In questo articolo avevamo visto la Corea del Sud vagliare nuove possibilità per togliere le limitazioni sui videogiochi da parte dei minorenni mentre la Cina ha invece deciso di muoversi al contrario, infatti dopo un mini dibattito sulla stampa nazionale avvenuto ad inizio agosto, ha introdotto misure restrittive nell’ambito dei videogame online nel tentativo di frenarne la dipendenza, ormai piaga diffusa in tutto il paese soprattutto nei giovanissimi.
Purtroppo tale decisione da parte della Cina, rischia di essere una mannaia sul collo di società come Tencent e NetEase, che già a metà agosto avevano perso miliardi di dollari nella borsa di Hong Kong per un articolo dell’Economic Information Daily che si limitava a chiedere delle misure per limitare l’uso eccessivo dei videogiochi online da parte degli under 18.
In realtà ai minori già non era permesso il gaming online senza limiti, ma potevano giocare nei giorni feriali per massimo 90 minuti, e con un coprifuoco che entrava in vigore dalle dieci di sera alle otto del mattino, mentre nei giorni festivi e il fine settimana potevano avere accesso per un massimo di tre ore al giorno.
Cina: come controllare gli accessi al gaming online?
La National Press and Publication Administration ha sollecitato affinché le registrazioni ai videogiochi online e gli accessi vengano effettuati utilizzando il nome reale, sottolineando che i fornitori di giochi online dovranno adeguarsi di conseguenza e introdurre gli accessi esclusivamente con il nome reale e riconoscimento facciale, i videogiocatori saranno obbligati quindi ad indentificarsi attraverso queste modalità.
Detto in parole povere saranno i produttori di videogiochi a controllare l’identità di chi si connette e da quanto tempo sta giocando, mentre ad oggi basta dichiarare di essere maggiorenni e il gioco (letteralmente parlando) è servito.
Non è la prima volta che si intraprendono strade per limitare ai minori l’uso di alcune piattaforme, basti pensare alla stretta per quanto riguarda l’uso di TikTok in Italia, in questo caso però la morsa intorno ai giocatori cinesi è molto più severa e tecnicamente più fattibile.
Campagna di sensibilizzazione? Si grazie
In aggiunta a tali restrizioni, il Governo cinese ha deciso di avviare anche una campagna di sensibilizzazione, e alle amministrazioni della stampa ed editoria è stato chiesto di rafforzare la supervisione e l’ispezione delle misure in atto per impedire ai minori di dedicarsi eccessivamente ai videogiochi online.
Una misura che ribadisce quanto sia necessario guidare le famiglie, le scuole e gli altri settori sociali ad assumersi la responsabilità della tutela minorile in conformità con la legge per creare un buon ambiente di crescita sano. Si preannunciano tempi duri per Tencent e le società quotate in borsa.