Che la forza sia con te, giovane Padawan. Oggi, 4 maggio, è la giornata mondiale dedicata a Star Wars (May 4), dove viene celebrata la forza nella sua forma più nobile. Star Wars è un franchise incredibile, ma che dico franchise, religione è una definizione molto più calzante!
Con una formula così vincente è logico che anche il mercato dei videogiochi ci mettesse il naso e andasse a speculare sui duelli creati da George Lucas. Peccato però, che non tutte le ciambelle riescano col buco e anzi, le porcherie con sopra il logo di Star Wars si sprecano. Da titoli picchiaduro, creati apposta, fino a quelli ideati per farci brandire una spada laser.
Adesso leggi con voce di Yoda: “Iniziare dobbiamo, perché le porcherie tante sono…e che la Forza sia con te.”
Ah una cosa, fra un’oretta esce un’altro articolo con i migliori 10 giochi dedicati a Star Wars, quindi stay tuned!
Star Wars Episode I: The Phantom Menace
Partiamo soft visto che le opinioni del tempo non avevano totalmente condannato Star Wars Episode I: The Phantom Menace, con voti che variavano dal 5 al massimo 6,5. Sicuramente non un titolo capolavoro, basato sul primo episodio della saga di Star Wars e dovremo comandare, in base alle missioni proposta: Qui-Gon Jinn, Obi Wan Kenobi, la regina Amigdala o il capitano Panaca.
Quello che risulta più frustrante di questo Star Wars Episode I: The Phantom Menace, è sicuramente la telecamera ultra ballerina che non ci farà capire praticamente nulla di quello che succede a schermo. È vero che Obi Wan, in episodio 4, dice al giovane Skywalker di non fidarsi della sua vista, ma questo è davvero troppo!
Star Wars: Force Commander
Se ti sei lamentato dei 9 anni di sviluppo di Cyberpunk 2077 (anzi a tal proposito ecco cosa ne penso del lavoro svolto da CD Project RED), sappi che questo Star Wars: Force Commander ha iniziato il suo sviluppo in 2D, per poi finire in 3D. Non solo questo, il suo prolungarsi nello sviluppo fece sì che le meccaniche di gioco risultassero vecchie già alla sua uscita.
Questo inizialmente doveva essere un RTS, praticamente una versione a tema Star Wars di Starcraft, sulla carta un sogno, ma all’atto pratico un disastro sia a livello di gameplay che di grafica. Menzione d’onore per la colonna sonora davvero pietosa. Se hai la licenza di Star Wars quello che non puoi sbagliare è la musica, vista la sua epicità non è necessario mettere una cassa in sottofondo e far diventare la marcia imperiale una canzone techno.
Star Wars: Obi Wan
Ad inizio anni 2000, i giochi dedicati alla trilogia prequel di Star Wars spuntavano come funghi e questo Star Wars: Obi Wan è un titolo totalmente dedicato all’allievo di Qui-Gon Jinn.
Ambientato quando Obi-Wan Kenobi era solo un giovane Padawan e quindi ancora nell’apprendistato per diventare un Jedi, il titolo, uscito per la prima Xbox, era caratterizzato da dei controlli davvero raffazzonati, ma soprattutto da un audio e un doppiaggio davvero disastroso.
Star Wars: Demolition
Cosa succede se prendi Twisted Metal e lo ambienti nell’universo di Star Wars? Ti rispondo io: nulla di buono. Un plot che davvero non c’entra nulla con tutto l’universo dei Jedi e dei Sith, ma posso pure chiudere un occhio sul fatto di vedere una versione adulta di Bobba Feet che si va a scontrare con Darth Maul, se questa fosse fatta bene.
Star Wars: Demolition non è per nulla divertente, ha una grafica approssimativa, ma soprattutto è pieno zeppo di glitch che ti faranno bloccare nel bel mezzo delle arene di gioco.
Star Wars: Jedi Arena
Una delle prime incarnazioni di Star Wars nel mondo videoludico. Uscito per il vecchio Atari VCS 2600, avrai bisogno di una grande fantasia per dire che quella che si muove a schermo è una spada laser. Lo scopo del gioco sarà quello di colpire la palla che Luke Skywalker usava come addestramento in episodio IV all’interno del Millennium Falcon.
Già non ha senso creare un intero gioco basandosi su una sola scena del film, se poi questo è divertente quanto essere presi in ostaggio da Darth Vader (o Fener se preferisci), ti fanno diventare Star Wars: Jedi Arena, una delle peggio porcherie dell’universo di Star Wars.
Star Wars: Flight of the Falcon
Se c’è una cosa che non andava mai fatta su Game Boy Advance, erano i titoli in 3D. Semplicemente non reggevano il confronto, risultando un’accozzaglia di pixel poco distinguibili. Questo Star Wars: Flight of the Falcon, non fa eccezione e anzi.
Il titolo doveva essere una versione di Starfox dove avremmo controllato il Millennium Falcon. Il risultato fu una porcheria grafica, ma soprattutto che andava a mezzo frame al secondo, rendendo il tutto decisamente frustrante. Oltre a questo, perché sì ancora non ho finito, i vari check point erano messi lontanissimi uno dall’altro. Un disastro, ma in versione portatile.
Star Wars Episode I: Jedi Power Battles
Questa posizione vale doppio visto che Star Wars Episode I: Jedi Power Battles, era presente sia su PlayStation che su Game Boy Advance. Ennesima prova, nei primi anni 2000, di sfruttare il marchio Star Wars con risultati pessimi (il franchise era stato considerato una mucca da mungere a tutti gli effetti) ci troveremo a comandare uno tra cinque Jedi disponibili, ma cambiava poco tra uno o l’altro e dovevamo cercare di superare i livelli in un mix tra platform e beat ‘em up.
Difficile come pochi, leggenda vuole che alcuni giocatori non siano riusciti a completare il primo livello! La versione Game Boy Advance, invece, era uguale solo che la visuale era isometrica.
Star Wars: Masters of Teras Kasi
Qui andiamo sul super classicone. Prendi qualsiasi lista che parli dei peggiori picchiaduro di sempre, ci saranno ottime probabilità che Star Wars: Master of Teras Kasi sia presente.
Nato sulla prima PlayStation quando la moda dei picchiaduro in 3D era esplosa e lo scettro era detenuto da un certo Tekken 3. Sulla carta fare un picchiaduro a tema Star Wars è un’ottima idea tuttavia è la realizzazione che frega. Grafica pietosa, hit detection approssimativa, ma soprattutto personaggi davvero troppo sbilanciati. Un’idea nata dalla Forza, ma presto passata al lato oscuro.
Star Wars: Yoda Stories
Questo ricordo perfettamente di averlo giocato a suo tempo e di averci capito davvero poco, poco. Lanciato a metà anni ’90 su PC per la serie Lucas Arts Desktop Adventures Series (il quale comprendeva anche un titolo simile, ma in salsa Indiana Jones), Star Wars: Yoda Stories cercava di scimmiottare il ben più blasonato The Legend of Zelda.
Grafica dall’alto, proprio come il classico Nintendo, il problema di questo titolo era l’estrema lentezza del tutto e la totale assenza di un plot che ci faccia capire cosa fare. A detta della critica del tempo, questo titolo è una porcheria e hanno ragione. Ad oggi è il videogioco di Star Wars con il voto più basso di sempre.
Kinect Star Wars
Concludiamo con quello che a parer mio era l’idea migliore da poter fare con l’universo Star Wars. Nella nostra infanzia abbiamo provato a fare con l’immaginazione parecchie cose: chi metteva le mani in un certo modo, per simulare l’onda energetica di Goku o l’hadouken di Ryu oppure se eri fan di Star Wars, prendevi un pezzo di legno e lo brandivi come se fosse una spada laser e con la bocca facevi i suoni della spada.
Non mentire che tanto non ci credo che non hai mai fatto una di queste cose (io le ho fatte entrambe). Esce il Kinect di Microsoft e la casa di Redmond sigla una partnership con Lucas Arts. Ne escono due cose: una meravigliosa, ovvero la Xbox 360 dedicata RD – D2 (o C1 – P8 nella versione italiana, non ho mai capito perché cambiassero i nomi) con tanto di rumori droideschi alla sua accensione e apertura del carrello, l’altra che ne salta fuori è Kinect Star Wars e questo è male.
Kinect Star Wars si basava su una serie di minigiochi come fare un percorso dove dovevamo muoverci realmente grazie alle meraviglie del Kinect (meraviglie sort of…) oppure brandire una spada laser. Fin qui nessun problema, anche se l’imprecisione del Kinect rendeva il tutto molto frustrante, la parte cringe arriva quando dovremo fare una gara di ballo con i personaggi dell’universo di Star Wars, con tanto di canzoni famose modificate. Prendi un titolo per diventare un Jedi e ti ritrovi tra le mani una versione modifica di Just Dance e al massimo puoi diventare Tony Manero.