Come ogni anno FIFA e Pes, o meglio eFootball si sfideranno sul campo da gioco per dimostrare chi dei due riuscirà ad offrire una simulazione calcistica più variegata ed affine al mondo del calcio. Mai come quest’anno però, i due colossi videoludici hanno preso strade completamente diverse.
FIFA 22: due generazioni a confronto
Annunciato da qualche settimana, il nuovo capitolo della storica saga targato EA si prepara, almeno prestando attenzione alle parole del team, ad una rivoluzione nel gameplay. L’uso della nuova tecnologia HyperMotion e il maggior numero di dati gestibili dalle nuove console, Xbox Series X/S e PlayStation 5, forniranno nuove vette per quanto riguarda le animazioni e l’IA dei 22 giocatori in campo.
Ed è in queste poche parole che possiamo notare la prima e significativa differenza con il calcistico targato Konami. FIFA 22 presenterà due versioni completamente differenti, quella next gen che vanterà tutte le migliorie apportate sul titolo, con nuove animazioni, una grafica migliorata e novità anche per quanto riguarda le modalità offline. Mentre per le versioni old gen, capitanate dal PC i miglioramenti ci saranno, ma in netta minoranza rispetto alla controparte.
Le novità per quanto riguarda PlayStation 4, PC, Xbox One e Nintendo Switch si concentreranno su animazioni e fisica del pallone. Basteranno questi piccoli accorgimenti a farsi spazio tra la concorrenza interna ed esterna?
Rimane poi la scelta, poco apprezzata, di rendere l’upgrade next gen a pagamento in tutti i casi tranne uno, l’acquisto della ultimate edition alla modica cifra di 99,99 euro.
eFootball: inclusività e free to play
Pochi giorni fa invece, come un fulmine a ciel sereno e senza preparazioni di alcun tipo, Konami ha mostrato la nuova iterazione delle sua visione calcistica, eFootball. La caratteristica principale del prodotto sarà la componente free to play, trattata in maniera alquanto particolare.
Accanto all’annuncio in cui abbiamo ammirato alcuni scorci di gameplay, l’abbozzata roadmap dei contenuti ha fatto la sua comparsa, tra contenuti gratuiti ed altri venduti come DLC a pagamento. Nelle ultime ore infatti tramite tweet ufficiale, Konami ha dichiarato che una delle modalità più apprezzate, parliamo della Master League, sarà venduta come contenuto aggiuntivo a pagamento.
Cambiamo per un momento argomento parlando dell’inclusività, gestita a livelli estremi da eFootball. Il nuovo inizio di Konami verterà su di un crossplay generazionale, che comprenderà next gen, old gen e dispositivi mobile come iOS e Android. A colpire in maniera negativa gli storici fan ed alcuni esperti di settore, sono stati i piccoli scorci di gameplay che non hanno stupito per pulizia dell’immagine e resa delle animazioni.
Il nuovo motore grafico, l’Unreal Engine, non sembra aver apportato i cambiamenti sperati. “Seguendo le orme” di FIFA 22, anche eFootball ha utilizzato una nuova tecnologia per la cattura di nuove animazioni e skill. Durante il mese di agosto entrambi i titoli si mostreranno in corposi gameplay, sperando che entrambe possano portare ai risultati sperati.
FIFA vs Efootball: quale sarà la strategia vincente?
In chiusura rimane questa la domanda più gettonata. Tanti sono i dubbi e poche le certezza, almeno in questo momento, con una principale preoccupazione. Il fenomeno free to play, sta spopolando negli ultimi anni, regalando numeri enormi anche a produzioni poco in vista. Ci chiediamo se eFootball riuscirà a regalare un catalogo di attività all’avanguardia, senza sfociare in aggressivi sistemi di monetizzazione, con transazioni continue e DLC a pagamento.
Dall’altro lato siamo curiosi di scoprire se FIFA 22, dopo qualche anno di incertezza, riuscirà a cambiare passo con sostanziali cambiamenti promessi ormai da troppo tempo. Riuscirà così EA ad entrare prepotentemente nella next gen?