Base One è un simulatore di stazione spaziale, a metà tra gioco di ruolo e sopravvivenza, sviluppato da Pixfroze e pubblicato da Blowfish Studios per PC, disponibile dall’11 maggio scorso su Steam.
Un gioco, due modalità
Base One può essere giocato in due modalità: Campagna e Custom. La prima consiste in un tutorial diviso in 4 episodi (il quarto è un DLC) in cui il giocatore agisce seguendo le linee guida della trama e degli obiettivi da completare. La modalità Custom permette di costruire una stazione spaziale in piena libertà, senza una “strada” prestabilita dalle missioni o dalla trama di gioco. In questa modalità si può scegliere il livello di difficoltà (facile, medio, difficile) e si dovrà portare a termine missioni gestendo eventi casuali: anche piccoli errori nella gestione delle risorse possono portare non pochi problemi agli astronauti. L’abilità di organizzazione del giocatore è messa alla prova, e sarà fondamentale per la sopravvivenza del gruppo di sopravvissuti.
La trama del gioco firmato Blowfish Studios
In Base One lo spunto narrativo della modalità campagna “giustifica” il gioco e lo rende stimolante. La storia è introdotta da un video, con una voce narrante poco espressiva e a tratti robotica. La narrazione del gioco per Steam inizia con un flashback, che porta il giocatore 14 anni prima degli eventi del gioco: la terra fu minacciata da un wormhole che inghiottiva qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, rompendo l’equilibrio spazio-temporale. La luna iniziò a disgregarsi, fluttuando verso il portale. Una serie di cataclismi colpì la Terra: terremoti, eruzioni e innalzamento delle maree. Gli scienziati più prestigiosi iniziarono a condurre studi e ricerche per scoprire cosa nascondesse il portale. Nel tempo, si accorsero che esso conduceva verso una nuova galassia da colonizzare, ai confini dell’universo. Decidono quindi di costruire un’astronave per una spedizione esplorativa. Il tutto viene spiegato da un video introduttivo, con una voce narrante poco espressiva e a tratti robotica.
Il gameplay del titolo per Steam
Il gameplay di Base One ruota attorno alla costruzione modulare della stazione spaziale: questa fase è lenta e noiosa nella modalità campagna in quanto la creazione dei moduli è vincolata ai task proposti, da completare uno ad uno. Al contrario, la modalità custom permette di esplorare in libertà le funzioni disponibili e di creare una stazione spaziale con scelte personali e libere. Via via che la stazione spaziale viene ampliata, entra in gioco la componente di sopravvivenza. Gli attacchi da parte di nemici e collisioni con asteroidi danno ritmo al gameplay di Base One, tenendo alta l’attenzione del giocatore. Inoltre fanno sì che la costruzione della stazione spaziale non sia fine a sé stessa: il giocatore è chiamato a renderla il più resistente possibile. Ossigeno, calore ed energia sono i 3 aspetti da gestire con abilità nel titolo firmato Blowfish Studios, poiché non dovranno mai mancare in nessun modulo della stazione. La batteria dà energia all’unità di supporto vitale, che fornisce calore e ossigeno, fondamentale per la sopravvivenza dell’equipaggio. Quest’ultimo potrà essere ampliato nel corso del gioco con nuovi membri, ognuno con caratteristiche e abilità specifiche. Esse vanno ad arricchire il gameplay, in quanto influiscono sul tipo di lavoro che la persona in questione svolgerà. L’assegnazione dei compiti non dovrà dunque essere casuale, ma ben ponderata e sarà divertente per il giocatore vedere le conseguenze delle proprie scelte.
La componente Grafica
In Base One il comparto grafico è ben curato, fino ai piccoli dettagli: l’equipaggio che indossa la tuta se in un modulo manca ossigeno, i tecnici che lavorano al computer, i pannelli solari che si aprono e chiudono in base alla presenza del sole. Le animazioni targate Blowfish Studios all’interno della stazione sono buone, ma quelle all’esterno della struttura risultano meno fluide. Predominano colori freddi, tipici dello scenario spaziale, che contribuiscono al pieno coinvolgimento del giocatore. Purtroppo il gioco è solo in lingua Inglese: probabilmente chi non ha dimestichezza con la lingua non apprezzerà appieno la componente narrativa e le interazioni con i vari avatar. Nel titolo per Steam la texture dei personaggi, visibili nella sezione Equipaggio è sicuramente migliorabile, ma non toglie nulla all’esperienza di gioco, poiché il focus è la costruzione della stazione spaziale.
Le caratteristiche tecniche
L’interfaccia è essenziale, intuitiva e funzionale e permette di gestire velocemente le risorse. nella schermata di gioco si hanno le icone delle sezioni principali che permettono di accedere alle varie funzioni di gioco tramite il mouse; questo permette anche di gestire la videocamera, ruotando e ingrandendo la visuale. Si possono salvare più partite, grazie agli slot disponibili nella sezione salvataggio, in modo che il giocatore possa portare avanti più modalità di gioco, lasciandogli ampio spazio in cui salvare i propri progressi. Per quanto riguarda il comparto sonoro, sicuramente non aggiunge nulla all’esperienza di gioco: Calma e piatta, non c’è una traccia che si distingue in modo particolare. Il doppiaggio degli avatar è sicuramente da migliorare, poiché le voci risultano molto monotone, senza particolari inflessioni.
Guarda il teaser trailer: