Finalmente, dopo la nostra anteprima nella quale avevamo manifestato il nostro interesse e apprezzamento per Shadowverse: Champion’s Battle, è arrivato il momento di dire la nostra su questo titolo grazie a questa recensione. Il gioco si basa sull’omonimo anime di successo e cerca di trasmettere durante il gioco le stesse sensazioni, grazie anche all’inserimento di personaggi originali della serie animata.
Shadowverse: Champion’s Battle di base si presenta come un decknuilding game, giochi nei quali grazie a delle carte aventi ognuna delle differenti abilità, sfideremo altri giocatori in delle battaglie strategiche. A tutto questo però, il titolo aggiunge anche una buona trama, una componente esplorativa e meccaniche da gioco di ruolo che si sposano benissimo con la tipologia del titolo rendendolo degno di interesse. Andiamo a vedere cos’è emerso dalla recensione.
Shadowverse: Champion’s Battle trama e ambientazione
Incipit non molto originale ma che va sempre di più di moda nei titoli nipponici; saremo il nuovo arrivato nella scuola della cittadina dove ci siamo trasferiti. Qui, già in ritardo il primo giorno, faremo la conoscenza dei nostri nuovi compagni di avventura i quali ci introdurranno al gioco del momento, Shadowverse, un gioco nel quale con le proprie carte virtuali si sfidano gli avversari in strategiche battaglie.
Ovviamente, anche se non conoscevamo l’esistenza fino a l’istante precedente, saremo dei campioni nati in questo gioco e asfalteremo il nostro tutor e amico il quale rimarrà impressionato dalla nostra abilità. A questo punto decideremo insieme ai nostri 3 nuovi compagni di iscriverci al club scolastico di questo gioco ma, dopo numerose fatiche per riuscire a trovarlo, ci viene comunicata l’intenzione da parte del consiglio studentesco di chiuderlo per mancanza di iscritti.
Difatti, prima del nostro arrivo il club contava solo un iscritto ma, superando in una battaglia di Shadowverse i membri del consiglio studentesco, riusciremo a ottenere una proroga e due condizioni per mantenere attivo il club: avere almeno 7 iscritti e soprattutto vincere il torneo nazionale. Da questo punto insieme ai nostri amici, partirà la scalata alle classifiche per ottenere prima la partecipazione e infine la vittoria al torneo nazionale.
Shadowverse: Champion’s Battle non si svolge interamente nella scuola, ma avrà anche una grande mappa divisa in micro aree da esplorare liberamente e nelle quali potremo sfidare tutti i giocatori di Shadowverse per vincere diverse carte. L’ambientazione di questa citta è un Giappone dei giorni nostri, molto ben realizzato che riuscirà a catturare ulteriormente il giocatore senza relegarlo ai meri combattimenti di carte.
Gameplay e meccaniche
Il vero cuore di Shadowverse: Champion’s Battle risiede proprio nel gameplay. Iniziato il gioco potremo scegliere se il nostro alter ego sarà un ragazzo o una ragazza ma non avremo altre opzioni di personalizzazione e mossi i primi passi, saremo coinvolti nella prima sfida di carte.
I duelli ci vedranno competere contro un altro avversario, ognuno dotato di un proprio mazzo di carte appositamente preparato e, dopo che sarà stato scelto in maniera casuale chi farà la prima mossa, inizieranno le danze. Ad ogni turno i giocatori riceveranno un punto il quale servirà a giocare le carte dalla propria mano. Questi punti verranno ripristinati a ogni inizio turno e saranno sempre uno in più del turno precedente, fino ad averne un massimo di 10.
Più ne avremo a disposizione e più carte potremo giocare per volta. Ad aiutarci nell’accumulare questi punti ci saranno alcune carte dotate di particolari abilità le quali ci doneranno punti extra fruibili dal turno successivo. Le carte creatura saranno il cuore di ogni mazzo e una volta pagato il loro costo, entreranno in campo con un valore di attacco e uno di difesa; alcune possiederanno anche delle abilità che si attiveranno non appena la creatura entra in gioco.
Lo scopo principale dello scontro sarà quello di attaccare il leader avversario e ridurre i suoi punti vita virtuali a zero. Per fare ciò useremo principalmente le nostre carte creatura le quali potranno scegliere il bersaglio del loro attacco tra le carte nemiche o direttamente il leader; questo solo in caso non sia presente una carta difensore sul terreno, in quel caso dovremo per forza distruggerla prima di bersagliare il leader.
Le due meccaniche molto interessanti che Shadowverse: Champion’s Battle introduce sono l’Overflow e l’Evolution: l’Overflow è una meccanica la quale si attiverà automaticamente non appena avremo dai 7 punti in su nella nostra riserva per giocare le carte e potrà avere diversi effetti a seconda delle carte, donando loro aumenti di statistiche oppure l’abilità guardiano e molte altre.
L’Evolution invece è quella che mi è piaciuta maggiormente. Trascorso un certo numero di turni sarà possibile evolvere manualmente un certo numero di creature una volta che quest’ultime saranno sul campo di battaglia. Evolvere una creatura causerà un aumento di statistiche, possibili nuove abilità e per ultimo il cambio del disegno sulla carta stessa.
Questa abilità potrà veramente essere usata per ribaltare le sorti degli incontri, ma vale lo stesso per i nostri avversari; è la meccanica che riesce a dare sempre quel senso di incognita anche nei match che sembrano scorrere a senso unico. Detta in poche parole, ogni carta creatura conterà doppio, quindi dovremo scegliere con maggior cura quelle da inserire nel nostro mazzo.
Nelle fasi esplorative invece, potremo confrontarci con gli altri giocatori, pratica che ci farà ottenere esperienza per salire di livello nella tipologia di mazzo utilizzato e, in caso di vittoria, delle nuove carte. Le tipologie dei mazzi saranno 7 più una neutra e ogni deck potrà essere composto solo da carte di quella categoria più le neutre.
I nuovi deck verranno sbloccati man mano che sconfiggeremo avversari i quali utilizzeranno quella tipologia di mazzo e, una volta completati ottenendo tutte le carte, potremo utilizzarli in battaglia. Un altro metodo per ottenere carte sarà acquistare i pacchetti digitali (stiamo parlando di acquisti virtuali effettuati nel gioco, non di valuta del mondo reale) presso i punti specifici nelle mappe, e la sensazione di spacchettare le carte è la stessa che chi gioca ai giochi di carte collezionabili conosce bene.
Tecnicamente parlando
Shadowverse: Champion’s Battle si presenta molto bello e ben realizzato dal punto di vista grafico, senza trascurare niente. Ambienti, personaggi, animazioni delle carte e le carte stesse sono disegnati magistralmente. Anche tutti i menù e l’interfaccia sono intuitivi e mai confusionari, facendo ambientare subito il giocatore.
Il sonoro merita una menzione speciale, non tanto per quello che riguarda le musiche, comunque davvero buone per la tipologia di gioco, ma soprattutto per il doppiaggio di personaggi e carte creatura; quest’ultime saranno dotate di tre frasi, una di ingresso, una di attacco e una di sconfitta e ci faranno “affezionare” al nostro mazzo di carte in Shadowverse: Champion’s Battle.
I controlli sono completi e facili da padroneggiare e muoversi nei vari menù risulta molto semplice. Le meccaniche del gioco sono abbastanza complesse da renderlo soddisfacente ad ogni incontro vinto e che invece ci invoglia a tentare nuovamente a ogni sconfitta.
Una aggiunta notevole (necessaria per questa tipologie di gioco), è costituita dalla modalità battaglia locale e online che va ad aumentare notevolmente la longevità del titolo. Un peccato però è la mancanza di localizzazione in italiano che potrebbe allontanare i meno avvezzi alla lingua inglese anche se i testi in verità sono molto semplici da tradurre.
Durante le mie ore a battagliar con le carte, non ho riscontrato nessun bug di sorta o errori da segnalare.