I titoli targati LEGO sono tanti e vari. L’azienda fondata dal giocattolaio danese Ole Kirk Christiansen nel 1932 ha iniziato la propria avventura videoludica nel 1995 dopo un fallimentare tentativo nel 1991 con il mai pubblicato Linking Leroy. Il primo titolo videoludico con licenza LEGO è stato il gioco educativo LEGO Fun to Build (1995), confinato al solo mercato giapponese e all’altrettanto educativa console SEGA Pico.
Oggi parliamo di LEGO Builder’s Journey (2019), il penultimo esemplare della lunga sequela di titoli LEGO che debuttano periodicamente (con qualche ritardo qui e là) nel mondo videoludico, il quale è stato già seguito dal RPG strategico Lego Legacy: Heroes Unboxed (2020).
LEGO Builder’s Journey aumenta il proprio pubblico
LEGO Builder’s Journey è un coloratissimo puzzle game finora approdato solo su Apple Arcade, il servizio di cloud gaming riservato ai possessori di sistemi iOS e macOS, ma che sta per espandersi anche su PC e Nintendo Switch. Le due nuove versioni del gioco saranno disponibili a partire dal 22 giugno prossimo. Ad occuparsi del porting è lo stesso sviluppatore della versione per iOS e macOS, Light Brick Studio, connazionale di LEGO.
Il puzzle game fa del comparto tecnico il proprio cavallo di battaglia. Supporta infatti il ray tracing, ormai chiodo fisso nella mente dei giocatori dall’occhio più esigente.
Lo scopo del gioco è abbastanza semplice e quasi scontato: costruire strutture utilizzando un certo numero di mattoncini facendo attenzione ad erigerle nella maniera più simmetrica possibile e creare percorsi per permettere ad una pedina (fatta anch’essa di mattoncini) di muoversi da un punto A ad un punto B. Il tutto crea un atmosfera piuttosto rilassante, facendo affiorare nella mente del giocatore ricordi di quando, da solo o in compagnia, creava piccole opere d’arte architettoniche affidandosi unicamente a qualcosa che, con l’avanzare dell’età, viene spesso meno: la fantasia.