Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto come Piet Mondrian, è un artista di cui in un modo o nell’altro hai già sentito parlare. Si tratta di un pittore olandese appartenente alla corrente del Modernismo che , insieme a un altro poliedrico artista (Theo van Doesburg), è a tutti gli effetti il fondatore del neoplasticismo.
Proprio da questo particolare movimento artistico prende il suo nome Mondrian – Plastic Reality, un particolare videogame brick-breaker che ci porta a scoprire i capolavori artistici del XX secolo. Si tratta a tutti gli effetti di un sequel del gioco Mondrian – Abstraction in Beauty, nel vero e proprio senso della parola dato che questo capitolo lo surclassa in praticamente qualsiasi aspetto. Questo sequel porta con se una campagna di gioco, tantissime modalità di gioco e un level-maker davvero invidiabile.
Avanzando a colpi d’arte
Gradita novità è la modalità storia: non solo questa fornisce un tutorial abbastanza dettagliato delle meccaniche di gioco, ma ha anche una finalità istruttiva. Nei panni di Piet Mondrian dovremo ripercorrere tutte le opere dell’autore, aggiungendole a un museo immaginario che avremo cura di ampliare giocando.
Ogni quadro o scultura contiene un livello, declinato in molteplici difficoltà. Una volta superato, nella parete del nostro museo spunterà un altro quadro, con relativa spiegazione fornitaci da Mondrian in persona. Ho molto apprezzato l’intento culturale inserito dallo sviluppatore Lantana Games; per carità, queste cutscene si possono saltare a piè pari, ma perché perdere l’opportunità di scoprire qualcosa in più sul modernismo e su chi lo ha animato fra una partita e l’altra?
Il gameplay di Mondrian – Plastic Reality è quello di un semplice brick-breaker orbitale. Con un pod in grado di scorrere a 360 gradi, sarà obiettivo del giocatore quello di far rimbalzare la palla all’interno del livello, così da rompere tutti i mattoncini; tutto questo. ovviamente, senza farla uscire dal livello. I blocchi, così come palla e pod vantano parecchie forme differenti, così come è possibile attivare dei power up speciali rompendo dei mattoncini particolari.
Rompendo i blocchi potrebbe capitarti di vedere partire qualche gemma, da acchiappare prima che esca dal livello. Le gemme, oltre ad avere una modalità dedicata, servono per comprare sfondi e elementi estetici per personalizzare il tuo museo. Dal punto di vista degli elementi e delle meccaniche di gioco in sé, ci troviamo quindi davanti a un brick-breaker abbastanza comune.
A dare un po’ di tono a un gameplay probabilmente sono i diversi personaggi utilizzabili. Oltre a Mondrian sono presenti autori come Sophie Taeuber-Arp, Hale Woodruff, Loïs Mailou Jones e Andy Warhol; ognuno di questi famosi artisti porta con sé delle statistiche diverse che consistono in freno, accelerazione e velocità massima. A movimentare ancora un po’ le cose sono presenti dei livelli meno generici che raffigurano vere e proprie opere d’arte.
Mondrian Maker, l’editor dei sogni
Quando parliamo di Mondrian Maker mi si scioglie letteralmente il cuore. Raramente, se non quasi mai, ho visto un editor di livelli creato con così tanto amore. Oltre a un tutorial testuale veramente specifico e puntuale, è davvero facile utilizzare questo editor. Se sei stato contagiato dalla vena artistica della modalità storia, con Mondrian Maker potrai, dopo averla testata, condividere la tua opera d’arte con l’intera comunità di Steam grazie al Workshop.
Ovviamente, questo supporto della community può rendere la libreria di livelli di Mondrian – Plastic quasi infinita, visto che chiunque può usufruire dei lavori condivisi da altri giocatori.
Come se l’editor non fosse abbastanza Mondrian – Plastic Reality mette a disposizione del giocatore una manciata di modalità, tutte divertenti. Si spazia dalla classica endless run, alla già citata gem hunt in grado di farti mettere le mani su buone quantità di valuta di gioco, per arrivare alla modalità arcade. Quest’ultima è una partita in cui, dopo aver scelto il tuo personaggio preferito, dovrai affrontare con ben 3 vite i punteggi degli altri giocatori in una leaderboard globale.
Come avrai intuito, uno dei punti forti di Mondrian – Plastic Reality è la qualità e la rigiocabilità dei contenuti, pregi che potrebbero renderlo adatto a qualsiasi amante del genere brick-breaker.
È tempo di cambiare musica!
Sul fronte tecnico questo divertente gioco arcade si difende abbastanza bene, con animazioni convincenti (considerando il budget) e disegni molto curati. Abbiamo da ridire soltanto sulla scelta di rendere randomica la scala di colore globale dei livelli: se molto spesso si hanno colori diversi o pattern simili alle opere più famose di Mondrian, talvolta capita che escano fuori dei livelli a tinta unita. Quando capita un livello di colore grigio diventa davvero difficile distinguere la pallina (già piccola) e risulta davvero frustrante andare il game over per questa svista. E mentre mancano bug o glitch grafici di sorta, purtroppo abbiamo un altro (ma ultimo) appunto.
Il comparto sonoro di Mondrian – Plastic Reality è probabilmente l’elemento che più mi ha deluso e disturbato di più del titolo. In un titolo come questo che dovrebbe creare delle vibe chill, mi sarei aspettato molta più varietà musicale. Benché rientri nel genere, l’unico tema a fare da sottofondo al gameplay finisce per diventare una nenia assillante. È stato davvero un peccato dover mutare il gioco e provvedere con una playlist personale!