Sembra proprio che non ci sia pace per Sony e le sue console, in questo caso parliamo però di PlayStation 5, perché i problemi che rendono impossibili da giocare i titoli di PlayStation 3 e PlayStation 4 a causa della batteria dell’orologio interno delle console, pare si estendano anche alla “neonata” macchina next-gen.
Secondo quanto riporta DoesItPlay, noto gruppo di volontari che testa giochi e hardware per il bene della conservazione e dell’accessibilità (bio del profilo Twitter), PlayStation 5 non sarà in grado di far giocare i titoli posseduti, quando la batteria CMOS sarà esaurita e Sony deciderà di spegnere i server.
I test al momento evidenziano che questo tipo di problema, comune anche alle vecchie console, è legato soltanto ai giochi in formato digitale, ma con ogni probabilità influenzerà anche quelli in formato fisico.
BREAKING: A kind volunteer has dismantled their PS5 to test #cbomb for us and the initial results confirm that PS5 is also affected.
Initial results indicate that all digital games will cease to work in a #cbomb scenario.
More details to come soon.
— Does it play? (@DoesItPlay1) April 16, 2021
“Un gentile volontario ha smontato la sua PS5 per testarla #cbomb per noi e i risultati iniziali confermano che anche PS5 è interessata. I risultati iniziali indicano che tutti i giochi digitali cesseranno di funzionare in un file #cbomb scenario. Stanno arrivando maggiori dettagli”.
PlayStation 5 e CBOMB
CBOMB è un termine usato per paragonare l’orologio interno della console al ticchettio di un conto alla rovescia di una bomba a tempo, in questo caso l’esplosione è, metaforicamente parlando, l’impossibilità di giocare i propri giochi su PlayStation 5. Molto simile a quanto riscontrato su PlayStation 4 e PlayStation 3, che vede “necessario” l’orologio interno per il corretto funzionamento dei trofei conquistati dai giocatori.
Anche se risulta piuttosto facile sostituire il CMOS della console, quando Sony deciderà di disattivare i suoi server giocare con PlayStation 5 sarà praticamente impossibile.
Ripercussioni immediate e future
Tutto questo sembra non avere alcuna ripercussione nell’immediato momento in cui noi accendiamo la nostra console e iniziamo a giocare e, con ogni probabilità non lo avremo neanche nei prossimi anni. Tuttavia, è indicativo della politica di Sony per quanto riguarda la conservazione dei videogiochi, soprattutto perché il colosso giapponese non ha mai proferito parola in merito a questo problema, senza considerare l’impatto ambientale che i rifiuti elettronici producono ogni anno.
L’accessibilità e la conservazione dei videogiochi è fondamentale – pensa di aver visto un film meraviglioso molti anni fa, volerlo rivedere insieme ad un tuo amico o al tuo partner e non poterlo fare – lo stesso discorso si deve applicare anche ad un videogioco, oggigiorno soprattutto, perché visti sempre più come arte che come mero intrattenimento.