Fitness Boxing 2: Rhythm & Exercise di Imagineer, seguito di Fitness Boxing (2018), anch’esso esclusiva Nintendo Switch, è di recente tornato a far parlare di sé grazie all’impressionante numero di vendite: 700.000 copie, tra fisiche e digitali, sono ora in mano ai giocatori. Questo ottimo risultato è stato raggiunto nel giro di poco più di cinque mesi.
Nintendo e il movimento, un legame indissolubile
Nintendo è famosa per avere numerose particolarità, compresa, a quel che sembra, la passione per lo sviluppo di videogiochi la cui fruizione implica movimento, tanto da creare una console per utilizzare la quale muoversi diveniva imprescindibile. Stiamo chiaramente parlando di Nintendo Wii, che fece del movimento un vero e proprio chiodo fisso, al punto che nell’ormai lontano 2007 arrivò Wii Fit, un titolo che onde essere fruito richiedeva l’acquisto assieme ad esso di una specifica periferica, la Wii Balance Board.
Titoli del genere sono stati rilasciati praticamente ogni anno, tanto per Nintendo Wii quanto per la successiva Nintendo Wii U, fino ad arrivare all’attuale Nintendo Switch, che ha proseguito questa consuetudine non solo con il titolo protagonista di quest’articolo e il suo predecessore (i quali, a onor del vero, sono eredi spirituali della serie Shape Boxing, arrivata in Europa come parte della più ampia serie My Coach, scaglionata su varie console di Nintendo), ma anche tenendosi strette serie come Just Dance, la quale, pur non essendo esclusiva Nintendo, ha continuato ad approdare annualmente anche sull’ormai piuttosto datata Nintendo Wii fino al 2020.
Questo breve excursus sul connubio tra movimento e videogiochi vuole instillare nei detrattori del mondo videoludico una piccola ma significativa perplessità riassumibile nel seguente quesito: ‘sarà vero che i gamer sono tutti dei pelandroni?‘ Dato il successo di titoli come Fitness Boxing 2: Rhythm & Exercise, personalmente avrei i miei riveriti dubbi.