Posto che vai, MMO che trovi ed in questo caso New World si è visto colpito proprio nel profondo da nientepopodimeno che da un account nominato AmazonOfficial, causando una escalation di battute, troll e scherzi di dubbio gusto sullo stesso Jeff Bezos ed i suoi dipendenti Amazon.
Il tutto comincia con la regola d’oro degli MMO, ovvero che alcuni nomi compresi blasfemie, riferimenti sessuali espliciti, frasi di odio non possono essere selezionati dai giocatori, ma nel caso di società? Questa è la risposta che Lulu ha voluto dare, nominando il proprio personaggio di New World in AmazonOfficial.
Oltre alla giusta dose di coraggio ed un allineamento caotico puro, Lulu non solo ha voluto elencare una serie di Fun Fact fantozziani su dipendenti in catene o costretti a creare “pozioni” perché senza pause bagno, ma ha consigliato di giocare a Final Fantasy XIV e di non finanziare Bezos “per il suo prossimo viaggio in una lamiera dalla forma fallica”!
https://twitter.com/luulubuu/status/1420426553968709633
New World subisce un duro colpo all’immagine dalla stessa Amazon… o quasi!
Ovviamente il comportamente di Lulu ha ispirato ulteriori giochi di parole, battute pubbliche e ha contribuito a far dilagare il fenomeno dei troll sul nuovo gioco Amazon, che nonostante sia vittima di questo scherzo, il suo comportamento verso dipendenti sfruttati ed in rivolta poco si avvicina alle battute di AmazonOfficial, che ha regalato un perfetto spettacolo satirico in piena regola!
Comportamenti del genere non sono accetti, sia chiaro, ma ogni tanto sono azioni come queste che ribaltano i punti di vista, soprattutto se a farlo è lo stesso account nominato AmazonOfficial, che ha reso il tutto ancora più ironico. Insomma, se qualcuno si chiamasse RiotGames e si mettesse a fare battute durante le partite la situazione potrebbe sfuggire di mano in poco tempo, ma chi non ha mai voluto osservare il mondo bruciare almeno una volta?
In questo caso, Lulu ha fatto quello che molti avrebbero voluto esternare, facendolo in una maniera degna di un cabarettista, KUDOS!