La vicenda del mancato sviluppo del sequel di Days Gone continua a tenere banco e il director del gioco sottolinea quanto sia importante supportare ogni produzione al lancio per dare la possibilità ai publisher di finanziare un seguito. John Garvin, intervistato nel podcast di David Gaffe, ha infatti posto l’accento su come Days Gone sia stato un titolo partito molto in sordina per critica e pubblico, ricevendo popolarità solo diverso tempo dopo il lancio, specialmente grazie ai giocatori che lo hanno recuperato a prezzo ridotto.
Days Gone 2 sarebbe esistito con un lancio commerciale di successo?
È una domanda a cui è difficile rispondere adesso, ma Garvin è molto chiaro quando parla delle lamentele dei giocatori che non hanno ottenuto il sequel del loro titolo preferito, se poi sono gli stessi che non lo hanno acquistato al lancio preferendo aspettare delle offerte. È una dichiarazione forte e che probabilmente scatenerà qualche polemica, dato che nessuno può obbligare qualcuno ad acquistare subito qualcosa al prezzo pieno e non aspettare un po’ per trovare una convenienza economica.
Il rammarico di John Garvin è comunque comprensibile, dato che negli ultimi giorni ha ribadito più volte la sua intenzione di voler realizzare un Days Gone 2 a cui Sony, tuttavia, non ha dato il semaforo verde. Il director racconta anche un aneddoto relativo a Syphon Filter Dark Mirror per PSP, su cui ha lavorato direttamente: un titolo subito pesantemente falcidiato dalla pirateria e secondo lui poco è stato fatto per fermare il fenomeno, nonostante una cosa del genere si traducesse in una clamorosa perdita di soldi.
Adesso, Garvin non vuole paragonare il fenomeno della pirateria a quello dei giochi in saldo o inseriti nel catalogo di servizi come PlayStation Plus, ma sostenere semplicemente l’importanza di supportare gli sviluppatori al lancio se si è davvero interessati al titolo. Altrimenti, il rischio è che chi ha finanziato lo sviluppo del progetto possa decidere di non continuare ad investire se la risposta commerciale non è ritenuta soddisfacente. Cosa che, appunto, pare sia accaduta con Days Gone.