ennesimo live action che proverà a trasporre su grande schermo un videogioco.
Reduci da molteplici esperienza negative in merito, siamo contenti di vedere che la maggior parte del pubblico sembra avere buone sensazioni nei confronti della produzione.
Il live action è prodotto da Warner Bros. Pictures e raggiungerà in contemporanea le sale cinematografiche e la piattaforma di streaming HBO Max il 23 aprile.
Pur avendo subito alcuni ritardi, a causa della pandemia e delle recenti uscite come Godzilla vs. Kong, Mortal Kombat continua a farsi volere bene.
Gli autori hanno già rassicurato gli appassionati che, con questo live action, è stato fatto il possibile perché ottenesse l’R rating (classificazione che mette in guardia lo spettatore sull’estrema violenza e sul contenuto cruento del prodotto).
Mortal Kombat live action non dimentica le proprie origini creando una rivisitazione della colonna sonora in chiave moderna
Il comparto sonoro nei videogiochi, ahimè, viene molto spesso bistrattato; penso che sia una componente fondamentale per una qualsiasi produzione, visto che accompagna l’utente verso lo stato d’animo più adatto alle varie situazioni proposte. Tra i tanti esempi, ci tengo a omaggiare The Last of Us parte 2, il quale ha uno dei migliori comparti sonori che le mie orecchie abbiano mai potuto sentire.
Le melodie a cura di Mac Quayle amplificano all’ennesima potenza le emozioni provate nelle sezioni di gioco, lasciando un segno indelebile nella memoria.
Lo stesso accadde molti anni fa con Mortal Kombat, che ancora oggi vanta una delle OST più famose di tutti i tempi, sono certo che ricorderai benissimo questa melodia!
Benjamin Wallfisch, compositore della colonna sonora del live action, ha preso questo cimelio musicale e lo ha reinterpretato in chiave moderna, facendo impazzire ancora di più gli appassionati di Mortal Kombat.
Sembra proprio esserci un affetto molto grande nei confronti del brand ed è forse questo l’ingrediente più importante, quando si tratta di produzioni di questo tipo.
Apprezzo davvero tanto che sia stata data importanza anche al comparto sonoro dell’opera originale, con una sorta di tributo di tutto rispetto; il risultato finale non mi dispiace affatto, puoi giudicare tu stesso!
Ti ricordo che Benjamin Wallfisch ha dato vita a brani come Tears in The Rain, composizione creata per Blade Runner 2049.
In conclusione, sento note di successo nell’aria e, nel caso, spero che sia di ispirazione per gli altri progetti simili dell’ultimo periodo, che puntano a portare su grande schermo alcuni dei più grandi tioli del nostro medium preferito, il videogioco.