In un mondo in cui i giochi AAA la fanno quasi da padrone e i titoli indie invece sono su un gradino inferiore (seppur la maggior parte delle volte siano perfino migliori dei giochi di sviluppatori ben più noti), si stagliano quei piccoli gioiellini che prendono spunto da titoli che hanno fatto la storia come Mega Man, ma che riescono a possedere una propria originalità.
Questo è il caso di Fallen Knight, un platform-action sviluppato da FairPlay Studios e pubblicato da PQube, che è stato annunciato per PlayStation 4, Xbox e PC. Noi abbiamo provato il titolo sulla console Sony e l’esperienza di gioco, purtroppo, non è stata affatto positiva.
Ma bando alle ciance, e iniziamo quest’avventura a Neo-Utopia in compagnia di Lancelot e Galahad per sconfiggere il gruppo terrorista capitanato da Lucifer e i suoi scagnozzi. Entriamo nel mondo di Fallen Knight!
Un mondo senza guerre né fame… una vera Utopia!
In un futuro lontano, i Cavalieri della Tavola Rotonda sono finalmente riusciti a trovare il Sacro Graal. Se stai pensando che si tratti del fantomatico calice utilizzato durante l’Ultima Cena, sappi che sei davvero molto lontano da ciò che è in realtà: quest’ultimo non è altro che una fonte illimitata di pura energia. L’ottenimento di questa sacra energia ha messo fine a guerre e fame nel mondo grazie anche alla Cattedrale, una delle organizzazioni più antiche del pianeta.
La Cattedrale decise infatti di far sì che l’interno genere umano potesse attingere dal Sacro Graal il suddetto potere, costruendo i Pilastri Sacri come centri di distribuzione di questa energia in ciascun continente, ad una sola condizione: tutte le nazioni si sarebbero dovute unire, creando quindi la Neo-ONU.
Tuttavia, anche in un mondo che è ormai diventata una vera e propria Utopia, ci sono sempre coloro che cercheranno di mettere i bastoni tra le ruote e interrompere quindi la pace che tanto era stata agognata. Un gruppo di terroristi ribelli, chiamati Ripulitori, che reputano il Sacro Graal come il vero peccato dell’umanità ha deciso di iniziare la propria lotta contro questa nuova realtà.
Dopo aver dirottato l’aeronave dell’Arcivescovo durante un tranquillo giorno, la Cattedrale ha inviato due dei più valorosi combattenti che fanno parte dei Cavalieri della Tavola Rotonda: Lancelot e Galahad. Ed è proprio da questo punto che inizia l’avventura di Fallen Knight.
Due diverse storie in un unico gioco
Non appena inizieremo una partita a Fallen Knight ci troveremo nei panni di Lancelot, il 49° discendente di quello che fu l’originario Lancillotto ai tempi di Re Artù. Oracle, la nostra guida, ci darà una piccola dritta su ciò che dovremo fare. Come in un buon titolo simile al classico Mega Man, dovremo far fuori il maggior numero di nemici senza che la barra dell’energia si riduca inesorabilmente verso lo zero.
Però, stiamo parlando pur sempre di un Cavaliere della Tavola Rotonda, e il codice di un buon cavaliere non è uccidere il proprio nemico quanto disarmarlo e renderlo innocuo. Proprio da qui nasce l’originalità delle battaglie: ci ritroveremo infatti più e più volte davanti a nemici armati di fucili o lanciarazzi o addirittura trivelle ed enormi martelli.
Non ha importanza l’arma impugnata dal nemico, in quanto in Fallen Knight chiunque può essere disarmato se si ha prontezza di riflessi. Basterà, infatti, avvicinarsi abbastanza al nemico in questione e aspettare che quest’ultimo attacchi (ce ne accorgeremo da un bagliore rosso emesso dai suoi occhi). A quel punto non servirà altro che premere il pulsante utilizzato per l’attacco per procedere con il disarmo.
Perfino i boss, sei in tutto (numero che fa capire quanto poco longevo sia il titolo), possono essere disarmati. Ma non essendo, ovviamente, nemici comuni, bisognerà ripetere la procedura per un massimo di tre volte. Bisognerà quindi studiare per bene le mosse dei temibili avversari per giungere alla vittoria senza far uso di violenza. Ad ogni boss disarmato, quest’ultimo ci darà informazioni preziose in più sul proprio passato (da visualizzare nell’apposito Archivio) che non potremo avere se decidessimo di utilizzare solo la forza bruta.
In base a come vorremo procedere potremo ottenere due diversi finali, quindi poterli vedere entrambi è un’ottima scusante per poter rigiocare Fallen Knight una volta finita la run principale.
Differente è invece il caso di Galahad, il quale avrà una side-quest per conto proprio, preferibilmente da giocare una volta completata la prima run principale. A differenza della controparte valorosa, Galahad non si porrà alcun problema nell’uccidere i nostri nemici. La tattica per commettere un’eliminazione perfetta è esattamente quella utilizzata per il disarmo con Lancelot. La storia di Galahad procederà in parallelo con quella del primo cavaliere per capire ancora di più ciò che sta succedendo nel corso di Fallen Knight.
Le differenze però non si fermano solamente alla trama e alle uccisioni perfette, ma anche nel tipo di gameplay. Se nel primo caso ci troviamo di fronte ad un platform action 2D che ci consentirà di andare avanti man mano che completeremo i vari bellissimi e curatissimi stage, in Galahad’s Path le meccaniche di gioco ricorderanno molto quelle di un roguelike, con tanto di morte permanente. Non ha importanza quanto lontano tu sia arrivato con l’avventura, se ti faranno fuori dovrai ricominciare tutto da capo, volente o nolente.
Punti Onore e nuove abilità da sbloccare in un vero e proprio shop
Disarmare i nostri nemici non ci servirà solo a sbloccare uno dei due finali a disposizione, ma anche a guadagnare dei Punti Onore. Per l’esattezza ogni nemico disarmato ci conferirà 100 Punti Onore. Punti che potranno poi essere spesi nello shop, tra uno stage e l’altro, per sbloccare nuove abilità o incrementare i nostri punti ferita. Bisognerà quindi sbloccarli tutti se si vorrà ottenere l’abilità Excalibur che ci renderà il cavaliere più potente mai esistito.
Di base, non appena inizieremo Fallen Knight, il nostro personaggio partirà solamente con lo scatto e con l’abilità di poter scalare le pareti (senza dimenticarci ovviamente del potere Ira di Dio che potrà essere utilizzato solo quando la nostra barra energetica sarà al massimo). Man mano che sbloccheremo altre abilità renderemo Lancelot sempre più potente e più adeguato a sconfiggere i nuovi nemici e boss.
Avremo infatti modo, ad esempio, di attaccare a distanza o disarmare più nemici contemporaneamente se questi si troveranno vicini l’un l’altro. Il tutto darà vita a degli scontri mai noiosi, dai movimenti fluidi e dagli effetti luminosi in grado di lasciarci alcune volte a bocca aperta.
Quando ti accorgi che il gioiello è in realtà un articolo di bigiotteria
Date le premesse potremmo dire che Fallen Knight sia un vero e proprio gioiellino. Ma basterebbe solo un’occhiata più approfondita per renderci conto che ci troviamo più davanti ad un pezzo di bigiotteria piuttosto che ad un gioiello.
Si dice che non bisogna giudicare un libro dalla copertina, o in questo caso un gioco dal trailer. Ed è veramente ciò che mi sento di dire.
Se hai intenzione di acquistare Fallen Knight solamente dopo aver guardato il trailer, devo metterti in guardia. E lo dico con un dispiacere enorme perché il gioco ha tutte le potenzialità per poter essere un titolo validissimo, purtroppo sono più i difetti che i pregi ciò che lo accomunano.
Come detto poco prima, abbiamo giocato Fallen Knight nella sua versione per PlayStation 4 e ci sentiamo di dire che è uno dei porting peggiori ai quali si possa giocare. Iniziamo col dire che un bug di proporzioni gargantuesche affligge Fallen Knight, e tutt’ora, al momento della stesura di questa recensione, non è stata rilasciata alcuna patch per risolvere il problema.
Con la premessa che in un titolo come Fallen Knight sia difficile non morire neanche una volta, quando ci ritroveremo con nessun punto vita e quindi vedremo la schermata di Game Over, ci verrà data una scelta: riavviare la partita dall’ultimo checkpoint o uscire e tornare al menù principale. Bene, se si dovesse pigiare sul pulsante “RIAVVIA” il gioco si bloccherà del tutto.
E no, non parlo di un crash della console, ma un vero e proprio blocco del gioco, che continuerà a girare ma non avremo più alcun comando. Il nostro controller sarà come scollegato, e l’unica alternativa sarà chiudere l’applicazione e riavviarla, perdendo così tutti i progressi di gioco.
Quindi le scelte saranno fondamentalmente due: tentare di finire Fallen Knight con l’ansia della morte che ti alita sul collo e il rischio che il gioco si blocchi, o giocarlo in modalità facile che ovviamente ci darà così tanti aiuti che sarà quasi impossibile uscirne sconfitto (e che toglie quindi tutto il divertimento all’esperienza di gioco).
Ma facciamo finta di non aver visto questo problema enorme, e diamo una seconda possibilità al gioco. Purtroppo non è possibile, sin dall’inizio, una volta premuto il tasto “Nuova Partita“. Ci troviamo davanti ad alcune schermate di testo che non capiamo del tutto e che fanno riferimento ad una battaglia in atto tra Lancelot e Lucifer (il boss finale del gioco). Al che si può pensare che ciò che stiamo vedendo non è altro che un prologo che è anche l’epilogo e che il gioco ci spiegherà come si è arrivati a quel punto.
Invece no, perché facendo un confronto con le altre versioni di Fallen Knight, capiamo come quelle schermate di testo che leggiamo all’inizio siano destinate al finale del gioco. Già, ci spoilerano il finale non appena premiamo il tasto per iniziare una nuova partita. Questa è una cosa su cui non si riesce a sorvolare, anche perché significa aver fatto un orribile lavoro di porting tra una versione e l’altra.
Manca un’ultima perla per completare questa parure di difetti: la traduzione italiana pessima. Davvero, molto spesso durante la run, ho pensato che abbiano utilizzato Google Translate per tradurre Fallen Knight. Non parlo solo di alcune schermate di caricamento che ti spiegano come disarmare i boss, ma anche nella traduzione dei dialoghi. Ti basti solo pensare che uno dei tanti boss porta il nome di “Strike” e in una stringa di testo vediamo il nostro protagonista chiamarlo “Urto”.
Conclusioni
Fallen Knight è un’occasione mancata. Uno di quei corridori che partono al via senza alcuna paura e che puntano alla vittoria, ma che a pochi metri dalla fine decide di fermarsi per farsi sorpassare da tutti e arrivare ultimo. Sono tanti i pregi che potrebbe avere un titolo come questo, partendo da un level design curato e colorato, dei personaggi anch’essi ben realizzati e dei combattimenti che non annoierebbero neanche un attimo.
Purtroppo i difetti sono maggiori dei pregi, e alcuni di questi ti portano a pensare che non vale la pena acquistare un titolo come Fallen Knight se non nella sua versione più ottimizzata, si spera, in un futuro prossimo attraverso una patch correttiva. Da poco è giunta la notizia che l’uscita del gioco per Nintendo Switch è stata rimandata a data da destinarsi: che gli sviluppatori si siano accorti dell’enorme mole di problemi che affliggono Fallen Knight e quindi hanno deciso di risolverli almeno per la versione Switch?