Sapere cosa vogliono dire aiuta anche a capire di che si tratta: ecco perché conviene passare in rassegna le più utilizzate nei diversi settori.
Acronimi e sigle in ambito informatico
L’ambito informatico è con tutta probabilità uno di quelli più ricchi di acronimi e di sigle, spesso in lingua inglese e dunque valide a livello internazionale. Quali sono gli acronimi più importanti da conoscere? Se si resta nell’ambito dell’informatica pura, dunque dei computer e dei loro componenti, troviamo CPU che sta per “Central Processing Unit” e GPU, ovvero “Graphics Processing Unit”, che indicano rispettivamente il processore e la scheda video. Non mancano altre sigle molto diffuse come RAM (Random Access Memory), la quale altro non è che la memoria su cui vengono caricati tutti i dati, e ROM (Read Only Memory), ovvero una memoria a sola scrittura dove per esempio viene ospitato il sistema operativo degli smartphone.
Rimanendo in ambito mobile, c’è poi OLED, ovvero “Organic Light Emitting Diode”, una tecnologia che permette a ogni singolo pixel dello schermo di emettere luce. Spesso troviamo anche la sigla HDR (High Dynamic Range), una tecnologia in grado di migliorare la qualità delle fotografie digitali, facendo sì che l’immagine non sia mai sottoesposta o sovraesposta. Infine, oggi si fa un largo uso dell’NFC, “Near Field Communications”, un protocollo di comunicazione senza fili tra due dispositivi compatibili che permette ad esempio di usare lo smartphone come se fosse un bancomat.
Acronimi e sigle dell’energia e del gas
Anche qui non mancano le sigle, che però valgono esclusivamente nel nostro paese. Per prima cosa troviamo POD (Point of Delivery) e PDR (Punto di Riconsegna), due codici alfanumerici di 14 caratteri che identificano il punto fisico in cui l’energia elettrica e il gas vengono consegnati al cliente finale e non cambiano mai. Quali sono le differenze tra i due? Il primo fa riferimento alla luce elettrica, mentre il PDR al gas. C’è poi il PUN, ovvero il Prezzo Unico Nazionale, che viene calcolato di mese in mese e reso pubblico dal Gestore del Mercato Elettrico (GME), società interamente controllata dal Ministero dell’Economia. Per capire meglio cos’è il PUN energia e come viene calcolato si possono leggere approfondimenti dedicati all’argomento. Infine, ecco il PFOR che rappresenta un indice dei prezzi del Gas Naturale ed è stabilito dall’ARERA, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, sulla base delle quotazioni del TTF (il Title Transfer Facility), un mercato virtuale europeo dove viene scambiato gas naturale. Di conseguenza, PUN e PFOR subiscono modifiche continue a seconda dell’andamento del mercato.
Acronimi e sigle in ambito bancario
Anche il settore bancario è ricco di acronimi e di sigle, alle volte molto complessi, dato che richiedono una certa competenza in materia. Si fa ad esempio riferimento a grandi classici come IBAN, ovvero “International Bank Account Number”, che indica il riferimento bancario di ogni singolo account ed è ovviamente univoco. Poi troviamo la sigla SEPA che sta per “Single Euro Payments Area” e fa riferimento all’area all’interno della quale è possibile effettuare i bonifici. Altri codici da sottolineare sono i due utilizzati per identificare in maniera univoca un bonifico: il CRO, “Codice di Riferimento Operazione”, e il TRN, “Transaction Reference Number”. Molto importante è poi il BIC, “Bank Identifier Code”, il codice personale assegnato a ogni correntista dalla SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), ovvero la società addetta al controllo dei trasferimenti internazionali.
Acronimi e sigle nel mondo delle assicurazioni
Nel settore delle assicurazioni si trovano centinaia di sigle e di termini particolari, alcuni dei quali sono entrati a far parte del linguaggio comune (come nel caso di broker). Se restiamo nel campo degli acronimi, limitandoci a questi ultimi, ce ne sono alcuni molto diffusi che meritano di essere approfonditi. Basti ad esempio citare la sigla RCA, Responsabilità Civile Auto, che fa riferimento alle assicurazioni auto, insieme alla sigla CAI (Constatazione Amichevole di Incidente) e CU (Classe di conversione Universale).
È sempre importante conoscere gli acronimi ma ne esistono davvero tanti: ognuno dei settori accennati oggi include infatti centinaia di sigle particolari, alcune delle quali note praticamente soltanto agli addetti ai lavori. Tuttavia, non fa mai male essere informati sul significato delle sigle di uso più comune.