È risaputo come i platform siano creati appositamente per fare letteralmente impazzire i giocatori, facendo impiegare ore e ore per superare un livello e Dungeon Escape non si è di certo risparmiato in questo.
Il gioco
Dungeon Escape è un titolo pubblicato dalla casa EastAsiaSoft, sviluppato con Roenko Games, uscito per la prima volta su PC nel 2016, è arrivato quest’anno su Switch. È un platform con una grafica 2D e non ha una storia, quindi è un comune gioco per chi intende passare del tempo senza impegnarsi troppo nel seguire una trama, spesso intricata.
Lo scopo del gioco è semplicissimo, bisogna raggiungere una chiave e andare alla porta di uscita per poter superare il livello, nel mentre bisognerà raccogliere delle monete e schivare gli ostacoli. Ma non è così semplice come sembra: ogni livello, in totale sono 50, è creato con un design che cambia ogni volta che se ne supera uno.
Possiamo considerare il design di Dungeon Escape come una vera e propria trappola con diversi intralci, come punte collocate in alto o in basso o lame circolari rotanti, palle che vengono sputate a ritmo costante o una base di fuoco. Ad ogni ostacolo bisogna fare molta attenzione perché sfiorarne anche solo uno potrebbe portare alla morte e ciò significherebbe ricominciare l’intero livello dall’inizio. Sono presenti anche dei nemici che vagano su alcune piattaforme del livello, questi possono essere annientati solo saltandogli sopra, ma solo nel modo giusto, un solo secondo potrebbe essere fatale perché il rischio è di cadere proprio davanti o dietro a uno di loro, e non sopra.
Un gameplay semplice ma a tratti frustrante
I livelli spaziano da alcuni più fattibili e semplici ad altri che ti tortureranno per ore, ci sono da compiere salti più facili e altri che richiedono più impegno, ma che possono essere eseguiti grazie all’opportunità di poter eseguire il doppio salto. Tuttavia, in Dungeon Escape, non importa quanto tu sia bravo con gli analogici, ciò che realmente conta è il tempismo, anche eseguire un doppio salto con un millesimo di secondo di ritardo o di anticipo potrebbe far mancare l’obiettivo del salto, o nei casi peggiori, portare alla morte.
La grafica di Dungeon Escape è semplice e pulita, al contempo basica ma anche retrò, ogni livello è personalizzato ma sostanzialmente ha sempre lo stesso aspetto. A cambiare sono gli ostacoli che sono più o meno numerosi e non sono tutti presenti in uno stesso livello, questo cambia in base alla difficoltà; ma a cambiare è anche il colore dello sfondo, a partire dal blu fino ad arrivare al rosso, questo dimostra che non c’è monotonia nel gioco, ma che in qualche modo si è cercato di non annoiare il giocatore.
Sorprendente è come Dungeon Escape, nonostante risulti essere un classico platform senza la pretesa di portare grandi cambiamenti nel genere, riesca a farti sentire un senso di sicurezza nel compiere un salto, anche se poi subito dopo, senza rendertene conto, sei morto. La cosa positiva è che non ci sono penalità per il tempo impiegato nel superare un ostacolo o nel superare un livello e questo dimostra ancora una volta il livello base del gioco.
Suggerimenti per superare i livelli
Un suggerimento che potrà aiutare i giocatori di Dungeon Escape e che potrebbe garantire la riuscita del livello è quello di mantenere la calma e cercare di comprendere il ritmo in cui ruotano gli ostacoli, soprattutto nei livelli più difficili. È altrettanto importante la prospettiva dello schermo fisso, grazie alla quale cercare di preparare il percorso da seguire per arrivare alla porta di uscita. La precisione dovrà essere la tua più grande alleata.
Dungeon Escape presenta anche una colonna sonora in stile anni ’80 che riprende la grafica del gioco stesso, ma questa non ti aiuterà a mantenere un andamento costante, d’altro canto potrebbe essere un modo per mantenere la concentrazione. Non seguire l’andamento degli ostacoli per colpa della musica e saltare troppo in fretta potrebbe portare a ricominciare il livello, quindi aspettare l’attimo giusto è fondamentale.
Le aggiunte che mi sarebbe piaciuto avere in Dungeon Escape
In alcuni livelli di Dungeon Escape sarebbe stato utile trovare un muro a cui arrampicarsi o riuscire a sbloccare dei potenziamenti per il personaggio, o meglio identificato come un quadrato giallo con occhi e bocca. Ma forse è proprio la sua semplicità a dare la possibilità di concentrarsi prima di compiere ogni singolo salto e di avere sempre ben fisso l’obiettivo.
In Dungeon Escape si muore talmente tante volte che risulta spesso frustante non passare il livello, dopo un po’ di tempo, a volta anche dopo un’ora, per questo un’aggiunta gradita sarebbe quella di permettere al giocatore di avere anche solo un’unica vita a disposizione, solo per rendere il tutto meno avvilente e magari morire una volta di meno.
In una parte dello schermo sarebbe anche carino avere il conteggio delle morti, che per alcuni livelli sarebbero sicuramente di più rispetto al punteggio ricevuto quando si prende una singola moneta. E nonostante le morti che ti attendono in Dungeon Escape siano tantissime, la voglia è sempre quella di scoprire come sarà il livello successivo, quindi se ti senti avvilito, fai un respiro profondo, concentrati e ricomincia.