Pare che Yoko Taro, visionario creatore di NieR: Automata e NieR Replicant, negli ultimi giorni si stia divertendo a cacciare mostri su Monster Hunter Rise. Giocando al titolo Capcom, il designer giapponese ha condiviso tramite un tweet alcune “idee” che gli sono venute in mente per migliorare la storia del gioco.
モンハンライズの村クエ途中までプレイして、妄想した物語。 https://t.co/q9QesVGIfZ
— yokotaro (@yokotaro) May 9, 2021
Yoko Taro, Monster Hunter Rise non è mica NieR!
Il tweet è in giapponese, ma lo youtuber Gaijinhunter ne ha effettuato una traduzione amatoriale. Ecco qui riportate le proposte di Yoko Taro:
“Giocando Monster Hunter Rise, ecco un’idea per la storia che mi è venuta in mente
- Dopo il tutorial, c’è un attacco da parte dei mostri ed il vecchio uomo muscoloso si sacrifica per salvare tutti. Per l’esattezza, muore a causa di un errore commesso dal giocatore.
- Un personaggio a scelta tra la ragazza dei dango e il ragazzino della buddy plaza muore. Quello tra i due che sopravvive cede all’oscurità e dà fuoco al villaggio Kamura. A questo punto viene rimosso il chorus dalla musica di background della buddy plaza.
- Quando arriva il boss finale, non lo si può danneggiare in alcun modo. Si può però sacrificare una delle gemelle per creare un’arma capace di danneggiarlo. Tocca al giocatore scegliere chi tra le due ragazze deve essere sacrificata. Dopo aver creato l’arma, la parte cantata della musica del villaggio viene rimossa.
- Man mano che i personaggi principali muoiono, questi vengono sostituiti dai generici NPC del negozio che, intuendo il pericolo che il giocatore rappresenta per il villaggio, cominciano a limitare gli oggetti e le armi disponibili per l’acquisto, rendendo il gioco più difficile.
- In una quest particolarmente ardua, il mostro da cacciare è in grado di parlare. Comunica al giocatore il “vero significato” che si cela dietro i mostri ed il villaggio Kamura e veniamo a sapere il motivo per cui il nostro cacciatore ha una voce in questo capitolo della serie.
- Dopo aver completato tutte le quest del villaggio, questi è ormai devastato. Si può solo giocare al multiplayer online. Ai giocatori, che ormai hanno perso tutto, non resta altro che andare a caccia di mostri in questo mondo freddo e deserto. (Appare il titolo del gioco)”
Insomma, pare che Yoko Taro finisca per metterci del suo anche quando gioca a titoli completamente diversi da quelli che crea lui. Se è stato in grado di pensare a tutto ciò con Monster Hunter Rise, cosa sarebbe in grado di congegnare con altre IP tra le mani?