Avvicinandoci all’uscita della seconda stagione della serie di The Witcher, ispirata totalmente ai libri di Andrzej Sapkowski, parlare del rapporto tra lo strigo Geralt e la maga Yennefer non è mai fuori luogo. Dal debutto della prima stagione nel 2019 della serie Netflix, le vendite di The Witcher 3 sono aumentate esponenzialmente, registrando per dicembre 2020 un incremento del 554% guadagnando una seconda giovinezza. Ci sono differenze nella relazione dei due tra il videogame e i libri? Assolutamente sì. In questo articolo, infatti, andremo ad analizzare per bene come la relazione è stata rappresentata nell’opera di CD Projekt Red e come, invece, viene descritta nei libri.
L’amore atavico tra Geralt e Yennefer
Come molti fan della saga videoludica sanno, Yennefer di Vengerberg fa la sua prima e vera comparsa solo nel terzo capitolo. Nel primo titolo vi sono solo cenni della sua esistenza, interpretabili facilmente da chi ha letto i libri, in quanto il suo nome non viene mai menzionato. “La misteriosa maga” di cui si parlava viene citata con il suo nome solo nel secondo capitolo della serie, mentre in The Witcher 3: Wild Hunt viene mostrata in tutta la sua esaustiva bellezza.
A quel punto la relazione tra Yennefer e Geralt è già matura: lo strigo conosce la maga da parecchio tempo, e la loro relazione era già più che avviata, quindi chi ha giocato solo ai videogame non ha ben chiaro come i due si fossero conosciuti e amati. I due si sono conosciuti in maniera decisamente burrascosa e insolita; e chi ha visto la serie Netflix, che riporta abbastanza fedelmente il loro primo incontro, sa già di cosa sto per parlare.
“L’ultimo desiderio” è un racconto preso dal libro, Il Guardiano degli Innocenti, e narra del primo incontro tra lo strigo e la maga. Jaskier (o Ranuncolo), conosciuto anche come Dandelion, è stato ferito gravemente da un Djinn, una sorta di genio fuoriuscito da un’anfora sigillata ritrovata da Geralt nei pressi di un fiume, e dopo varie ricerche a Rinde, il witcher viene a sapere che l’unica persona in grado di salvarlo è una maga, che vive nella casa del mercante di Novigrad, Beau Berrant.
Arrivato nella dimora lo strigo rimane incantato dalla bellezza di Yennefer, che accetta di aiutare lo sfortunato Jaskier. Senza dilungarmi troppo, basti sapere che lo sviluppo della vicenda prende una piega improvvisa, portando Geralt a esprimere un desiderio al Djinn per salvare la vita alla maga, facendo iniziare la storia d’amore tra i due: quell’ultimo desiderio espresso da Geralt li lega per sempre, facendoci pensare che il loro amore, alla fine, sia solo frutto di un incantesimo.
E la relazione con Triss Merigold in The Witcher 2 e The Witcher 3?
Triss Merigold di Maribor è un personaggio esistente realmente nei libri, ma non con lo stesso ruolo di amante che ricopre nei videogiochi. Molti fan della saga videoludica in effetti sono più affezionati a Triss, in quanto presente in tutti e tre i capitoli come partner dello strigo, ma c’è da tenere bene in mente una cosa: Geralt non è innamorato veramente della “Quattordicesima del Colle”. Nel secondo capitolo e, meglio ancora in The Witcher 3, viene spiegato che il witcher è stato vittima di un’amnesia causata dalla sua stessa “morte” durante una sommossa di non-umani. Lo strigo viene poi soccorso da Yen, che a sua volta si ridusse in fin di vita per cercare di salvarlo.
Egli si dimentica di Yennefer, della loro relazione e di alcuni suoi stessi trascorsi. Triss diventa una sorta di palliativo, sfruttando questo momento di vulnerabilità di Geralt. Nei libri la loro relazione è frutto di un incantesimo della maga, innamorata dello strigo, ma non corrisposta naturalmente. Dopo poco infatti, finiti gli effetti dell’incantesimo, Geralt pone fine alla loro relazione fittizia. Se vogliamo restare quanto più canonici possibile durante il completamento di The Witcher 3, la romance con Triss è da evitare, in quanto frutto maggiormente di una scelta dettata dal fanservice.
Perché Yennefer è il vero amore di Geralt anche in The Witcher 3?
Ok, so cosa stai pensando. Probabilmente preferirai Triss a Yennefer, perché da quello che si evince da The Witcher 3, quest’ultima è insopportabile, tossica e molto fredda nei confronti dello strigo. Ma non è così. La realtà dei fatti è che la loro relazione nel progetto di CD Projekt Red è stata trattata un po’ superficialmente, approfondendo poco i sentimenti che legano l’uno all’altra. L’amore è assolutamente irrazionale, ma bisogna ricordare che è anche, in parte, una scelta. Perché Yennefer è la donna ideale per Geralt? Da quello che si evince dal personaggio, si sa che è attratto da donne forti e arroganti, che lui possa considerare come sue pari a livello intellettuale.
Inoltre, per quanto tu possa magari pensarla diversamente, i due sono molto simili. Entrambi sono degli individualisti aspri e sarcastici, i cui atteggiamenti vanno alle volte a mascherare problemi di evidente alienazione sociale. Entrambi hanno vissuto un’infanzia ingiusta e difficile, affermandosi solamente con la loro forza di volontà e attaccamento alla vita. Entrambi sono sterili ma desiderosi di avere una famiglia, cosa che sempre entrambi trovano con Ciri, diventando a tutti gli effetti come dei genitori per la ragazza.
Ritornando invece alla possibile contestazione del “il loro amore è solo frutto del desiderio di Geralt per salvarle la vita”, non è esattamente corretta. E ti spiego subito perché.
È vero, l’ultimo desiderio di Geralt ha legato per sempre il suo destino a quello di Yennefer, ma lo strigo avrebbe potuto desiderare qualsiasi altra cosa, eppure ha scelto di legarsi alla maga, per impedire che il Djinn la uccidesse. Considerando che la donna lo aveva anche manipolato magicamente per i suoi scopi, non aveva motivo di esprimere questo desiderio. E allora perché lo ha fatto? Molto semplicemente, Geralt era già innamorato di lei.
Questo atto ha significato molto per Yennefer: nessuno aveva mai combattuto per lei o, più correttamente, nessuno si era mai sacrificato di propria iniziativa per lei. Il ruolo che ricopre il desiderio è dunque ambiguo, lo stesso suo contenuto probabilmente è impossibile da soddisfare, come spiega Yen nel racconto “Qualcosa di più” e durante la quest del Djinn di The Witcher 3. Quindi la verità di fondo è una sola, sarebbero entrambi disposti a sacrificarsi l’uno per l’altra, e se non è amore questo, allora non ho idea di cosa lo sia.