HitGrab, la software house che ha prodotto e sviluppato Clan O’Conall, non è nuova del mestiere. La compagnia di Toronto, fondata ormai undici anni fa, ha lavorato nell’industria dei videogiochi sfornando progetti minori, acquisendo passo dopo passo le giuste competenze per creare qualcosa di cui andare veramente orgogliosi.
Clan O’Conall and the Crown of the Stag, questo il titolo integrale dell’ultimo lavoro dello studio, è probabilmente riuscito nell’intendo. Il gioco si presenta come un platform a scorrimento laterale abbastanza classico, con l’aggiunta di marcati elementi action. Lo scopo del gioco sarà quello di completare ogni livello, destreggiandosi tra pericoli ambientali, orde di nemici e puzzle da risolvere.
Clan O’Conall, un platform action vivace e pieno di personalità
L’approccio iniziale con Clan O’Conall avviene attraverso un filmato introduttivo composto principalmente da immagini statiche con alcuni segmenti animati. Il video mostra un lungo e sanguinoso conflitto, al termine del quale i sovrani delle due fazioni decidono di sotterrare l’ascia di guerra e vivere finalmente in pace e in armonia.
Per siglare definitivamente questo accordo viene creata una corona incantata, la Crown of the Stag appunto, come simbolo di unione dei popoli. Successivamente, con una rapida carrellata di illustrazioni, possiamo osservare gli anni sereni trascorsi dai regni. Nel frattempo Caoránach, la madre dei demoni, invidia il l’equilibrio raggiunto e cospira in segreto per attentare alla corona.
Caoránach riuscirà nel corso delle prime ore di gioco, attraverso un oscuro maleficio, a rapire il re e rubare la corona. Il suo desiderio è quello di porre fine all’armonia tra le razze facendo sprofondare il mondo nel caos. Il nostro scopo, impersonando i panni dei figli del re, sarà quello fermare il folle piano della regina dei demoni.
I componenti del Clan O’Conall
Quando prendiamo per la prima volta controllo di un personaggio, sono ormai passati diversi anni dagli eventi narrati nel prologo. Kilcannon, primo figlio del re e membro del Clan O’Conall, impegnato nel ritorno al proprio castello, sarà colui che utilizzeremo nelle prime fasi di gameplay per prendere confidenza con i comandi.
Durante il corso del tutorial faremo la conoscenza degli altri due fratelli di Kilcannon, che si uniranno fin da subito al gruppo controllato dal giocatore. Il fulcro del gameplay infatti ruota intorno all’utilizzo dei tre personaggi, che possiedono abilità e poteri ben distinti e dai diversi impieghi. Per superare con efficacia i livelli, sarà necessario l’utilizzo sapiente delle peculiarità di ognuno.
Killcannon, ad esempio, è un formidabile spadaccino che farà volentieri sfoggio della propria abilità con la spada e le arti di combattimento. Risulta essere fin da subito un personaggio estremamente duttile, con il quale saremo in grado di affrontare gran parte delle sfide offerte dalle fasi iniziali di Clan O’Conall.
Nello specifico, sarà in grado di effettuare contrattacchi, utili per contrastare i nemici più grandi e per rispedire i proiettili al mittente, utilizzare lance per il combattimento a distanza e servirsi del proprio mantello per volare sfruttando le correnti ascensionali.
Haggish invece, soprannominato il bruto, possiede una forza straordinaria che utilizzerà per sconfiggere i nemici più resistenti e distruggere gli ostacoli sul cammino dei tre fratelli. I potenti colpi a mani nude di Haggish permettono difatti di rompere gli scudi degli avversari e di creare passaggi attraverso lo scenario, mandando in frantumi degli specifici elementi dello scenario.
Un’altra abilità del fratello nerboruto è quella di spostare gli oggetti più pesanti e sollevare quelli di medie dimensioni. Ovviamente non mancherà la possibilità di afferrare le creature ostili per lanciarle contro gli avversari rimanenti, infliggendo una buona quantità di danni e creando scompiglio tra le fila nemiche.
Infine abbiamo, Clackshot è la cacciatrice del gruppo. Questo personaggio sfrutterà la propria mira infallibile per colpire i nemici più lontani con il proprio arco. I riflessi sovrumani della ragazza saranno fondamentali per fronteggiare i nemici più rapidi, per schivare senza troppi problemi le trappole e per muoversi agilmente tra le piattaforme della mappa.
L’arco potrà essere sfruttato per scaricare sul nemico una salva di frecce verso i nemici, oppure potrà essere caricato per mirare con precisione e attivare i vari interruttori presenti sulla mappa. In più, la rotolata dell’eroina del Clan O’Conall sarà utile per passare nelle strettoie inaccessibili dai fratelli più grandi.
Una delle caratteristiche peculiari del titolo risiede nella possibilità di cambiare personaggio in qualsiasi momento lo si desideri, con la semplice pressione dei grilletti dorsali. Questa meccanica garantisce maggior dinamismo nelle fasi di esplorazione della mappa e una varietà elevata di scelte possibili durante i combattimenti.
Combat system e problemi di applicazione
Ogni personaggio possiede quindi degli attacchi unici che rispecchiano adeguatamente il proprio stile di combattimento. I colpi possono essere concatenati in maniera particolarmente fluida, donando la possibilità ai giocatori più esperti di creare potenti combo. I vari attacchi eseguiti dal trio hanno indubbiamente un ottimo feeling e risultano essere molto soddisfacenti da mettere a segno.
I fratelli del Clan O’Conall possono essere potenziati tramite l’utilizzo di oggetti sparsi in giro per la mappa. Ogni level-up porta a un incremento di vita, attacco e probabilità di colpo critico. Oltre al potenziamento passivo delle caratteristiche, potremo potenziare le nostre abilità di base, conferendogli degli effetti extra e aumentandone l’efficacia in battaglia.
Nonostante gli elementi legati al combat system e allo sviluppo dei personaggi di Clan O’Conall siano ben realizzati, i nemici dai moveset limitati e prevedibili non riescono a far brillare le meccaniche. I difetti vengono a galla durante gli scontri prolungati contro le orde di nemici, che risultano ben presto essere monotoni e ripetitivi.
Anche le bossfight non brillano certo per la cura riservata agli antagonisti. Dopo pochi minuti dall’inizio della battaglia, giocatori più navigati capiranno molto rapidamente come rompere l’intelligenza artificiale dei boss, costringendoli a eseguire sempre i soliti attacchi. La resa estetica di questi combattimenti rimane comunque di alto livello.
In aggiunta, la telecamera che vuole a tutti i costi inquadrare lo scenario per intero, per forza di cose fa apparire molto piccoli i nemici e i personaggi a schermo. Nella maggior parte dei casi questo non è assolutamente un problema e risulta essere un modo ulteriore per valorizzare le ambientazioni e il mondo di gioco.
Invece, nelle azioni più concitate e con un’elevata presenza di avversari questa scelta estetica mostra il fianco. Infatti in questo specifico caso capire cosa sta per accadere è molto difficile a causa delle dimensioni minute dei nemici. Effettuare una parata o un contrattacco con efficacia, un azione di per se molto semplice e intuitiva, si trasforma in una sfida non troppo bilanciata.
Fortunatamente Clan O’Conall è decisamente permissivo per quanto riguarda i combattimenti e ciò permette di poter incassare più di un colpo prima di essere messi veramente alle strette. Ciò non toglie che una cura maggiore nei nemici e nel loro pattern di attacchi avrebbe sicuramente giovato all’intero gameplay.
Perdersi nelle illustrazioni della terra di Hibernia
Clan O’Conall è un titolo fortemente ispirato alla tradizione celtica, da cui attinge miti, storie e ambientazioni. Il mondo di gioco, interamente disegnato a mano con uno stile pulito e curato, riesce a farci immergere a tutti gli effetti in quella che sembra una fiaba folkloristica illustrata.
Muoversi attraverso i livelli creati da HitGrab risulta essere decisamente piacevole, grazie a una direzione artistica molto caratteristica che fa risaltare in particolar modo gli sfondi e i nemici più grandi. L’unica pecca è riscontrabile nell’utilizzo di asset ripetuti in varie zone della mappa, un problema che fa perdere un po’ di magia all’atmosfera che si respira fin dall’inizio del gioco.
A dispetto di quanto si possa inizialmente pensare osservando alcune immagini, la struttura di Clan O’Conall non è assimilabile a quella di un metroidvania ma comunque ne condivide alcune scelte di design.
Un eco lontano degli enigmi e dell’utilizzo dei poteri tipico dei metroidvania possiamo notarlo durante le fasi puzzle, che richiederanno l’impiego e la combinazione mirata di specifici poteri.
Per aiutare il giocatore a capire rapidamente quale eroe possiede il potere giusto per superare un determinato ostacolo, gli sviluppatori hanno ben pensato di evidenziare con dei colori specifici le zone che richiedono l’utilizzo di un’abilità. Il codice di colori scelto corrisponde banalmente al colore dei vestiti dei nostri personaggi, facilitandone la selezione nei momenti più frenetici.
Questa scelta di design sarà particolarmente utile se il giocatore vorrà mettersi alla prova attivando il timer a schermo. Questa funzionalità, chiamata speedrun timer, servirà appunto per chi non vuole semplicemente fruire dell’avventura ma ama migliorare il proprio stile di gioco e sfidare costantemente i propri record personali.
Il level design delle mappe del titolo è diverso in ogni stage e presenta sempre nuovi elementi di gameplay interessanti, in modo tale da variare costantemente le azioni che il giocatore deve compiere per riuscire ad arrivare alla fine dei livelli.
Anche la colonna sonora è stata costruita attingendo a piene mani dalla tradizione celtica. Le tracce presenti in Clan O’Conall ben si amalgamano con i ritmi e le sezioni di gioco, arricchendo l’immersione del giocatore nella narrazione e nel gameplay.