La vicenda di cui parleremo oggi ha dell’incredibile e vede compre protagonista il colosso statunitense Rockstar Games che, sostenuta da Take Two, ha deciso di denunciare i quattordici sviluppatori che stanno realizzando versioni con migliorie dei vecchi capolavori della casa; stiamo parlando proprio di Grand Theft Auto III e Grand Theft Auto: Vice City.
Gli sviluppatori hanno di recente mostrato le loro versioni dei giochi, attraverso il video che puoi trovare immediatamente sotto questo paragrafo. I ragazzi hanno utilizzato RE3 Project e RE:VC per poter portare a termine l’opera.
La casa statunitense e Take Two sono state sentenziose: per loro si tratta di reverse engineering, a partire proprio dal codice originale da loro sviluppato tra la fine degli anni 90 e il 2000.
Gli sviluppatori sostengono invece che il progetto ha il solo e unico scopo di ottimizzare Grand Theft Auto III e Grand Theft Auto: Vice City per le piattaforme più moderne e che il loro lavoro si è basato su una complessa riprogettazione da zero del codice di gioco. Tale pratica è assolutamente legale e, pertanto, non viola alcun diritto dell’azienda.
Già in passato ci siamo ritrovati dinnanzi a situazioni del genere. Famoso è stato il caso di Nintendo e degli sviluppatori che hanno riprogettato da zero Super Mario 64, rendendolo perfettamente compatibile con i moderni (ma anche meno) PC.
In questo specifico caso il colosso Giapponese non ha potuto ancora controbattere, poiché ad oggi è parecchio difficile stabilire se il codice di gioco originale sia stato rubato o riprogettato.
Che il caso di Rockstar Games e RE3 Project sia analogo? Questo sarà solo il tempo a svelarcelo, riteniamo però che di fronte all’imponente difesa legale del colosso statunitense ci sia ben poco da controbattere e che a monte di progetti del genere dovrebbero esserci considerazioni sulla fattibilità del tutto.