La realtà virtuale è nata proprio per cercare di dare quel qualcosa in più che i classici videogiochi non riescono a trasmettere, o meglio non in quel modo. Stiamo parlando ovviamente del coinvolgimento ambientale, vera caratteristica dei giochi in VR. Uno dei titoli che mi ha più colpito da questo punto di vista è sicuramente A Township Tale, titolo sviluppato dallo studio Alta, uscito originariamente su PC e finalmente arrivato su Oculus Quest.
Il tiolo in questione mi ha totalmente immerso nel suo essere, facendomi letteralmente perdere la cognizione del tempo e provare un senso di smarrimento una volta tolto il caschetto. Senza indugiare oltre andiamo a vedere cosa A Township Tale ha da offrire.
A Township Tale: scrivere la nostra storia
Una volta indossato il caschetto per la realtà virtuale, il titolo ci darà la possibilità di creare il nostro alter ego virtuale, anzi in realtà un massimo di 10, e una volta scelto il nostro eroe, sarà tempo di essere in tutto e per tutto artefici del nostro destino. Infatti in A Township Tale non ci sarà un vero filone di trama principale, ma il tutto prenderà forma in base a quello che decideremo di fare noi nella nostra avventura.
Dimenticati le indicazioni precise sul dove andare o cosa fare, qui non le riceverai. Questo punto in effetti ha anche un rovescio della medaglia. Se da una parte i giocatori con i miei stessi gusti adoreranno il non dover seguire nessun binario forzato, dall’altro questa scelta potrebbe intimidire e instillare un senso di smarrimento in alcuni giocatori.
Tornando ad A Township Tale, l’unica parte guidata e obbligatoria per poter accedere ai server del gioco è il tutorial, a sua volta suddiviso in più sezioni, ognuna delle quali ci insegnerà le basi per creare, esplorare, combattere e sopravvivere in questo fantastico mondo virtuale.
Mi soffermo un attimo sull’obbligo del tutorial perché senza di esso, probabilmente molti giocatori abbandonerebbero ingiustamente questo titolo. Apprenderemo infatti le basi per creare oggetti come sacche, zaini, martelli e picconi rudimentali e torce, tutti elementi essenziali per la nostra avventura.
A Township Tale: un gameplay reale
Questo probabilmente, insieme al fattore socializzazione ed immersione, sono la vera dinamite del titolo. Potrai scegliere la partita (server) alla quale ti vorrai unire oppure ospitarne una, e verrai teletrasportato poco fuori città, punto. Da qui puoi iniziare a fare quello che vuoi. Ovviamente per ogni avventuriero che si rispetti, l’attrezzatura e l’equipaggiamento sono essenziali, quindi perché non iniziare a raccogliere rami, pietre appuntite o tonde, fasci di erba e quant’altro possa servirci a creare qualcosa?
Infatti una componente importante sarà la raccolta (gathering) dei materiali per la creazione (crafting) di tutti gli oggetti, e come avverrà questa fase se non con le proprie mani? Chinarsi per raccogliere materiali da terra, allungarsi per prendere i frutti sui rami degli alberi, tagliare tronchi e rami a colpi di accetta, picconare per ricavare materiali e tantissime altre operazioni verranno ovviamente effettuate manualmente.
Non è per niente inusuale passare di fianco ad altri giocatori che stanno raccogliendo materiali e sentirli ansimare dalla fatica; qui ho notato una cosa che mi è piaciuta tantissimo, ovvero il senso di community che si forma nelle partite. Mentre ero intento a tagliare tronchi, un avventuriero si è fermato con attrezzi migliori dei miei a darmi una mano, solo per il gusto di farlo.
Le prime ore scorreranno un po’ fra lo smarrimento ma soprattutto facendo esperienza perché A Township Tale, funziona proprio come la vita reale; più di una volta mi sono fermato a guardare gli altri giocatori creare oggetti imparando a mia volta come farlo. Sperimentare è la chiave in A Township Tale.
Le prime strutture che troveremo ai confini della città saranno la falegnameria e il fabbro, due strutture essenziali per le creazioni più complesse. Ho trascorso più di un’ora in compagnia di due avventurieri sconosciuti per capire come forgiare l’elsa per lo spadone, ma alla fine il risultato è stato soddisfacente.
Crafting e combattimento
Ovviamente questi tempi lunghi li si avrà solamente a inizio avventura, perché come accennavo prima, man mano che faremo esperienza saremo molto più veloci e pratici.
La cosa bella però è il come vengono usati gli strumenti per creare gli oggetti. Nella falegnameria ad esempio metteremo la legna raccolta in precedenza sul tavolo da lavoro, sceglieremo una ricetta dal libro che troveremo lì vicino e la piazzeremo sul macchinario e il gioco è fatto… ma anche no, perché qui inizia il bello; saremo noi in prima persona a lavorare la legna o metallo che sia con i dovuti attrezzi fino ad ottenere l’oggetto desiderato.
Al mio primo tentativo di lavorazione del legno non avevo gli strumenti adatti, ma A Township Tale lascia spazio anche alla fantasia e all’arte di arrangiarsi; infatti anche senza strumenti, ho raccolto una pietra appuntita e una tonda e ho iniziato a lavorare in quel modo. Certo si fa il doppio della fatica ma la gavetta inziale è obbligatoria.
Ci sono veramente un’infinità di oggetti e strumenti da scoprire e creare, e ogni volta che riusciremo a trovarne uno, ci si apriranno nuove strade per fare altre cose e tutto questo tiene sempre alta la soglia dell’attenzione e la voglia di giocare A Township Tale.
Non mancheranno certamente gli scontri con animali, bestie e creature fantasy in A Township Tale, che andremo a sconfiggere con le potentissime armi e armature che avremo creato (non è vero, soprattutto all’inizio l’unione fa la forza e avremo equipaggiamento scarsissimo).
Anche la parte puramente del combattimento è fatta molto bene, con ogni arma che dovrà essere utilizzate nel modo corretto perché risulti efficace e con nemici dei quali dovremo imparare i pattern di attacco per non farci sconfiggere; difatti non basterà andare all’assalto e sventagliare l’arma a destra e sinistra, soprattutto con i nemici in grado di sparare proiettili.
A Township Tale tecnicamente parlando
Graficamente il titolo si presenta bene anche se in alcuni punti la mappa sembra povera, ma data la natura VR del titolo e la grandezza della mappa stessa, non lo vedo come un gran difetto. Un po’ più noiosi i caricamenti leggermente in ritardo di alberi e cespugli ma anche questo in termini di godibilità non toglie nulla al titolo.
Il sonoro è adeguato al gioco e soprattutto i suoni ambientali sono fatti bene anche se in linea generale è un po’ anonimo. I comandi sono il vero cuore pulsante del gioco e risultano molto precisi anche se non del tutto perfetti. Durante le mie molte ore trascorse su A Township Tale per la recensione, non ho riscontrato nessun bug.
Se proprio devo scrivere qualcosa di non positivo su A Township Tale potrei solo dire che mi sarebbe piaciuto ci fossero più persone per server, ma anche solamente con le 8 disponibili ci si incontra spesso e si finisce col giocare assieme.