Come tutti ben sanno il mondo dei titoli indie è molto misterioso, tana di perle uniche nel suo genere ma anche territorio di titoli ripetitivi e realizzati in modo a dir poco scadente. Non avendo alcun limite imposto dalle tendenze di mercato, i produttori indipendenti grazie alla loro libertà d’azione possono sperimentare e creare prodotti davvero interessanti anche senza budget stratosferici.
Questo è il caso di Merchant of the Skies che fa della semplicità la sua arma di forza e senza esagerare diverte rilassa e incuriosisce, non esente da sbavature ma che non vanno ad inficiare in modo pesante l’esperienza di gioco.
A molte persone questo nome potrebbe suonare familiare, di fatto il progetto targato Coldwild Games è uscito originariamente su PC il 17 aprile 2020 per poi spostarsi su console dopo qualche mese e concludere la sua attraversata con la versione PlayStation 5 il 7 giugno 2021. Durante questo anno abbondante di permanenza nel mercato videoludico il titolo ha riscosso un buon successo, la premessa semplice e una progressione totalmente dettata dai desideri del giocatore hanno convinto il pubblico.
Merchant of the Skies, la storia di un capitano
All’interno di Merchant of the Skies vestiremo i panni di un capitano alla guida di una nave volante adibita al commercio. Ambientato in un mondo dove regna la pace e dove il nostro maggiore problema sarà la banca, l’avventura ci guida dai nostri esordi da mercante fino al raggiungimento del successo. La narrativa non è uno dei fondamenti del gioco, che al contrario si basa più sulla libertà d’azione e sull’esplorazione, tuttavia il giocatore avrà la possibilità di seguire una breve campagna completabile in meno di 10 ore anche proseguendo con una certa tranquillità.
I dialoghi proseguono in modo scorrevole, anche se quasi sempre saranno a senso unico in quanto il nostro amato protagonista non possiede una grandissima personalità. A colorare il mondo di Merchant of the Skies ci sarà un cast di personaggi molto variegato con alcune figure decisamente fuori dagli schemi. Per esempio durante i nostri viaggi ci capiterà spesso di incontrare Octo MC, un polpo gigante con la passione dell’hip-hop.
Il mondo di gioco è pieno di queste creature bizzarre e interessantissime che si amalgamano alla perfezione con l’atmosfera che il team di sviluppo ha voluto donare al proprio titolo.
Un comparto grafico gradevolissimo
Sia a livello stilistico che come resa grafica Merchant of the Skies è un vero gioiellino, non stiamo parlando di un capolavoro ma il team ha fatto davvero un bel lavoro. Vediamo infatti modelli sempre molto diversi tra loro e ispiratissimi per quanto riguarda alcune isole e le creature che incontreremo sparse per il mondo di gioco. Altri ambienti, soprattutto gli avamposti commerciali, saranno più ripetitivi ma niente di preoccupante e il continuo girare da un punto d’interesse all’altro aiuta a ridurre la sensazione di ridondanza.
Suoni di un’epoca perduta
Il comparto sonoro di Merchant of the Skies è di buon livello anche se piuttosto semplice, le musiche sono orecchiabili e non stancano tuttavia non sono memorabili e vengono dimenticate in fretta. I suoni di gioco invece sono molto arcade e risultano simpatici. Tutto sommato non ci sono gravi problemi anche se una colonna sonora più incisiva avrebbe sicuramente aiutato il gioco a fare il salto di qualità.
Il momento di fare affari
Per quanto riguarda il gameplay nonostante una premessa semplice, Merchant of the Skies si rivela molto stratificato e va a unire brillantemente una serie di generi adoperando a suo favore solo alcune meccaniche di ciascuno.
Sicuramente la parte più importante sarà quella di management e commercio in quanto come detto in precedenza saremo dei mercanti che cercano fortuna il lungo e in largo. La cosa affascinante è la libertà che ci fornisce il gioco nel gestire gli affari. Infatti saremo noi a decidere le tratte commerciali che ci risultano più vantaggiose o che tipo di commercio vorremo effettuare, se specializzarci su una certa risorsa o se ampliare i nostri orizzonti e cercare di monopolizzare il mercato.
I prezzi dei vari prodotti varieranno da isola a isola quindi sarà importante comparare le varie proposte e scegliere quelle più vantaggiose, valutando anche la distanza visto che il carburante non è infinito e fare rifornimento costerà dei soldi. Le possibilità sono tante e starà al giocatore scegliere come affrontare il gioco.
Un grande importanza verrà data anche alla gestione del denaro in quanto come detto prima viaggiare avrà un costo, così come gli stipendi della ciurma e tanto altro. Al contrario di altri titoli finire tutti i soldi a nostra disposizione avrà delle conseguenze, una volta arrivati a zero monete riceveremo un avviso dalla banca che ci fornirà un prestito d’emergenza da ripagare quanto prima. Nel caso finissimo di nuovo il nostro patrimonio prima di avere ripagato la banca finiremo inevitabilmente in bancarotta, che equivale alla permadeath e di conseguenza dovremo ricominciare il gioco da capo.
In Merchant of the Skies avremo la possibilità anche di potenziare la nostra nave o addirittura costruirne una nuova e se questo non bastasse potremo anche costruire la nostra base grazie all’implementazione di elementi sandbox.
Le sorprese non finiscono qui in quanto oltre al puro e semplice commercio ci saranno molte attività di contorno che aiutano a rendere il gameplay vario e intrigante. Per esempio incontrare le varie creature ci darà accesso a vari minigiochi in cui potremo vincere soldi o benefici di vario tipo. Oltre a questo potremo anche rendere l’esplorazione remunerativa portando in giro i vari turisti che vogliono visitare i luoghi più remoti e misteriosi del mondo di gioco.