Benvenuto in questa nuova guida su Northgard. Se sei capitato qui, è perché probabilmente stai avendo qualche difficoltà a sfruttare il potenziale dell’esercito a tua disposizione e perciò stai cercando una soluzione a questo problema.
In questo tutorial ti indicherò le strategie che uso personalmente per portare a termine le mie campagne militari e spero che anche a te possano risultare utili. Prima di procedere con la lettura di questo articolo, ti consiglio vivamente di dare un’occhiata alla guida precedente, in cui tratto il tema dell’organizzazione dell’armata bellica.
Invece, se hai già “studiato”, mettiti comodo e goditi la lettura, perché potresti scoprire qualcosa di interessante che puoi applicare sul gioco di Shiro Games.
Northgard: i presupposti per condurre una guerra
La guerra non è affatto un mestiere semplice e ci vuole molto poco per perdere tutto, ma tanta fatica per vincere il bottino. Per questa ragione ogni scelta va presa con saggezza e parsimonia. La primissima cosa che devi assicurarti prima di intraprendere una campagna militare è che la popolazione goda di uno stato di benessere elevato.
I due parametri di Northgard su cui devi contare maggiormente sono la felicità e la ricchezza, perché la prima favorisce la nascita di nuovi cittadini (e potenziali guerrieri da mettere in campo), mentre il denaro serve per pagarli.
Un altro elemento cruciale da non sottovalutare è il periodo dell’anno: non devi mai invadere un territorio durante l’inverno, perché è il tempo in cui il livello di produzione dei beni di prima necessità è basso.
Puoi prenderti questo rischio solo se sei sicuro di vincere.
Devi anche essere ben difeso (di quest’argomento ne ho parlato molto nella scorsa guida). Quando ti scontrerai col clan di Hagen, ogni tanto il nemico ti sferra un attacco militare, spedendo parecchi soldati. I punti in cui vieni invaso sono zone strategiche e devi costruire delle torri di difesa molto potenti.
Le aree che generalmente vengono prese di mira sono il municipio, il molo o una zona terrena particolarmente vulnerabile.
Cosa fare e cosa evitare durante una guerra in Northgard
Quando hai tutti questi criteri sotto controllo, allora puoi tentare un’offensiva. Ti consiglio sempre di fare un primissimo attacco “mordi e fuggi“, nel senso che mandi le tue truppe alla riscossa e dopo qualche secondo di lotta le ritiri nei tuoi confini.
Questo metodo serve per fare un confronto tra le forze e le debolezze del tuo esercito e del nemico. Se noti che i tuoi guerrieri sono più danneggiati rispetto al rivale, interrompi la campagna e aggiungi più unita di combattimento per fortificare la squadra bellica.
Se ti rendi conto che il nemico è più debole di te, puoi o rinforzarti ulteriormente (per stare sicuro al 100% del successo della battaglia), oppure dai il colpo di grazia.
E’ bene che le tue imprese di guerra in Northgard siano più rapide possibili, infatti l’approccio che devi avere è quello del “Blitzkrieg“. Questa è una parola tedesca che in italiano si traduce con “Guerra Lampo“. Questo concetto lo trovi nei libri di storia, soprattutto se ti affacci all’epoca delle due guerre mondiali.
Anche in Northgard vale lo stesso principio. Lo scopo del Blitzkrieg è quello di impostare una guerra dinamica, rapida e “indolore“. Ciò che devi assolutamente evitare è la guerra “lenta“, oppure tanto per usare una parola nel campo della storia, una “Guerra di Posizione“.
Se hai in mente l’immagine delle trincee della Prima Guerra Mondiale, capisci benissimo che in questo contesto i soldati di Northgard sprecheranno troppe energie per poi non riuscire nemmeno a vincere.
Quando ti trovi nella situazione in cui il nemico è vulnerabile e può essere asfaltato completamente, devi sferrare un attacco “tutto per tutto“.
In questa circostanza dovrai dimenticarti di tutto ciò che riguarda la difesa e il benessere della popolazione, perché sei nel momento in cui puoi chiudere definitivamente il livello e devi usare tutto ciò che hai a disposizione, senza freni.
Sii saggio però, perché se questa mossa finale dovesse fallire, sarai costretto a fare un lungo e noioso lavoro di ricostruzione di tutta la tua tribù e ti assicuro che non è una situazione poi così entusiasmante.