Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è un gioco francese pubblicato su Steam il 22 giugno 2021, ambientato in una Francia che mai ti aspetteresti di vedere. La baraonda generale sembra essere, appunto, confusionaria, ma ti rendi subito conto che ogni elemento è stato piazzato in un certo punto della mappa per un motivo ben preciso. E qui entra la genialità dello studio parigino Darjeeling, noto per il gioco Californium (2016) e per i vari documentari presenti nel mondo.
Questa loro genialità la trasportano anche nelle animazioni per la TV e Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è il connubio perfetto tra tutte le loro specialità. Insieme a IC4DESIGN Studio, team giapponese che ha dato il proprio stile al gioco, hanno creato un piccolo e intrigante capolavoro.
Gioco che, in realtà, ha già ricevuto dei premi e delle nomination abbastanza prestigiose: il Visual Design Award – IndieCade 2020, Best Quality of Art – Game Connection Asia/Indie Development Awards 2020 e la nomination per il Best Oversea Game – IndiPlay 2020.
Labyrinth City: Pierre the Maze Detective è una storia basata sull’omonimo libro che viene raccontata proprio come fosse quest’ultimo
Non sono presenti tantissimi doppiatori, perché gli sviluppatori hanno ben pensato di dare l’incarico a una singola persona così da narrare l’intera vicenda, ovviamente impersonando al meglio i vari personaggi. Questa scelta, probabilmente, è stata presa per dare al giocatore un senso di pace e tranquillità che si sentiva da piccoli, quando i genitori leggevano le belle novelle prima di dormire.
E più viene ascoltata la narratrice, più si ha voglia di continuare la storia che nell’insieme risulta essere molto leggera e godibile. In Labyrinth City: Pierre the Maze Detective interpretiamo Pierre, un detective specializzato in labirinti, che riceve un incarico ben preciso: recuperare la Pietra del Labirinto rubata dal museo di Opera City e catturare Mr. X, l’artefice del furto.
Una volta che il reperto magico viene rubato, il mondo si contorce in un infinito caos e noi dovremmo farci largo tra i vari enigmi e le città, ormai diventate dei veri e propri labirinti. In un primo momento può sembrare tutto incredibilmente difficile, ma andando avanti con la storia è possibile notare che Labyrinth City: Pierre the Maze Detective va avanti in maniera talmente fluida che non si sente la componente della difficoltà. Che, tra l’altro, non viene minimamente accennata nel menù.
In mezzo a questo inseguito, tra veicoli alati e scimmie ammaestrate, bisogna avere un grande spirito di osservazione per trovare i vari pezzi del Diario di Mr. X, sparsi per tutta la città, e i vari tesori rappresentati come bauli verdi che si mimetizzano nell’ambientazione. Non dimentichiamoci delle stelle, che per ogni labirinto è possibile trovarne tre.
Una volta risolto l’intero enigma scaturito dalla pietra, la nostra missione è compiuta.
Labyrinth City: Pierre the Maze Detective non è un solo rifacimento del libro, ma presenta tantissimi riferimenti a film, serie TV cult, libri, cultura
Girovagando per la mappa, su vie ben precise e delineate, è possibile incontrare elementi di cultura generale, di arte, film, serie TV e libri che hanno fatto la storia fino ad oggi. Alcuni hanno il nome modificato per non violarne il copyright e sono molto interessanti da scoprire poco alla volta, altri li hanno lasciati come sono. Un esempio: l’achievement X-Files con musica inconfondibile annessa.
Per farlo, dovrai guardare e interagire con ogni singolo elemento presente nel labirinto; potresti incontrare Indiana Jones dentro un vaso o trovare uno tra i 100 oggetti nascosti, ovviamente da collezionare. Avrai modo di avere oltre 500 interazioni con i vari personaggi che troverai nel corso della storia, tutti particolari e divertenti che daranno sfogo a varie battute cult. Andando avanti riuscirai a completare anche i 41 achievement disponibili su Steam.
I dialoghi all’interno di Labyrinth City: Pierre the Maze Detective le leggerai come se fosse un vero e proprio fumetto, completamente tradotto in italiano e anche in altre lingue. Purtroppo in alcuni punti pecca un po’ e si capisce perfettamente che è stato usato un traduttore automatico abbastanza scarso e approssimativo; in alcuni tratti questo fa perdere la magia della narrazione, ma poco male: le frasi sono capibili anche in inglese.
Le musiche in Labyrinth City: Pierre the Maze Detective sono completamente originali e nonostante il titolo duri solo poche ore, queste non risultano essere ripetitive o stancanti. Accompagnano splendidamente l’avventura disegnata creando, via via, la voglia di andare avanti con il sorriso sulle labbra, rendendo Labyrinth City: Pierre the Maze Detective più leggero di quello che già è in realtà.
Pochi bug, menù dinamico, comandi semplici
Labyrinth City: Pierre the Maze Detective non è esente da un paio di bug (esattamente un paio, niente di che) che hanno fatto più sorridere che arrabbiare. Il primo è l’interazione con la alcune scale, dove il gioco non riesce a recepire i comandi giusti direzionali per poter procedere con il movimento; il secondo è che, a un certo punto della storia, nel labirinto della rivolta delle statue, Pierre è riuscito a passare attraverso un muro senza alcuna via d’accesso.
Lo ammetto tranquillamente: è stata una sorpresa che mi ha fatto pensare più a una decisione degli sviluppatori che a un bug vero e proprio. Inaspettato e senza senso, come moltissime interazioni con i vari personaggi.
A proposito di comandi, essi sono molto semplici e intuitivi. Puoi usare i classici tasti W, A, S, D per muoverti o il mouse rendendo tutto un gioco più per smartphone che per PC. Infatti, personalmente, consiglio di preferire il classico metodo piuttosto che l’altro, rendendoti la vita molto più semplice e un’esperienza di gioco più ottimale.
Non che ci sia qualcosa di male nell’utilizzare il mouse per muoversi all’interno della mappa, ma a volte è risultato estremamente complesso interagire con i vari oggetti e questa è una grande pecca che Labyrinth City: Pierre the Maze Detective presenta.
Per interagire con quest’ultimi avrai a disposizione la Barra Spaziatrice e il tasto Invio. Non ti serve altro e il tutorial è completamente inesistente proprio per questo motivo: il titolo è talmente basilare che anche una persona inesperta sarebbe in grado di capirlo e completarlo.
Presto su Nintendo Switch e mobile
Labyrinth City: Pierre the Maze Detective sarà presto disponibile su mobile nel terzo trimestre del 2021, mentre su Nintendo Switch abbiamo una data ben precisa: il 15 luglio potrai goderti il titolo sulla console portatile per eccellenza. Prenotandolo tra l’8 e il 15 luglio, avrai diritto a un piccolo sconto speciale.
Moltissimi giocatori avevano già accennato a un forte interesse per Labyrinth City: Pierre the Maze Detective, annunciato per la console di Nintendo durante il Nintendo Indie World Showcase del 15 aprile.
Nintendo Switch non è la sola ad avere un’offerta per l’utenza, anche Steam presenta il medesimo sconto. Sulla piattaforma ha un costo di €11,99. Attualmente, e fino all’8 luglio del medesimo anno, puoi acquistarlo al modico prezzo di €9,95.
Su Steam sono fioccati immediatamente tantissime recensioni positive da parte della community e noi possiamo solo accodarci. Certo, presenta quei due/tre bug, ma l’esperienza di gioco è fenomenale e possiamo considerare Labyrinth City: Pierre the Maze Detective come una piccola perla da avere nella propria libreria. O, perché no, da regalare a qualche amico appassionato dei puzzle game a giocatore singolo.