Hokko Life è un simulatore sociale, più comunemente denominato come life simulator, dove l’amicizia e la collaborazione tra persone regna sovrana. Approderà su Steam in accesso anticipato il 2 giugno dell’anno corrente e, nonostante l’averlo provato in anteprima, non vediamo l’ora di vedere gli aggiornamenti che verranno proposti al lancio.
Hokko Life, ma chi è Hokko? No, non è il protagonista che giocheremo nel gioco; Hokko è il nome della cittadina in cui approderemo una volta scesi dal treno in una stazione in disuso da anni e lì vivremo una vita tranquilla, personalizzando il mondo attorno a noi via via che andremo avanti nella nostra partita. Se non si fosse capito, il gioco è fortemente ispirato ad Animal Crossing per Nintendo Switch.
Infatti, la base di gioco è molto simile e personalmente la trovo un’ottima opportunità per chi non possiede né la console né il gioco appena nominati, ma li desidera fortemente. Andiamo più nel dettaglio!
Sviluppato da Wonderscope e Team17, creato con Unity
Hokko Life è un gioco dove non è presente, almeno al momento, una funzione multiplayer. Sarai solo tu e il mondo che ti creerai, e basta. La grafica del gioco è molto rilassante, adatta a un titolo dove la tranquillità regna sovrana. Anche le sfumature create dalla luce in mezzo all’oscurità hanno note tranquille. Peccato per la costante impressione che, inizialmente, Hokko Life fosse stato progettato più per console, o smartphone, che per PC.
I modelli non stonano e, a parte qualche compenetrazione qua e là abbastanza irrilevante e di poco peso, fila abbastanza liscio come l’olio. Almeno all’interno della partita, in quanto nel menù possiamo vedere qualche bug abbastanza importante e che probabilmente verrà aggiustato una volta rilasciato Hokko Life ufficialmente. Ovviamente è pur sempre in Early Access.
Il bug di cui parliamo riguarda le lingue; Hokko Life possiede diversi idiomi tra i più comuni (come l’inglese, il tedesco e la nostra lingua madre). Andando a cambiare la lingua base, in questo caso l’inglese, tutte le scritte scompaiono lasciando una schermata del menù spoglia e, al tempo stesso, colorata. Non ha causato un vero e proprio problema, in quanto le opzioni sono molto lineari ed è semplice ricordare la posizione di ciò che dobbiamo cliccare, ma ha fatto storcere appena appena il naso. Tutto ciò dopo un avvio di gioco abbastanza lento e lungo.
Possiamo creare un avatar identico a noi oppure possiamo optare per qualcosa di più strambo, più simile a un Simpson
In Hokko Life la personalizzazione sembra proprio essere alla base di ogni minima cosa, anche per il colore della propria persona. Non si sceglierà il sesso del nostro avatar, ma avremo modo di toccare con mano il colore della sua persona con un set di tinte preimpostate oppure andando a giocare con il mixer di cromie.
Giocando un po’ con i livelli, si è in grado di ricreare un avatar simile a un Simpson oppure a un Puffo. Oltre a ciò, possiamo decidere il colore dei nostri capelli, degli occhi e il modello di acconciatura che più si addice al nostro personaggio. Fine.
Partiremo così e si potrà andare a metterci mano solo una volta avanzati nel gioco e lo stesso principio vale per ogni cosa: arriveremo, addirittura, a toccare (e modificare) l’arredamento altrui senza problemi, posizionandolo come più ci aggrada. La cittadina di Hokko presenta un “disperato” bisogno di rinnovamento e a dircelo sono proprio Oma, l’elefante rosa, e Moss, la giraffa.
Quando scenderemo dal treno, dopo una lunga camminata, arriveremo al centro cittadino dove incontreremo i due personaggi dentro alla locanda, offrendoci un posto dove dormire. Qua ci verrà insegnato che possiamo interagire con gli oggetti e rispondere alle domande che ci vengono (e ci verranno) poste.
In basso a sinistra ci sarà scritto il giorno e l’orario che man mano andrà avanti facendo passare le giornate. Ovviamente potremmo agire su questo andando a dormire per un paio o sei ore, mandando così avanti il tempo.
Un evento molto simpatico è quando viene chiesto il nome del proprio personaggio; personalmente ho sorriso, in quanto il gioco ha preso direttamente il nome presente nella piattaforma in cui stavo giocando. Ovviamente è possibile cambiarlo in quello che preferiamo, è stato comunque inaspettato.
Per vivere tranquilli bisogna collaborare per guadagnare
La missione principale del posto è quella di vivere serenamente; non puoi pagare? Perfetto, nessun problema! Collabora con tutti per ricevere qualche soldino e vai avanti nella tua vita. Infatti, il giorno dopo aver riposato dal nostro lungo viaggio, inizieremo la nostra vera avventura all’interno di Hokko raccogliendo e costruendo materiali utili alla comunità.
Inizieremo a interagire con gli alberi, con i massi, con tutto ciò che abbiamo attorno per poterlo distruggere o usare. L’obiettivo è quello di poter riutilizzare ogni oggetto che inseriremo nel nostro zaino, riciclandolo al meglio delle proprie possibilità.
Ripuliremo la spiaggia, creeremo un piccolo boschetto, aiuteremo gli animali del posto alla ricerca di cibo; Hokko Life insegna a essere ecologici e amichevoli verso il prossimo, rendendosi non solo un simulatore, ma anche un gioco educativo.
Piccola nota a margine: una volta creato il proprio avatar e iniziata l’avventura, non si potrà tornare indietro o cancellare i salvataggi all’interno di Hokko Life. Per ricominciare è necessario cancellare i salvataggi all’interno di Steam e da qui si potrà notare che la cittadina viene creata, per ogni avventura, in maniera completamente casuale. Proprio come avviene nel negozio di Moss, dove non avremo una lista completa degli oggetti, ma vedremo direttamente esposto ciò che potremo acquistare; parte di loro, ogni volta, cambierà in maniera random.
Hokko Life: carino, ma da migliorare
Non è propriamente un bug, ma più una scelta degli sviluppatori; durante i primi dialoghi e le prime faccende da svolgere, non ci viene detto quali tasti premere per poterci approcciare a ciò che dobbiamo fare. Un esempio è stato l’abbattimento di un albero, dove mi sono trovata completamente spaesata senza sapere cosa toccare. Alla fine ho capito di dover premere il tasto E per usare l’ascia che avevo in mano, ovviamente dopo aver provato quasi tutta la tastiera.
Un po’ come quando ho scoperto che con la lettera F si possono scegliere delle espressioni da far fare al personaggio o che con la lettera C si saluta. Tutte opzioni trovate un po’ a caso durante varie prove.
È stato leggermente frustrante, ma niente di così preoccupante da impedire di giocare il titolo. Al contrario dell’alone sfocato che circonda la visuale quando parliamo con qualcuno. Personalmente ho dovuto distogliere più volte lo sguardo, specialmente quando la visuale non riusciva a inquadrare bene l’animale con cui stavo intrattenendo una conversazione e lo rendeva completamente sfocato.
Inoltre, cambiando la schermata del proprio PC il puntatore del mouse scompare. Questo costringe a chiudere e riaprire il gioco, con la conseguenza che il giorno in cui eravamo passerà, trovandoci a qualche ora più avanti.
Un gioco da provare?
Personalmente? Sì; Hokko Life sarà pure un gioco con qualche scelta di sviluppo un po’ sbagliata o con qualche errore sparso qua e là, ma c’è da dire che è in Accesso Anticipato e ciò vuol dire che avrà pesanti aggiornamenti in futuro. C’è bisogno di vedere in circolazione giochi del genere, dove viene sensibilizzata la cura per l’ambiente, per sé stessi e per gli altri.
Questo mi fa dire: sì, è da provare senza aspettarsi lo stesso livello di Animal Crossing. E se sei interessato, ti invito a guardare la pagina Twitter ufficiale del simulatore per eventuali aggiornamenti lampo.