Sono passati diversi mesi dal lancio di Xbox Series X/S, avvenuto il 10 novembre 2020. Innanzitutto vorrei specificare che questa panoramica sarà molto personale, con opinioni e sensazioni che potrebbero differire dalle tue. Partiamo con quella “piccola” sensazione di amarezza, per quello che poteva essere e doveva, il miglior lancio di sempre.
Da appassionato della saga di Master Chief, il poterlo vedere su piattaforme next gen, con un capitolo così ambizioso come quello di Halo Infinite, risultava davvero accattivante. Sappiamo però tutti, senza troppi giri di parole, come sia andato effettivamente il lancio di Xbox Series X/S, privato del suo più grande tassello.
Nonostante l’intoppo, il successo della nuova generazione targata Microsoft è indiscutibile. Il colosso di Redmond ha scelto però di non voler fornire con precisione i dati, optando per un sistema più discreto che comunque ci ha fatto assaporare il cambio di rotta, soprattutto se paragonato con il disastroso lancio di Xbox One.
Forse per la prima volta, dopo la splendida e miglior generazione verde crociata, che ha portato alla luce Xbox 360, le sensazioni di una visione futura coesa, un progetto valido, hanno riportato alla memoria quel periodo glorioso. In testa a tutte le idee, quella sperimentazione o meglio, la splendida trovata del servizio in abbonamento, l’Xbox Game Pass.
Microsoft ha quindi deciso con questa introduzione di volersi distaccare dalle acerrime rivali, sostenendo un progetto tutto suo e che andasse controcorrente. Ricordo ancora le voci della non sostenibilità, il rischio di cadere, la diffidenza di buona parte della community, mentre ci troviamo qui a maggio 2021 con tutt’altre sensazioni.
Xbox Series X/S: i pro dei primi mesi
Prima di concentrarmi sui pro, so benissimo che lo stato attuale e quello dello scorso anno, sono figli della situazione mondiale legata alla pandemia covid-19, che non deve però risultare come mera giustificazione, anche se il non considerarla sarebbe alquanto discutibile. Per prima cosa, vorrei sottolineare, alcune feature fondamentali di Xbox Series X/S che sono riuscite a strappare più di un piccolo sorriso.
Il Quick Resume, mi ha davvero lasciato a bocca aperta. La nuova funzione che permette di mettere in pausa e di riprendere nel punto esatto il gioco utilizzato, tranne nel caso dei videogiochi online, anche dopo lo spegnimento della console protratto per diversi giorni, è stato sbalorditivo.
Come non dedicare poi, anche un piccolo spazio, alla tecnologia FPS Boost, in voga negli ultimi mesi. La nuova trovata, garantisce un miglioramento sostanziale del frame rate di alcuni giochi, duplicando o triplicando in alcuni casi il numero degli fps. Partiti con un piccolo catalogo, forse usato come sperimentazione, siamo giunti ad una folta schiera di campioni, che promette di ingrandirsi sempre di più nel corso dei mesi.
Altro tassello fondamentale, riguarda gli studi first party. Con l’ultimo e tanto discusso acquisto, di tutti gli studi sotto l’etichetta Zenimax Media, Xbox può contare su 23 studi di sviluppo interni. Sia le nuove, che le storiche compagnie legate al brand, sono da diversi mesi al lavoro su nuove ip, che promettono, almeno si spera, varietà e qualità lato esclusive, un punto fondamentale troppo sottovalutato nella scorsa generazione.
Xbox Series X/S: cosa non ha funzionato?
Il discorso si lega indissolubilmente agli studi trattati in precedenza. Se da un lato non si era mai vista una così prolifica schiera di software house interne, non si può certamente non notare, dall’altro come uno dei più grossi difetti, la mancanza di esclusive o progetti dall’alto valore. Senza entrare nei meriti della console war, inutile e controproducente, la diretta rivale PlayStation 5, continua a macinare prodotti esclusivi di grande valore.
Da Returnal, passando per l’imminente lancio di Ratchet and Clank, Sony non sembra volersi fermare, continuando a suon di esclusive, la ricca generazione passata chiusa con il divoratore di premi The Last of Us Part 2.
Il 28 gennaio abbiamo provato con mano l’unico prodotto next gen di Microsoft, il discusso The Medium. L’ottimo progetto confezionato dai talentuosi sviluppatori di Bloober Team, ha convinto a metà. Prima di qualsiasi giudizio, bisognerebbe però considerare la sua natura di doppia A, lontana seppur gradevole, dall’esperienza di nuova generazione che tutti si aspettavano.
Un piccolo intermezzo, sarà dedicato al controller di Xbox Series X/S. Sotto alcuni aspetti modificato, ma forse timoroso di sperimentare. Le novità, sia chiaro, ci sono e non mancano piccole accortezze che lo rendono ancora più valido del precedente.
Xbox Series X/S: giudizi finali
In conclusione si tratta di due ottime console, concepite in divenire. La mancanza, condivisa con PlayStation 5, di una grossa community, causata dalla difficoltà di produrre console, di certo non aiuta. Rimane evidente come il giudizio debba essere rimandato, al vero inizio della nuova generazione. I progetti e le aspettative sono molto alte e noi non vediamo l’ora di poterli vedere in azione. Sarà Halo Infinite a sancire la nascita di questa nuova era, come già era stato preventivato l’anno scorso?