Potion Craft, più correttamente Potion Craft: Alchemist Simulator, è entrato in early access su Steam solo il 21 settembre scorso e già Instant Gaming si è fatto avanti con un’offerta, abbassando il prezzo del particolare titolo del trentasei percento. Uno sconto notevole se si considera il prezzo pieno, di per sé non esorbitante.
Potion Craft: Alchemist Simulator, quando chimica e magia erano la medesima cosa
Potion Craft: Alchemist Simulator ci riporta nel sempre affascinante e misterioso medioevo europeo, mettendoci nei panni di un alchimista, quella figura professionale ormai tramontata che combinava conoscenze di erboristeria, botanica, mineralogia e chimica ante-litteram con un pizzico di occultismo per creare soluzioni a volte medicamentose, a volte dannose, oltre a particolari oggetti divenuti leggenda come gli homunculus e la pietra filosofale.
La stessa grafica del gioco rende omaggio al corpus trattatistico riguardante l’alchimia giunto fino a noi. Ogni schermata ricorda infatti una pagina di quei monumentali codici alchemici medievali che raccoglievano (e raccolgono tutt’ora) testimonianze e pseudo-sperimentazioni di un’arte praticata per circa quattromila anni dalla Grecia alla Cina, passando per l’Egitto e l’Arabia.
Se questo universo di conoscenze perdute ti affascina e se anche tu, come me, hai trascorso due terzi del tuo tempo di gioco totale su Kingdom Come: Deliverance e The Elder Scrolls V: Skyrim a farmare ingredienti onde scoprire e craftare ogni intruglio possibile e immaginabile, Potion Craft: Alchemist Simulator potrebbe rivelarsi il titolo ideale per te.