LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories è un titolo davvero particolare che nasconde al primo sguardo quasi tutto quello che ha da offrire, lasciandosi scoprire lentamente, sorprendendo e con la capacità di emozionare.
Sviluppato da Rocketship Park, LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories si presenta come da titolo; un puzzle game nel quale è stato messo davvero tanto amore, alimentato da una narrativa straordinaria che tratta al suo interno un argomento molto complicato, ovvero le relazioni fra esseri umani. Tanto è fatta bene la parte narrativa che ci si potrebbe dimenticare del fatto che LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories è anche un ottimo puzzle game che ci terrà impegnati con diversi enigmi per poter avanzare nel gioco.
Il gioco ci metterà di fronte ad un palazzo condominiale, diviso a metà da una linea bianca verticale: da una parte ci farà visualizzare il passato dell’edificio e dall’altra il presente, meccanica che influenza anche gli inquilini che vi dimorano, con le versioni più giovani o più anziane di loro stessi. Questa è la caratteristica principale sulla quale ruota tutto il gameplay di LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories.
Proprio la parola “ruota” sarà l’altra componente del gameplay, infatti, grazie all’ausilio dei tasti dorsali, potremo far ruotare i diversi piani del condominio comprensivi della terrazza, per vedere come le diverse abitazioni ed inquilini cambiano dal passato al presente; il bambino che guardava la tv nel passato è diventato un adulto e abita con la propria famiglia al piano superiore, un uomo che vive da solo nel presente, in passato abitava con sua moglie e suo figlio, così come l’artista del piano terra, piena di dipinti nella sua stanza nel passato, adesso si ritrova senza vena artistica. Come sarà accaduto tutto ciò? Quali storie si nascondono dietro ogni persona? Come hanno fatto queste relazioni a svilupparsi in questo modo? LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories è proprio questo e anche molto di più.
Potremo anche ispezionare l’interno delle abitazioni avvicinando la visuale e interagire con gli abitanti e alcuni degli oggetti presenti; spesso gli enigmi richiederanno proprio l’interazione con oggetti e persone per poter essere risolti. Ci vorrà un po’ per prendere la mano con le meccaniche di LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories ma ne varrà la pena.
Ad inizio partita ci verrà consegnato un album fotografico che conterrà in ogni sua pagina alcune foto etichettate con passato o presente, raffiguranti determinati individui ed eventi. Per ognuna di queste foto dovremo trovate la controparte passata o presente, ruotando ed ispezionando l’edificio ed i suoi abitanti, interagire con essi e gli oggetti presenti per cercare di risolvere gli enigmi e, una volta trovate tutte le nuove foto, vedremo il racconto della storia che rappresentano.
Un esempio di enigma che potremo trovare in LOVE è quello della prima pagina dell’album fotografico, il quale ci richiede ad un certo punto, di far arrivare un inquilino in cima all’edificio con un vaso, quindi dovremo prima trovare il soggetto nel presente o nel passato, interagire con lui per farlo avvicinare alla finestra e allineare le scale antincendio dell’edificio per fargli raggiungere la terrazza; questo è solo il livello base degli enigmi di LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories, che in più occasioni ci metterà di fronte a meccaniche totalmente diverse per risolvere gli enigmi facendoci spremere a fondo le meningi. Senza neanche accorgercene, ci ritroveremo totalmente rapiti da questo titolo e posso garantire che non sarà solo per gli enigmi.
LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories: storie di normali eventi straordinari
Quello che veramente funge da collante per tutti gli elementi di LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories è senza ombra di dubbio lo storytelling. Rimarrai subito coinvolto nelle vite dei personaggi senza neanche rendertene conto, anche perché tutte le storie sono incentrate sulle relazioni umane e soprattutto sull’amore. Questo risulta essere ancora più strabiliante se si pensa che LOVE riesce a fare tutto questo senza nemmeno una linea di dialogo fra i personaggi ma solamente osservando le foto presenti nell’album e i vari personaggi. Qui di seguito racconto il primo enigma che il gioco ci presenta, il quale potrebbe essere considerato da qualcuno come un lievissimo spoiler, quindi se non vuoi sapere altro vai direttamente alla fine del paragrafo, per chi invece continua a leggere, cosa che consiglio per capire cosa il titolo può offrire, procedo con il racconto.
Il primo enigma ci mostra una foto del passato che ritrae una giovane coppia abbracciata sulla terrazza del condominio, che sembra essere davvero felice. A questo punto il gioco ci chiede di trovare la foto corrispettiva nel presente e la ricerca non risulterà troppo difficile, essendo questo anche una specie di tutorial. L’ormai ex giovane, divenuto un anziano, si trova al piano terra, con in braccio un vaso e interagendo con lui, capiremo di doverlo portare nel luogo della foto passata, il terrazzo. Ruotando i vari piani del palazzo apriremo la strada all’uomo che, una volta arrivato sulla terrazza, abbraccerà il vaso e avremo completato l’enigma. Conseguentemente il gioco ci mostrerà la sequenza delle foto, dal passato al presente ed è lì che un senso di tristezza mista a felicità mi si è presentato sullo stomaco: il vaso altro non era che l’urna cineraria con le ceneri della sua amata, e nel giorno del loro anniversario, lui aveva ripercorso i passi di quello che probabilmente era stato un loro momento molto felice o il loro primo appuntamento.
Questa è soltanto il tutorial di LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories, un titolo che già è riuscito a colpire (e in un certo qual modo affondare) il giocatore anche perché probabilmente ognuno di noi ha vissuto qualcuna delle storie raccontate da questi sconosciuti diventati stranamente familiari.
Il gioco però non è esente da pecche e l’aspetto minimalista della grafica ne rappresenta quello più pesante: i volti dei personaggi nell’edificio spesso non fanno trapelare i loro stati d’animo come nelle foto, e alcuni oggetti non sono ben definiti rendendo spesso difficile individuarli per interagire con loro.
Le musiche non sono di certo dei motivi memorabili ma accompagnano perfettamente il gioco con il loro sound nostalgico che contribuisce ancor di più a far entrare il giocatore in questa scatola d’amore.
Il titolo è inoltre anche abbastanza corto ma non mi sento di definirlo come un difetto anche perché con le sue meccaniche e soprattutto storie, LOVE – A Puzzle Box Filled with Stories rimarrà impresso nella memoria per molto tempo.