Returnal è la nuova esclusiva PlayStation 5 a cura di Housemarque, team finlandese nato nel 1995 con alle spalle una ludografia molto “settorializzata”.
Housemarque, autrice di opere come Resogun, Matterfall e Nex Machina, vanta una notevole maestria nel genere roguelike; per i meno avvezzi si tratta di un genere videoludico che prevede alcune peculiarità fondamentali.
In un roguelike ogni livello deve essere generato in maniera procedurale, quindi del tutto casuale e la morte deve essere permanente. Sapevi che il termine roguelike significa proprio “simile a Rogue“? Rogue è stato infatti il primo gioco a gettare le basi di questo genere videoludico, nel lontano 1980.
Housemarque, con Returnal, propone il genere in una veste molto ambiziosa, andando a creare un AAA che comunque non addolcisce le meccaniche poc’anzi citate del roguelike.
Per incontrare il favore del grande pubblico si sarebbe potuto optare per qualcosa di più “friendly“, ma così non è stato, l’opera richiede molto impegno e dedizione per essere completata e i giocatori sembrano essere molto entusiasti della cosa.
In realtà qualcosa di non troppo gradito c’è; il permadeath è una meccanica molto apprezzata dai giocatori di Returnal, il fatto di dover ricominciare ogni volta dall’inizio non sfocia nella monotonia, grazie all’intelligente utilizzo della generazione automatica dei vari biomi.
Inoltre i caricamenti fulminei, resi possibili dall’hardware di PlayStation 5, non appesantiscono le numerosissime morti con ulteriore frustrazione, lasciando soltanto al gameplay questo infausto compito (ogni volta che si viene sconfitti tutte le abilità, le armi e gli oggetti vanno perduti, ad eccezion fatta per la moneta di scambio e per alcuni equipaggiamenti particolari).
A infastidire il pubblico giocante è il fatto che non sia presente un sistema di salvataggio, si è infatti costretti a ricominciare dal punto di partenza anche quando si abbandona la partita o quando si spegne la console. Molti hanno ovviato al problema mettendo la PlayStation 5 in modalità riposo senza uscire dal gioco, ma la cosa impedisce comunque di avviare qualche altro titolo nel frattempo.
Housemarque sembra aver ricevuto il messaggio dei fan, riguardo Returnal
Sul profilo Twitter ufficiale del team di sviluppo, Housemarque ha dichiarato di voler ascoltare i pareri del pubblico e, oltre a ringraziare per l’enorme affetto ricevuto finora, ci tiene a informarci che ha intenzione di ovviare a questo problema.
Si pensa quindi a un sistema di salvataggio “monouso“, in buona sostanza un salvataggio che sia utile solo per interrompere le sezioni di gioco, senza dover per forza perdere tutti i progressi fatti fino a quel momento.
Le morti permanenti resteranno e va benissimo così essendo parte fondamentale del gameplay stesso, ma almeno il tutto sarà bilanciato in maniera più corretta a favore del videogiocatore, che se dovrà spegnere la console per un motivo o per un altro potrà tornare a giocare senza troppi pensieri.
La mossa mi sembra più che sensata in quanto molti potrebbero sentirsi frustrati da questa mancanza e decidere di abbandonare Returnal prima di averlo completato, rischiando così di perdere l’occasione di vivere un roguelike come mai visto prima d’ora.
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