Lo ammeto, probabilmente ciò che ha attirato la mia attenzione la prima volta che ho visto Glitchpunk in azione, è stata la palese somiglianza con un titolo che ho consumato ormai molti anni fa, ovvero Grand Theft Auto 2 (GTA 2). Lo stesso sviluppatore Dark Lord non fa mistero del fatto di essersi ispirato a questo titolo, anche perché sarebbe impossibile affermare il contrario. La differenza sostanziale fra i due titoli è l’ambientazione cyberpunk che caratterizza il titolo oggetto di anteprima.
In Glitchpunk saremo un sfortunato androide il quale non ricorda niente del suo passato, arrivato non si sa come a New Baltia, una delle quattro città che il titolo ci metterà di fronte, anche se al momento della nostra anteprima saranno disponibili solamente 2, ma non preoccuparti, le cose da fare saranno parecchie.
In città verremo avvicinati da un losco individuo appartenente ai piani alti del governo il quale, dopo averci fatto un brevissimo test attitudinale, ci ricompenserà con uno zero nel punteggio, classificandoci come androide e loro nuovo mercenario. Non avendo molte altre alternative, ci toccherà accettare l’offerta e iniziare col primo contratto.
Riceveremo le informazioni sui bersagli rispondendo alle cabine telefoniche e dopo aver capito chi sono i nostri obiettivi, intraprenderemo la prima missione la quale servirà da tutorial del gioco. Verremo introdotti all’acquisto di armi e oggetti e andremo a far fuori i 3 sfortunati androidi finiti come obiettivo del nostro contratto; il tutto in pieno stile GTA 2.
Glitchpunk: il gameplay che ti aspetti
Anche il gameplay si rifà notevolmente a GTA 2, con la possibilità di muoverci nelle varie vie della città a piedi o a bordo di veicoli come automobili o moto che potremo comprare, o più facilmente potremo rubare ai malcapitati di turno, e avremo la possibilità di far fuoco su qualunque abitante anche se lo sconsigliamo vivamente.
Glitchpunk ci immerge in città dove comandano le varie bande e aggredire uno dei loro membri significa perdere fama nei loro confronti ma, ancor più importante, scateneremo la loro ira che spesso si concluderà in carneficine le quali non ci vedranno sempre vincitori. A tutto questo c’è da aggiungere la veramente pressante presenza di polizia che ci renderà il tutto meno facile.
Una nota riguardo la polizia è d’obbligo, visto che sarà molto difficile portare a termine le missioni senza farci beccare e, se questo dovesse avvenire, la situazione sarà abbastanza ardua. Sebbene presente il classico tempo da far passare per far perdere le nostre tracce, questo sarà veramente lungo e se per difenderci faremo fuori quale poliziotto, il tempo si resetterà e raddoppierà. Questa parte potrebbe risultare frustrante anche perché è davvero molto difficile non averli tra i piedi.
In Glitchpunk avremo a disposizione diverse armi per dispensare la nostra legge e scalare i ranghi della popolarità tra le diverse fazioni, ma ne potremo portare solamente 2 contemporaneamente. A venirci incontro per potenziarci però avremo una serie di innesti cibernetici (immancabili nei titoli con questa ambientazione) che andranno a fornirci abilita attive, passive e aumenti dei nostri parametri i quali saranno diversi, come i classici punti vita, rigenerazione, concentrazione passando per velocità di movimento, di attacco, life drain a altre.
Le mappe di Glitchpunk sono grandi e ricche di cose da fare, come missioni secondarie, a tempo e delle fazioni, e piene di posti da visitare come negozi, garage per modifiche, pawn shop, centri per i cacciatori di taglie e davvero molti altri. Sicuramente il titolo ha molte attività da offrire anche se, durante le mie ore trascorse giocandoci, ho notato una ripetitività di base e poca varietà negli obiettivi delle missioni.
Una cosa che va sicuramente migliorata in Glitchpunk è la manovrabilità dei veicoli; ok che in questo futuro distopico proposto da Glitchpunk i veicoli lievitano vicino l’asfalto, ma l’effetto “pattinaggio” è davvero marcato e spesso, soprattutto quando saremo inseguiti o nelle missioni a tempo, ci ritroveremo bloccati contro qualche muro.
Anche il design delle mappe, sebbene spruzzino Cyberpunk da ogni dove, non è proprio il massimo e spesso mi sono ritrovato a cadere da diversi livelli di altezza con conseguente morte del personaggio, senza essermene reso conto. Anche gli ingressi negli edifici non sono segnalati in modo vistoso, causando così il girovagare a vuoto per diversi minuti prima di capire da dove accedere.
Conclusione
Tutto sommato Glitchpunk è riuscito a divertirmi abbastanza, grazie sia (forse soprattutto) al fattore nostalgico e sia al gameplay semplice e le tante cose ha da offrire. Purtroppo il titolo è affetto da diversi difetti tecnici, alcuni legati al gameplay, come la manovrabilità delle auto e il desing delle città, mentre altri allo sviluppo.
Difatti purtroppo, non sono mancati pesanti cali di frame durante le mie partite piuttosto frequenti, arrivando perfino a dei piccoli “freeze” soprattutto a bordo dei veicoli.
Bisogna tenere conto del fatto che Glitchpunk è comunque in accesso anticipato e lo sviluppatore ha tutto il tempo per metterci mani e correggere questi problemi, magari ascoltando i vari consigli che arrivano dalla comunque abbastanza numerosa community del gioco.