Dungeon Defenders: Awakened fa parte di una categoria di giochi evoluti dai classici tower defense, i così detti dungeon defense, titoli nei quali dovremo sempre combattere orde di nemici, ma in terza persona piuttosto che con il semplice posizionare elementi sulla mappa da difendere. Quello che all’inizio sembrava un miscuglio azzardato si sta invece ritagliando sempre di più una fettina di mercato grazie soprattutto alla loro immediatezza e velocita delle partite.
Proprio parlando di velocità delle partite, Dungeon Defenders: Awakened ha un altro punto a favore iniziale vista la sua uscita su Nintendo Switch, console portatile che può permettere anche a chi non ha la possibilità di giocare da casa, di spendere del tempo con la nostra passione comune, i videogiochi. Andiamo a vedere cosa ha da offrirci questo titolo.
Dungeon Defenders: Awakened, trama e ambientazione
Il titolo, come molti del suo genere, non gode di una vera e propria trama, ma più di un pretesto per giustificare l’imminente genocidio di “innocenti” mostri da parte di uno dei nostri eroi; nel caso di Dungeon Defenders: Awakened, la causa scatenante sarà causata da un maldestro eroe, il quale incidentalmente distrugge un cristallo avente la funzione di sigillo fra il nostro mondo e uno popolato da mostri di ogni genere, scatenando così la loro invasione.
Cinque eroi saranno chiamati a ergersi contro questa nuova e temibile minaccia, esplorando i numerosi dungeon e proteggendo i cristalli al loro interno dall’assalto dei mostri; cristalli che rappresentano l’ultima possibilità per sigillare nuovamente gli invasori nel loro mondo.
Nella più classica delle ambientazioni fantasy, Dungeon Defenders: Awakened ci offrirà tutti gli elementi e i cliché del caso, con taverne, dungeon, orchi, goblin, scheletri, spade e magie. Anche le classi fra le quali potremo scegliere non faranno eccezione: guerriero, mago, arcere e monaco, con una quinta che non andremo a spoilerare.
Gameplay e meccaniche
Il vero cuore pulsante di Dungeon Defenders: Awakened è il suo gameplay, come ci si poteva aspettare da un gioco di questo genere. Avviando il gioco ci ritroveremo nella taverna la quale fingerà da base operativa e dalla quale partiremo, grazie al cristallo al suo interno, verso i dungeon nei quali dovremo difendere i cristalli.
Scelto il primo livello, il titoli ci chiederà se vogliamo giocare il tutorial, cosa che io consiglio vivamente anche se non è fatto proprio benissimo, lasciando alcune cose inspiegate e costringendo il giocatore a doverle imparare sulla sua pelle, ma poco male. Scelto il nostro personaggio fra le cinque classi disponibili, Dungeon Defenders: Awakened ci insegnerà le meccaniche di base. Potremo infatti contare su diverse trappole e macchinari per ostacolare l’avanzata dell’orda ma anche sulle abilità da combattimento del nostro personaggio.
Il turno prima di ogni ondata di mostri da respingere, ci darà la possibilità di preparare le nostre difese in quella che viene chiamata la fase di costruzione. Durante questa fase potremo piazzare le nostre trappole, i macchinari o le armi da difesa oltre che riparare quelle già esistenti in caso fossero danneggiate, spendendo i cristalli verdi, la valuta del gioco.
La cosa bella di questa fase è che ogni personaggio sarà dotato delle proprie costruzioni da difesa, che si andranno a sbloccare mano a mano che il nostro eroe aumenterà il proprio livello combattendo le orde, ma non è tutto! Difatti, sarà sempre possibile cambiare il personaggio in uso per respingere l’orda, in modo da creare le più disparate combinazioni di strumenti macchine e armi per difendere il cristallo. Questo va a impattare pesantemente e in modo molto positivo sul fattore strategico di Dungeon Defenders: Awakened.
Finita la fase di costruzione, si passerà alla fase di combattimento. Nella mappa ci saranno alcuni ingressi segnalati anche molto bene, dai quali arriveranno i nemici. Qui scenderanno in campo le abilità di combattimento dell’eroe che avremo scelto. Ognuno sarà dotato di un gameplay unico, basato su due azioni base, una di attacco più una specifica per classe, e ad abilità peculiari le quali, una volta usate, avranno un periodo di ricarica prima di poter essere utilizzate nuovamente.
Giocando in singolo spesso ci toccherà correre da una parte ad un’altra della mappa per respingere gli assalitori e, in caso alcuni riuscissero a raggiungere il cristallo, un testo su schermo insieme a un allarme ci avviseranno di questo, Ovviamente bisognerà mollare tutto ciò che stiamo facendo e correre a sbarazzarci dei nemici prima che sia troppo tardi.
Ogni fine ondata, potremo riscuotere dei premi da un forziere posizionato vicino al cristallo, il quale conterrà oltre alla valuta corrente per costruzioni difensive, anche equipaggiamento per il nostro eroe. L’equipaggiamento giocherà un ruolo molto importante per la riuscita della nostra missione e, se quello difensivo potrà essere indossato indiscriminatamente da tutti, non sarà così per le armi; visto e considerato che i forzieri ci ricompenseranno solo con le armi dell’eroe in uso, servirà gestire bene questo fattore per non lasciare indietro altri eroi.
Ogni dungeon sarà composto da 5 ondate e sarà possibile giocarlo in diversi livelli di difficoltà dove, oltre ad aumentare la potenza dei nemici e il loro numero, aumenteranno anche le ricompense in caso di successo. Il gioco varrà sicuramente la candela ma ti avviso che ai livelli di difficoltà più elevati, Dungeon Defenders: Awakened presenta una bella sfida anche per chi mastica il genere.
Tecnicamente parlando
Dungeon Defenders: Awakened graficamente è molto colorato e si presenta bene sia come ambientazioni che come personaggi; la cosa peggiora un po’ quando andiamo a parlare di animazioni, poche e abbastanza monotone. Altro fattore che non considero totalmente un difetto è un effetto blur in lontananza, scelta che non capisco anche perché Nintendo Switch è capace di fare molto di più tecnicamente, non come in questo caso e in quello del recente Disgaea 6, per non parlare dei nemici in lontananza i quali, fino a che non saremo attaccati a loro, si muoveranno palesemente a scatti molto brutti da vedere.
Il sonoro è abbastanza anonimo ma fa il suo, accompagnandoci nel nostro massacro in linea con il tema trattato. I comandi hanno bisogno di pratica per essere padroneggiati al meglio e non risultano proprio intuitivi; fortunatamente dopo un po’ di dungeon ci si prende la mano.
Dungeon Defenders: Awakened offre tantissime modalità di gioco diverse e tante cose da fare; il tutto si traduce in una longevità non da poco soprattutto se si è fan di questo genere e la modalità cooperativa online è la ciliegina sulla torta.
Un’ultima nota per Dungeon Defenders: Awakened riguarda i menù, davvero poco ispirati e che a volte rendono difficile anche il solo capire dove si trova il cursore per la selezione. Durante le mie ore trascorse in difesa dei cristalli nei diversi dungeon, non ho riscontrato nessun bug ma qualche piccolo calo di frame rate.