Non serve necessariamente essere “vecchi” per essere entrati, almeno una volta nella propria vita, in una sala giochi. Un luogo certamente in via d’estinzione, ma che può ancora regalare pomeriggi con gli amici votati al divertimento e alla spensieratezza. Insieme al tavolo dell’air hockey ce n’è un altro che metterà alla prova le tue abilità di “competizione”: il gioco del basket.
Nello specifico parlo del cesto semovente, quello che ti consente di fare una partita con l’obiettivo di fare il maggior numero di canestri nel tempo limite. È con questa premessa che oggi ti parliamo In da Hoop!, un titolo per Oculus Quest/Quest 2 che fa fede alla lunga serie di giochi arcade che approdano per la realtà virtuale.
Si tratta di un titolo che proprio per via di questa sua natura è molto semplice e lineare, anche se lo sviluppatore è riuscito a movimentare In da Hoop! con qualche idea capace di spezzare la monotonia di gioco.
Pronto a fare centro In da Hoop!
All’interno di In da Hoop! l’obiettivo è semplice e non ci metterai molto a rendertene conto: fai più canestri possibile! Esistono due modalità di gioco grazie alle quali potrai lanciare la palla nella rete, l’allenamento e la partita veloce. Potresti, a ragione, chiederti che senso abbia inserire una modalità allenamento quando si può fare pratica nella partita veloce; questa prende le veci della campagna e contribuisce a diversificare un’esperienza per sua natura davvero ripetitiva.
Per farti capire, alcuni livelli prevedono di mettere l’uno sopra l’altro dei dadi, tenere in mano il più a lungo possibile una sfera di cristallo, oppure imbucare la palla in due cesti. Tenere la palla fra le mani può sembrare un gesto banale, ma è possibile appendere i controller al chiodo per avvalersi dell’hand tracking, così da poter lanciare la palla senza alcun tipo di supporto fisico.
Questa possibilità è ottima per l’immedesimazione, ma risulta piuttosto complessa da gestire. Se vuoi giocare con le tue mani, è imperativo quindi passare per il tutorial, che in quest’ottica risulta ben calibrato e pensato!
La partita veloce invece è suddivisa in tre difficoltà diverse, che propongono un’esperienza via via più complessa e molto simile a quella che sarebbe possibile fare al tavolo di una reale sala giochi. All’aumentare della difficoltà il cesto del canestro si allontanerà dal giocatore e, come se questo non bastasse, comincerà anche a muoversi! L’obbiettivo è semplice: fai più punti possibile nel tempo limite e cerca di scalare la leaderbord di ogni difficoltà!
Purtroppo è davvero tutto qui: all’appello mancano la modalità Party mode (il multiplayer) e la modalità Toybox. Una cosa che ci ha fatto storcere il naso (ma che sembra arriverà con i prossimi update) è la mancanza di personalizzazione estetica per le palle e per il tavolo di gioco. In da Hoop! prende ispirazione da una sala giochi e in queste spesso a partita finita si viene ricompensati con gettoni/ticket da scambiare al bancone con premi; ci saremmo aspettati di vedere qualcosa di simile anche qui, con gli elementi cosmetici come trofeo!
Confort e hand tracking
In da Hoop! si rivela un’esperienza perfetta per chiunque soffra di motion sickness, considerando che si può godere sia da seduti che stando in piedi. Sarà il tavolo o l’ambiente attorno a noi a cambiare a seconda delle necessità. È quindi possibile giocare da fermi, eliminando qualsiasi pericolo o avvisaglia di cinetosi. Il comparto tecnico si trova sulla sottile linea della definizione di discreto, salvato però da una fisica della palla piuttosto convincente.
Finalmente ci troviamo davanti a un gioco che sfrutta come si deve la funzione di hand tracking fornita dal visore Oculus Quest. Certo, si tratta di una tecnologia con ampio margine di miglioramento e infatti il tutorial serve proprio a farci prendere confidenza con le nostre mani digitali.
Nonostante una volta “presa la mano” con questo sistema di tiro le cose si faranno molto più semplici, è necessario segnalare che questa funzionalità risulta spesso imprecisa, con le nostre mani in game che cominciano a tremolare appena si alza la palla poco sopra il campo visivo. Nonostante qualche incertezza, la possibilità di utilizzare le tue mani senza alcun controller di mezzo saprà regalarti una sensazione impagabile!