Mentre le notizie sulla seconda parte di Final Fantasy VII Remake fanno ben sperare per quanto riguarda il futuro dell’intero progetto, l’uscita del DLC chiamato INTERmission ci ha ricordato quanto Nomura ami l’idea di fare cose che a nessuno verrebbero in mente.
Con i suoi due nuovi capitoli costruiti intorno alla figura di Yuffie Kisaragi, uno dei personaggi che nell’opera originale risultavano opzionali a tutti gli effetti, il contenuto aggiuntivo, già disponibile per chiunque abbia una PlayStation 5, aggiunge diverse ore di gioco all’esperienza che va ad ampliare.
Nello specifico, tenendo conto di ogni attività secondaria che il DLC porta con sé, ti parlo di circa sette ore di gioco per completarlo da cima a fondo; ma in cosa constano tali extra che vanno oltre la trama di Final Fantasy VII Remake?
- Una nuova versione del minigioco Whack-A-Box, lo stesso che richiedeva a Cloud di distruggere un gran numero di casse entro il tempo limite.
- Una nuova battaglia VR fornita dal giovane Chadley, il ricercatore sempre attento allo studio delle Materie.
- Nuove sfide all’interno del simulatore di battaglie che si trova nel pub della Torre Shinra.
Fort Condor e la modalità Difficile
Oltre a fornire le attività di cui sopra, l’episodio INTERmission di Final Fantasy VII Remake punterà al cuore dei più nostalgici, introducendo un mini-gioco strutturato che arricchirà il primo dei suoi 2 capitoli. Fort Condor, questo il nome del passatempo, è una sorta di sfida strategica simile al celebre Clash Royale ove lo scopo è di abbattere torri evocando orde di mostri.
Se poi volessi massimizzare le ore di gioco in questione, mettendoti alla prova giocando in un ulteriore grado di sfida, potresti scegliere di riaffrontare INTERmission a modalità Difficile proprio come era possibile fare con Final Fantasy VII Remake. In quel caso, oltre a poter collezionare i nuovi trofei introdotti per l’occasione, potrai esserti tenuto occupato per almeno 10 o 12 ore.