John Gibson è ora l’ex CEO di Tripwire Interactive, la compagnia videoludica che ultimamente ci ha regalato titoli del calibro di Maneater, Chivalry 2 e l’ancora amatissimo Killing Floor 2. John Gibson però non ha lasciato la compagnia di sua spontanea volontà, ma bensì dopo il suo commento sulla legge anti-aborto texana. L’ex CEO si era infatti dichiarato a favore della legge texana che vieta l’aborto, andando quindi di conseguenza a essere criticato da un gran numero di persone.
John Gibson lascia ora il posto al co-fondatore di Tripwire Alan Wilson
Il problema ovviamente è che con queste dichiarazioni ha coinvolto anche Tripwire, come era facile prevedere. Stiamo parlando infatti di una figura che dovrebbe rappresentare la compagnia e che appunto in questo modo l’ha portata ad essere soggetta a tantissime critiche. La soluzione quindi per rimediare al disastro è stata piuttosto semplice, ora infatti John Gibson ha lasciato la compagnia e il nuovo CEO è Alan Wilson (co-fondatore e vice-presidente della compagnia).
Dopo questo cambio arriva subito anche una dichiarazione da parte di Tripwire Interactive, che ci tiene a precisare quanto l’opinione di Gibson fosse personale e che non rispecchiasse affatto quella della compagnia. Insomma ormai con l’era digitale è piuttosto difficile far passare inosservati certi scandali (uno degli esempi sicuramente più importanti è quello di Blizzard) e l’unico modo per rimediare a dichiarazioni di questo tipo è quello di lasciarsi alle spalla le cosiddette “mele marce”.
Chissà se questa esperienza capitata in Tripwire Interactive possa fungere da monito per altre compagnie, che magari ci penseranno più di 2 volte prima di uscire con un certo tipo di dichiarazioni. Se vuoi sapere le ultime novità dal mondo videoludico, ti invitiamo senza indugi a seguire la nostra corposa Sezione Notizie.