PlayStation per molto tempo ha preferito l’esclusività dei giochi di terze parti alle IP in suo possesso, ma la notizia di un investimento di 183 milioni di dollari da parte di Sony sembra segnare una gradita inversione di rotta a favore dei titoli first-party. La notizia viene da un colloquio tra il colosso azzurro e i suoi investitori, durante il quale il direttore finanziario Hiroki Totoki ha rivelato di puntare a un maggiore investimento nei confronti dei progetti interni della compagnia. Fino alla prossima primavera, dunque, i fondi alle IP di prime parti non mancheranno di certo.
Cash-tation
“Intendiamo aumentare il personale e gli altri fondi interni di circa 20 miliardi di yen (l’equivalente di 183 milioni di dollari, ndt) di anno in anno”, ha svelato Totoki di Sony, “per rafforzare lo sviluppo di titoli first-party per PlayStation”. Questo segue il rapporto finanziario per l’anno fiscale, che ricordiamo essersi concluso a marzo. Come potresti aspettarti da un periodo che ha visto il lancio della quinta console ammiraglia della compagnia, si è trattato di ottimi numeri. Si parla di quasi otto mlioni di console piazzate sul mercato dal lancio, un netto miglioramento sui primi quattro mesi di vita della piattaforma precedenti.
183 milioni di ragioni per credere in PlayStation, secondo Sony
I numeri sono davvero impressionanti se consideriamo la scarsità di scorte di PlayStation 5 su scala globale: parliamo di profitti superiori ai tre miliardi di dollari. 337 milioni di giochi sono stati venduti durante lo scorso anno fiscale (un altro record), 58,4 dei quali erano titoli first-party di Sony. Giochi come The Last of Us e Spider-Man se la sono cavata incredibilmente bene, e così hanno fatto i loro rispettivi seguiti. Nonostante la giovane “età”, Spider-Man: Miles Morales è stato il quinto titolo dalle maggiori vendite negli ultimi 12 mesi. Prima di oggi, Sony non era mai stata così aperta su quanto intendesse investire nel proprio brand.