Una premessa obbligatoria che mi tocca fare è quella di confessare la mia non passione per la pesca in generale, che sia essa reale o virtuale; per questo motivo, la mia recensione di Fishing: North Atlantic cercherà il più possibile di passare sopra al gusto personale e di guardare il titolo dello sviluppatore e publisher Misc Games da un punto di vista puramente tecnico, di gameplay e contenuti.
Fatta la doverosa premessa iniziamo con l’introdurre il titolo, ovvero Fishing: North Atlantic, seguito diretto di Fishing: Barents Sea, un gioco che si propone come obiettivo non solo di trattare l’argomento della pesca da un punto di vista pratico, ma introducendo anche una buona parte manageriale e di progressione della nostra attività ittica, portando questa produzione a trattare l’argomento più su un livello lavorativo rispetto a uno sportivo.
Insomma, gli elementi per avere di fronte un titolo che possa accogliere anche i non propriamente amanti di questa attività potrebbero esserci, andiamo a vedere con ordine se Misc Games è riuscita nel suo intento.
Fishing: North Atlantic, un impatto poco gradevole
Avviato il gioco, ho accettato di buon grado di apprendere le basi tramite tutorial che, vista la moltitudine di controlli e attività da fare che Fishing: North Atlantic propone, diventa veramente essenziale per iniziare a muovere i primi passi nella nostra attività.
A bordo del nostro minuscolo peschereccio ci verranno insegnati i comandi tramite i quali governare la nostra imbarcazione. Niente di trascendentale, i comandi sono di facile comprensione, ma da subito ho notato che tecnicamente qualcosa non andava.
Passando alla visuale in prima persona, la quale permette di muoversi liberamente sulla propria imbarcazione, ho subito assistito a delle animazioni del nostro personaggio che giudicare imbarazzanti è fare un complimento. È vero, non sono essenziali in termini di godibilità del titolo, ma anche quando guideremo il veicolo dall’interno della cabina le braccia del personaggio non toccheranno il timone. Mi sono detto di passare oltre e vedere come andava con il resto.
Una volta appresi i comandi per muoversi, Fishing: North Atlantic ci introduce alla mappa e alle sue funzionalità: sarà possibile segnare delle rotte specifiche, luoghi di interesse e poggiare dei segnalini a forma di pesce per ricordarci le zone più fruttuose alla pesca. Roba già vista ma che non poteva mancare in un titolo del genere, quindi mi sono avviato alla prima zona di pesca.
Una volta raggiunta la destinazione, il passo successivo sarebbe stato quello di pescare un pescespada tramite arpione, il che mi ha colto di sorpresa, non me lo aspettavo. Di buon grado ho accettato la diversa tipologia di pesca che offre a Fishing: North Atlantic varietà di meccaniche e gameplay e ho provato a fare mia la preda designata.
Primo tentativo andato a vuoto, e qui è arrivato un altro problema: non è passato più neanche un pescespada da quella zona. Ho aspettato diversi minuti, probabilmente anche dieci, controllando più volte se il posto fosse quello giusto (e lo era) ma niente.
Un po’ frustrato ho riavviato tutto e ripetuto il tutorial fino a quel punto, ma stavolta la pesca è andata a buon fine, presentando, una volta arpionato il pesce, il classico minigioco nel quale dovremo tenere premuto il tasto X e rilasciarlo per non far spezzare la lenza.
Fishing: North Atlantic, oltre la pesca c’è di più
Finito il tutorial il gioco mi ha trasportato al primo porto dove mi ha messo a conoscenza delle moltitudini di attività che accompagneranno il giocatore. In Fishing: North Atlantic sarà infatti possibile partecipare a diverse attività secondarie, ma tutte utili ai fini della crescita della nostra attività.
Alcuni esempi sono il Bar, dove potremo acquisire informazioni dagli altri pescatori sulle zone più prolifiche per la pesca e su pesci rari, la banca dalla quale potremo ricevere un prestito per dare una spinta alla nostra attività comprando parti migliori per il nostro peschereccio o addirittura una imbarcazione totalmente nuova, il mercato dove potremo informarci su prezzi di pesce e attrezzature varie, il porto per prendersi cura della propria imbarcazione e davvero molte altre.
Mi sono imbattuto anche nella sezione incarichi e, vedendone uno disponibile, ho deciso di occuparmene. Si trattava di una semplice consegna di merci, quindi un mera navigazione da un punto A a uno B. Aprendo la mappa il luogo non era molto vicino ma neanche così lontano, quindi con il mio peschereccio mi sono messo in viaggio; qui ho riscontrato il problema più grande di Fishing: North Atlantic.
Non sto dicendo cifre a caso, ma ci sono volute poco più di due ore per raggiungere l’obiettivo; due ore di puro nulla, di navigazione in linea retta con un peschereccio che di velocità massima e sottovento riusciva a malapena sfiorare i 7 nodi. E’ una cosa inaccettabile; non si può pensare di assegnare come incarico ad inizio gioco una attività del genere, soprattutto se si è consapevoli della lentezza dei mezzi iniziali.
Non si può neanche pensare di pescare nel frattempo, perché non si può fare in movimento e soprattutto, anche volendo segmentare il viaggio in più soste, il ponte della nostra nave sarà pieno di pesce in men che non si dica, poiché i mezzi iniziali non sono provvisti nemmeno di una stiva limitando il nostro bottino veramente ad una miseria.
Dopo questa grande batosta ludica (e due ore di nulla che nessuno mi restituirà) la mia voglia di progredire nel gioco si è giustamente azzerata ma ho voluto continuare ancora per un po’, solo per poter constatare che, per arrivare alle fasi avanzate del gioco, con mezzi che potranno permettere di evitare questa lentezza mortale, ci vorrà davvero molto tempo.
Fishing: North Atlantic tecnicamente parlando
Se si guarda alla controparte PC di questo titolo, sicuramente si tratta di una versione di tutto rispetto a livello tecnico, che riesce a coinvolgere di più anche per la grafica e l’atmosfera che trasmette, ma non è così per la versione PlayStation 4. La grafica è anonima e non permette l’immedesimazione nel titolo. L’imbrunire in mare aperto dovrebbe riuscire a trasmettere qualcosa ma in Fishing: North Atlantic non ci riesce.
Il sonoro riproduce bene i suoni ambientali e delle imbarcazioni ma si limita solo a quello mentre i comandi risultano abbastanza legnosi e presentano un po’ di fastidioso imput lag (ritardo nell’esecuzione delle azioni). I bug non si presentano sempre ma quando lo fanno renderanno la nostra esperienza frustrante, costringendoci per svariati minuti a cercare di capire se il fatto che i pesci non passino nelle zone designate sia normale pesca o un enorme bug.