A pochi giorni dal “forse imminente” PlayStation Experience previsto per questo mese, Sony riceve un duro colpo da una parte degli sviluppatori indie che non vanno tanto per il sottile nei confronti del colosso nipponico, con commenti a mezzo Twitter che criticano aspramente la politica dell’azienda senza mai citarla apertamente ma facendo intuire benissimo di chi si sta parlando nei vari post.
Vediamo insieme chi è che contesta così duramente Sony e i motivi che hanno spinto a tali esternazioni!
Si chiama Iain Garner ed è il co-fondatore dello studio indipendente Neon Doctrine (Hazel Sky, Lamentum, Project Altheia). Iain si è espresso in maniera durissima nei confronti di Sony, colpevole a suo dire di trattare gli sviluppatori indie in maniera davvero poco corretta:
“Sony non fornisce agli sviluppatori gli strumenti necessari per gestire i loro giochi. Le liste dei desideri non hanno alcun effetto (NdR. su Steam, ad esempio, è possibile ricevere degli sconti o supportare un prodotto aggiungendolo alla wishlist), l’unica cosa che conta è la loro valutazione. E su cosa si basa questa valutazione? Non ne ho idea, perché non lo dicono, non comunicano ciò che pensano”.
Il riferimento a PlayStation è chiaro quando parla di “Platform X” chiarendo che si tratta di una grande piattaforma di successo che non ha il Game Pass!
OK. I am mad enough to burn some bridges. Because honestly, what's the point of a bridge that I am not allowed to cross.
So here is a thread about Platform X. I will not be defining Platform X but it's the operator of a very successful console and does not have Games Pass! pic.twitter.com/OJ2ZJz9BNy
— Iain Garner (@NeonIain) June 30, 2021
Ma non finisce qui, il suo “sfogo” continua con delle critiche anche al sistema di comunicazione di Sony, parla infatti di mail di risposta arrivate in ritardo e altre che invece di risposte proprio non ne hanno avute, e poi l’accusa forse più pesante di tutte, quella che riguarda le politiche di promozione di un titolo. Pare infatti che Sony richieda un minimo di 25.000 dollari fino a un massimo di 200.000 dollari per ricevere un buon posizionamento su PS Store.
Se ti stai chiedendo se tutto questo sia solo frutto di un rancore dello sviluppatore ti tolgo subito dall’imbarazzo, a conferma di quanto sostenuto da Garner anche altri sviluppatori hanno condiviso le sue esternazioni e si sono accodati con il suo thread. Matthew White, CEO di Whitethorn Games, ha non soltanto condiviso il post di Garner ma ha estrapolato un grafico “totalmente ipotetico” che descrive nel dettaglio le differenze di trattamento e divisione dei guadagni sulle varie piattaforme.
Alright, I'm gonna unfortunately throw my hat in here as well. We **love** our Platform X friends, and I'm former Platform X employee myself, but we cannot move the needle on the platform.
Less than 3% of sales as a company are on PX. https://t.co/WjOTx43OLr pic.twitter.com/yXMsr9srYw
— Matthew White (@matthewmwhite) June 30, 2021
Voci fuori dal coro ne abbiamo? Si ma non nel senso che si aspettava Sony…
Le voci fuori dal coro ci sono ma sono sono esattamente ciò che si aspetterebbe Sony, nel senso che alcuni sviluppatori come Jay Tholen di Hypnospace Outlaw e Ragnar Tørnquist di RedThread Games sono stati molto più espliciti nel condividere il loro disappunto nei confronti del colosso giapponese. Il primo ha affermato in maniera colorita che:
“PlayStation fa schifo per gli sviluppatori indie, le vendite sono spazzatura se paragonate a quelle registrate su altre console e le vendite su Itch.io sono più alte di quelle registrate su PlayStation”.
Il secondo ha invece affermato che il gioco del suo studio, Draugen, è disponibile su console da un anno, e che Sony non l’ha mai inserito nei prodotto in sconto o nelle promozioni.
Infine proprio il fondatore di Hypnospace Outolaw, Mike Rose, ha affermato che ci sarebbero thread del genere ogni giorno se la gente non avesse paura di parlare così apertamente di questa situazione.