Negli ultimi anni ormai il mondo videoludico si è riempito di titoli a tema zombie, li abbiamo visti in tutte le salse e tra alti e bassi ormai l’utenza si era quasi stancata di un genere che sembrava non potesse più offrire niente di nuovo. Questo almeno fino all’arrivo di Mayhem in Single Valley, il progetto targato tinyBuild riesce a sorprendere sotto diversi punti di vista ma sfortunatamente si porta dietro dei difetti che vanno a minare un’esperienza che altrimenti sarebbe potuta essere di alto livello.
Mayhem in Single Valley non è il solito gioco sugli zombie
Come detto in precedenza il mercato videoludico è ormai saturo di titoli che vedono protagonisti i non-morti, ormai troppo simili tra loro e che ripropongono gli stessi cliché visti e rivisti. Il team di sviluppo statunitense ha però voluto superare i propri limiti, prendere un’idea a prima vista poco originale e rivoluzionarla creando un gioco divertente e che nonostante il genere, riesce a stupire in varie circostanze.
A livello narrativo Mayhem in Single Valley scorre liscio come l’olio, senza prendersi troppo sul serio il titolo propone un umorismo semplice ed efficace che riesce a strappare ben più di un sorriso. Nel corso della nostra avventura vestiremo i panni di Jack, un ragazzo appassionato d’arte che nel tempo libero si diverte a combinare disastri nel vicinato. Tra una macchina rigata e una bella natura morta, le giornate scorrono serene fino a quando una misteriosa figura inquinando le acque va a generare un’apocalisse di non-morti di cui il nostro protagonista viene incolpato.
Da quel momento in poi il nostro obbiettivo sarà quello di riuscire ad ogni costo a provare la nostra innocenza e di poter finalmente partire alla volta della grande città per frequentare l’università dei nostri sogni, possibilmente non lasciandoci alle spalle una scia di morti causata da un branco di scoiattoli radioattivi.
Come detto prima il titolo è davvero divertente, merito del bizzarro mondo di gioco e di un cast di personaggi davvero caratteristici che ci accompagneranno nella nostra avventura. I dialoghi non si protraggono troppo a lungo e ci danno le giuste informazioni strappandoci più di una volta un sorriso.
Giochi di luce in un mondo di pixel
Il comparto grafico di Mayhem in Single Valley è davvero ben realizzato, non fa sicuramente gridare al capolavoro ma riesce a creare delle atmosfere davvero particolari. Il connubio tra una grafica molto retrò e una gestione di luci e ombre davvero ben realizzata si uniscono alla perfezione per creare un’esperienza tanto originale quanto godibile.
I modelli dei personaggi sono ben realizzati e diversi tra loro, c’è grande varietà sia per quanto riguarda gli NPC sia per gli ambienti dei gioco e gli interni degli edifici. Non avremo mai la sensazione di ripetitività quando vagheremo per il mondo di Mayhem in Single Valley.
Un comparto sonoro poco incisivo
Se per quanto riguarda il comparto grafico il titolo si comporta molto bene stessa cosa non si può dire della controparte acustica. Non siamo davanti a un disastro ma una colonna sonora più incisiva sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un prodotto a tratti davvero sorprendente.
Una fionda per amica
Per quanto riguarda il gameplay è dove il titolo riesce a dare il meglio e il peggio di sé, se da un lato vediamo un mondo di gioco estremamente interattivo pieno di oggetti da usare e segreti da scoprire, dall’altro vediamo una pecca che rende l’esplorazione davvero tediosa in certi punti.
Mayhem in Single Valley è un titolo dove la natura ha ormai preso il sopravvento, noi dovremo fare del nostro meglio per sopravvivere in un mondo inospitale e che senza troppi giri di parole cercherà di ucciderci in ogni occasione. Per superare le situazioni più spinose avremo la possibilità di usare degli approcci differenti, non sarà sempre necessario l’uso della violenza, anzi spesso l’astuzia sarà la nostra arma più potente.
Ogni oggetto presente all’interno di Mayhem in Single Valley potrà tornarci utile quindi è sempre un bene tenere tutto, l’esplorazione è un elemento fondamentale del gioco in quanto sarà necessario sia per risolvere gli enigmi sparsi per il mondo di gioco sia per scoprire una serie di segreti che ci forniranno potenziamenti e molto altro.
Sempre riguardo l’esplorazione è qui che entra in gioco la pecca più grande del titolo, infatti nonostante la possibilità di potenziare la velocità di movimento rimane comunque troppo bassa e qualsiasi operazione non necessaria all’avanzamento nella trama principale diventa un’attività tediosa. Questo va a minare pesantemente un’esperienza che verte molto attorno all’esplorazione del mondo di gioco e che senza questo problema sarebbe potuta essere ancora più divertente e stimolante.